Un caffè tra Fratelli per centrare un posto a Strasburgo ed uno in Senato

La strategia di Fratelli d'Italia nell'area del Golfo. Per spingere l'elezione del sindaco di Terracina Procaccini al Parlamento Ue. E sperare che l'Abruzzo spiani la strada a Calandrini per il Senato

Applicare quella che in fisica si chiama forza centripeta: attirare, riunire ed aggregare le varie (troppe) anime disperse della destra del Golfo, rimaste senza casa dopo la traumatica conclusione dell’esperienza, politica ed umana, di Alleanza Nazionale.

Quello che doveva essere un semplice caffè a Formia si è rivelato un momento rilancio sul territorio del sud-pontino dell’azione (soprattutto) politica dei Fratelli d’Italia. E i partecipanti, troppi rispetto alle previsioni, sono stati dirottati da un bar della centralissima via Vitruvio alla storica sede del Movimento sociale prima e di Alleanza Nazionale nella parallela via Lavanga, quella intitola ad un giovane marò di Formia, dichiaratamente fascista, Vincenzo Nardella,  che a 22 anni fu infoibato dalle truppe Titine  in Istria negli scampoli conclusivi dell’ultima guerra mondiale. 

A Formia si sono dati appuntamentO i rappresentanti consiliari e dirigenti dei circoli dei Fratelli d’Italia che hanno condiviso la linea  politica del coordinatore provinciale Nicola Calandrini di “aprirsi” al territorio.  Naturalmente sullo sfondo della discussione c’è stato l’appuntamento elettorale europeo  del 26 maggio, un’occasione troppo importante – si tornerà votare con il proporzionale secco, quindi ciascuno sarà arbitro del proprio destino elettorale – in prospettiva della quale Fdi ha deciso di compattarsi con un triplice ed imprescindibile obiettivo.

Si tratta di sostenere la sfida del sindaco di Terracina Nicola Procaccini ma anche contribuire a superare quel limite, politico ma anche psicologico, del 4% che significherà la possibilità di eleggere candidati all’assemblea di Strasburgo. Ma anche sedere “con pari dignità” al tavolo che potrebbe ridisegnare una nuova alleanza di centrodestra in caso di voto  anticipato in Italia.

Quest’effervescente azione politica dei Fdi potrebbe essere ulteriormente tonificata dopo il 10 febbraio, data delle elezioni regionali in Abruzzo.  Se dovesse essere eletto nuovo presidente della Regione il candidato del centrodestra, il senatore Marco Marsilio, dei Fratelli d’Italia, la sua surroga a Palazzo Madama diventerebbe inevitabile. Ed a tifare per lui e per la sua elezione sarà proprio il coordinatore provinciale di Latina del Partito, l’ex presidente del consiglio comunale di Latina Nicola Calandrini, primo dei non eletti nella lista del proporzionale in cui è scattato il seggio del senatore Marsilio.

Da qui la decisione di rinserrare le fila in un comprensorio, il sud-pontino, dove la tradizione politico-elettorale ex An ha resistito parzialmente alle continue avances della Lega Salviniana  dopo aver rifiutato l’assorbimento prima da parte del Pdl e poi di Forza Italia targata Claudio Fazzone

Le prove generali erano state fatte, tra Natale e Capodanno, a Sperlonga con  un riuscito convegno su uno dei drammi del territorio: la grande viabilità. L’incontro di Formia è servito invece per ribadire come “i problemi che affliggono i cittadini del sud pontino sono consimili ed hanno bisogno di essere trattati in maniera organica e coordinata”. Lo ha tenuto a precisare il padrone di casa, l’ex  capolista dei Fratelli d’Italia  alle ultime elezioni amministrative di Formia, Gianni Carpinelli, che della storica sezione del Msi e di An ha la disponibilità dell’unico mazzo di chiavi in circolazione decidendo di ospitarvi anche la sede dell’associazione culturale di riferimento, chiamata “Araba Fenice”, un modo per omaggiare l’uccello stilizzato che compare sul gonfalone del comune….a fianco della dicitura latina (tutto un programma) “Post Fata resurgo”.

E sono stati tanti a sorseggiare un caffè che molti volevano consumare da quasi un anno, dalle infelici elezioni regionali del 4 marzo: la consigliera comunale di Itri Elena Palazzo, l’ex attiva delegata del comune di Sperlonga Sara Kelany (tra le prima a congedarsi dalla squadra di governo del due volte presidente della Provincia Armando Cusani), l’ex assessore ai servizi sociali del comune di Minturno Livio Pentimalli, l’ex consigliere comunale di Castelforte Giuseppe La Starza ed il coordinatore dei Fdi di Ponza Danilo D’Amico, balzato, quest’ultimo, agli onori della cronaca nera due settimane fa dopo essere stato vittima di una vile aggressione notturna al momento oggetto di una delicata inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Cassino.

A fare sintesi è stato il coordinatore comprensoriale del Partito, l’assessore all’Urbanistica, Pianificazione Territoriale ed Edilizia privata del comune di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi. Secondo il quale, ora come non mai, l’unione deve fare la forza. Soprattutto a destra.

I più ottimisti pensavano di rivedere anche l’ex consigliere regionale di Forza Italia, il minturnese Romolo Del Balzo, brillante ma sfortunato candidato alle regionali con Fratelli d’Italia dopo aver cercato, a fatica, di trovare posto nel listino azzurro. Del Balzo – secondo molti addetti ai lavori – ancora sta divorando quanto è rimasto delle unghie delle sue dita. Una candidatura alle regionali 2018 per la Lega gli era stata opzionata ma l’ex presidente del consiglio comunale di Minturno e figlio del compianto presidente della Provincia Severino non si dimostrò molto convinto dell’operazione ripiegando per il partito di Giorgia Meloni.

Da quel momento i rapporti tra Del Balzo e Fdi diventarono formali. L’ex consigliere regionale di Forza Italia  sarebbe stato il regista dell’adesione alla Lega del suo principale “allievo” politico, Massimo Moni, ma non si è mai saputo se Del Balzo non abbia voluto o abbia conosciuto il disco rosso per salire sul carroccio Salviniano.

La sua dote elettorale fa gola a Fratelli d’Italia che ancora spera (forse in maniera troppo ottimista) di averlo a disposizione: “Non ci hanno comunicato qualcosa di diverso”.

Formia – ha commentato in conclusione Carpinelli – può essere considerato un punto di rilancio dell’azione politica dei Fratelli d’Italia. Tutti i partecipanti all’assemblea si sono messi al servizio del partito per coadiuvare il centro della provincia nella difficile opera di raccordo politico, in una realtà obiettivamente complessa e disomogenea come la nostra. E’ necessario agire di concerto per ottenere i migliori risultati. A breve torneremo nelle piazze con iniziative comuni e ci faremo assieme portavoce delle problematiche dei nostri territori. I vertici provinciali e nazionali si sono messi a disposizione per facilitare il compito di portare le nostre istanze nelle più alte stanze della politica”.

Con o senza ‘Romoletto’

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