FdI ora è socio di maggioranza nell'amministrazione comunale di Sora. Ed inizia a pretendere i suoi spazi. Nessuna sfiducia al sindaco: non conviene a nessuno. Ma per dopo sarà un'altra storia. Ecco perché.
La manovra di accerchiamento interno a Roberto De Donatis è iniziata. Fratelli d’Italia è il socio di maggioranza nella variegata maggioranza che amministra il Comune di Sora. Ed ha iniziato a costruire le condizioni per rivendicare la candidatura a sindaco nel prossimo mandato: aggregando il gruppo consiliare più numeroso. L’architetto De Donatis lo ha capito. Ed ha iniziato a guardarsi attorno: soprattutto a sinistra e tra i civici, le forze sulle quali costruire il nucleo della prossima aggregazione una volta che il centrodestra lo avrà abbandonato per varare una sua grande alleanza unitaria, se ci riuscirà.
Se ci siano le condizioni lo si capirà lunedì all’ora di pranzo: a Frosinone si vedranno il coordinatore provinciale della Lega Francesca Gerardi, il senatore FdI Massimo Ruspandini, il presidente della Commissione Regionale Cultura Pasquale Ciacciarelli (Cambiamo), il vice coordinatore di Forza Italia nel Lazio Gianluca Quadrini. Solo l’orario è in dubbio: potrebbe slittare alla sera perché lunedì a Montecitorio è in agenda un voto di fiducia sul Governo. E tutti i deputati sono stati precettati dai rispettivi Gruppi. Compresa l’onorevole Francesca Gerardi.
Fratelli coltelli
Cresce il gruppo di Fratelli d’Italia in seno al Consiglio comunale di Sora. Ma il leader dell’area Massimiliano Bruni giura che il recente ingresso nel suo Partito del presidente dell’assise civica Antonio Lecce e della consigliera Simona Castagna non cambieranno gli equilibri politici interni all’Amministrazione del sindaco Roberto De Donatis. L’unica cosa che si pretenderà sarà “un’accelerata su alcuni problemi rimasti fermi“.
Non è così. Gli equilibri non verranno rotti adesso. Bruni ed i suoi resteranno in maggioranza e continueranno ad amministrare, tenendo in piedi la giunta De Donatis. Ma pensano già a dopo: alla seconda metà del 2020 quando si inizieranno a formare le liste per le prossime Comunali. Non sosterranno De Donatis, tenteranno la costruzione di un cartello con la Lega e Forza Italia. Porteranno al tavolo delle trattative il nome dell’avvocato Marco Tersigni. Contrapponendolo a quello sul quale si sta orientando il Carroccio: Luca Di Stefano.
Sintesi possibile? Il senatore Massimo Ruspandini ha ribadito la piena volontà di volersi sedere al tavolo della trattativa per arrivare ad avere un centrodestra unito in vista delle elezioni amministrative di Sora. Ma ha anche sottolineato come Fratelli d’Italia sia un Partito, non solo trainato dalla leader Giorgia Meloni ma anche fatto di amministratori che vivono il territorio. Sono loro a parlare con la gente, intercettarne le esigenze, fornire risposte, portare voti.
I puntini sulle i
L’occasione per mettere in chiaro alcuni aspetti della situazione politica nella città di Sora, da parte dei leader locali e provinciali di Fratelli d’Italia, si è prospettata l’altra mattina, quando il partito di Giorgia Meloni ha presentato alla stampa le cinque nuove adesioni di amministratori comunali del territorio.
Oltre a quelli di Giuseppe De Gasperis e Carlo Sperduti da Pescosolido, e Daniele Urbani da Campoli Appennino, ad attirare l’attenzione è stato certamente l’ingresso di Antonio Lecce e Simona Castagna, consiglieri comunali (il primo anche presidente dell’Assise) provenienti dal gruppo consiliare “Noi con Sora” fondato da loro stessi.
Ormai sono confluiti nel gruppo di Fratelli d’Italia dove, ad accoglierli, hanno trovato il delegato ai Lavori pubblici e alle Politiche ambientali Massimiliano Bruni, di cui lo stesso senatore Ruspandini ha riconosciuto pubblicamente l’impegno nella crescita del Partito, tanto da essere diventato uno dei collaboratori dell’eurodeputato Nicola Procaccini (presente alla conferenza stampa).
Il senatore Ruspandini ha sottolineato come la crescita del Partito sia solida. “Se a livello nazionale siamo al 10 per cento è lecito pensare che a Frosinone e Latina siamo al 20 per cento“. Quindi ha toccato la questione Lega con Francesca Gerardi che proprio a Sora, qualche settimana prima, in occasione della presentazione del nuovo direttivo del Partito, aveva annunciato che la Lega alle prossime comunali correrà con un programma e un candidato, sottolineando che “chi vuole si accoda“. (leggi qui Sora, la Lega chiude le porte: «Chi vuole si deve accodare»)
«Con Francesca Gerardi ho un rapporto di amicizia. Anche stamattina ho ripetuto che noi siamo un’altra area del centrodestra. Forza Italia ormai ha un ruolo marginale».
Questione di equilibri
Ma la domanda chiave per Bruni, Lecce e Castagna è: “l’adesione dei due Consiglieri a FdI cambierà i già fragili equilibri interni alla maggioranza che sostiene il sindaco Roberto de Donatis?”
Chiaro e lapidario Bruni, ma soprattutto coerente con la sua posizione di sempre. “Posso confermare che FdI fece un patto e ne siamo rispettosi“. La traduzione è: niente rottura, non ora, non conviene a nessuno.
Ma assediare il sindaco si, si può fare da subito. E infatti Massimiliano Bruni inizia a mettere le mani avanti. «Già da domani – incalza – pretenderemo un’accelerata rispetto ad alcune problematiche rimaste ferme. Alcuni obiettivi sono stati raggiunti, come le scuole e la riqualificazione di Rione Napoli. Entro fine anno riqualificheremo anche Pontrinio». Il che significa: caro sindaco, su quelle opere il cappello ce lo mettiamo noi di FdI e ce le intestiamo con gli elettori.
Puntuale arriva l’avvertimento: «Ribadisco la più totale fiducia al sindaco e alla maggioranza». Ma… «è ovvio che a breve inizieranno delle riflessioni circa l’indirizzo politico da dare. Puntiamo all’unità del centrodestra e ci siederà al tavolo delle trattative con pari dignità. Si dovrà puntare a un centrodestra unito e vincente».
È il preavviso di congedo per Roberto De Donatis.
Il primo Gruppo
Fratelli d’Italia con questa operazione messa a segno da Bruni diventa il primo gruppo in Consiglio comunale. Non solo. È anche il più forte, visto che è l’unico a contare ben tre consiglieri comunali (Bruni, Lecce e Castagna). E, pur non avendo un assessore, ormai ha deleghe su lavori pubblici, politiche ambientali (ha anche espresso l’amministratore unico di Ambiente Surl, eletto poi dal Consiglio comunale), comitati di quartiere e politiche giovanili.
Insomma, un bel raggio d’azione politica che rischia seriamente di ridimensionare gli altri gruppi e di indebolire lo stesso primo cittadino. Basti pensare che su nove consiglieri comunali che reggono la maggioranza (uno solo in più rispetto alla minoranza) gli altri sei hanno ciascuno il proprio gruppo.
Nell’ordine: “Forza Civica” con il solo consigliere Lino Caschera che sostiene l’assessore Veronica Di Ruscio;
“Siamo Pronti” della consigliera Floriana De Donatis (gruppo creato dopo il passaggio all’opposizione del consigliere Antonio Farina e del suo gruppo “Sora che Verrà”) che per ora non esprime alcun assessore ma a breve dovrebbe caricarsi Gabriella Paolacci, attualmente in quota Patto Democratico di Natalino Coletta. Anche in questo caso con Coletta unico esponente del gruppo che, a sua volta, a giorni dovrebbe essere nominato assessore e al suo posto in Consiglio entrerebbe Bruno Caldaroni (il secondo dei non eletti dopo Paolacci). (Leggi qui tutte le dinamiche Cinque nomi ed una ‘sliding door’ per la nuova giunta)
Ancora, il gruppo “Impronta cittadina” con il solo consigliere Franco De Gasperis e con assessore Fausto Baratta; dulcis in fundo il gruppo “Reset” di Alessandro Mosticone con l’assessore al Commercio Daniele Tersigni (da poco indicato dallo stesso Mosticone a discapito di Silvia Ucciero). (leggi qui Mosticone cambia l’assessore e non avverte nessuno)