Frosinone a due velocità. Ma è un pari-record

Mai in Serie B i giallazzurri erano rimasti imbattuti nelle prime 6 giornate. A Reggio Calabria i giallazzurri hanno giocato un buon primo tempo ma poi nella ripresa hanno abbassato il ritmo rischiando anche di capitolare nel finale. La squadra di Grosso si è confermata molto solida (quarto clean sheet) e può vantare la migliore difesa (solo 4 i gol incassati) del campionato insieme alla capolista Pisa

Alessandro Salines

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La classica partita sporca. Tattica e spigolosa. Come ce ne sono diverse in Serie B. Con una vittoria il Frosinone avrebbe lanciato un segnale forte al campionato. La sconfitta al contrario poteva lasciare il segno e scalfire il tesoretto di fiducia accumulato in questo buon avvio di stagione. Il pari sposta poco ma alla fine ci può stare e va accettato. (Leggi qui Il riscatto di Ravaglia blinda il Frosinone contro la Reggina).

Vale molto per la statistica: mai in Serie B il Frosinone era rimasto imbattuto nelle prime 6 giornate. “Era una partita tosta, in casa la Reggina ha dato filo da torcere a tutte – ha commentato il tecnico Fabio GrossoAbbiamo giocato un bel primo tempo, potevamo sbloccare il risultato. Poi nella ripresa ci siamo abbassati, però non abbiamo concesso grandi opportunità. Nel finale comunque abbiamo rischiato. Un pari quindi che ci teniamo stretto, ottenuto su un campo difficile. Usciamo inoltre senza aver preso gol. Quando non si riesce a vincere, allora è sempre il caso di muovere la classifica”. 

IL BICCHIERE E’ MEZZO PIENO

Federico Ravaglia ha blindato la porta

Detto del record d’imbattibilità, il Frosinone tra vecchia e nuova stagione ha allungato la serie utile: sono i 10 i turni senza sconfitte. La squadra giallazzurra poi sale a quota 10 e resta in zona playoff. Inoltre ha collezionato il quarto clean sheet del campionato. Insomma finora ha preso gol solo in 2 occasioni (Parma e Brescia). In totale 4 le reti subite, miglior retroguardia del torneo insieme alla capolista Pisa. Dati importanti che confermano quanto la fase difensiva dei canarini sia efficace non solo grazie al pacchetto arretrato ma bensì dell’intero collettivo che lavora molto sul pressing. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Reggina – Frosinone 0-0).

Anche a Reggio Calabria, almeno nel primo tempo, il Frosinone ha mostrato le sue qualità pur non riuscendo a sfondare. “Nei primi 45’ abbiamo fatto bene arrivando al tiro – ribadisce Grosso – Ci sono stati i presupposti per sbloccarla ma ovviamente abbiamo usato tante energie. Nella ripresa, come detto, la partita si è un po’ riequilibrata e non siamo riusciti a ricambiare di nuovo il ritmo come avremmo voluto”.

Altri aspetti positivi riguardano il recupero di 2 giocatori come Novakovich e Casasola che finalmente hanno debuttato e potranno tornare molto utili alla causa. E dulcis in fundo Ravaglia. Finito nel mirino della critica per l’uscita sbagliata contro il Brescia, il portiere ha avuto la forza di rialzarsi e nel finale è stato decisivo. “Federico ha fatto un’ottima partita e questa è la cosa più importante – sottolinea l’allenatore del Frosinone – Quando l’errore lo fa un portiere diventa ancora più determinante di quando a commetterlo è un attaccante. Però lui è stato bravo a reagire e a disputare una gara come mi aspettavo”.

IL BICCHIERE E’ MEZZO VUOTO

Il secondo tempo è stata la nota negativa della trasferta di Reggio Calabria. Il Frosinone ha giocato troppo sotto ritmo pagando dazio probabilmente alla stanchezza dovuta agli impegni ravvicinati e ad un’avversaria scorbutica. Forse sarebbe servito un po’ di turnover ed invece Grosso ha sostituito solo l’infortunato Canotto con Zerbin riproponendo la stessa squadra che aveva giocato nelle gare precedenti. E i 5 cambi stavolta non hanno inciso più di tanto.

Ci prendiamo il punto – sostiene il trainer – Noi andiamo in campo sempre per vincere. Nel secondo tempo ci sono stati il tiro di Cicerelli, il pallone che ha attraversato la loro porta. C’è stata qualche ripartenza ma non siamo stati bravi ad andarli a cercare come avremmo voluto fare. Però non abbiamo sofferto ed è stato bravo Federico (Ravaglia ndr) nel finale”.

Inoltre com’è capitato in altre gare il Frosinone non è stato bravo a capitalizzare le occasioni avute. E’ mancato l’istinto del killer negli ultimi metri. C’è poi un particolare che è emerso: il Frosinone ha battuto la bellezza di 10 corner ma non è stato mai pericoloso. E non è la prima volta. “Abbiamo provato anche delle alternative, muovendo il pallone – spiega Grosso – Nel primo tempo siamo arrivati diverse volte al cross, nella ripresa il pallone ha attraversato tutta la loro porta. E in quei casi ci vuole un pizzico di cattiveria per metterla dentro. Nel nostro undici iniziale non avevamo tanti saltatori, la Reggina al contrario è una squadra fisica, molto forte nelle situazioni da palla inattiva. Siamo stati bravi a difendere bene, un po’ meno quando si trattava di attaccare. Proveremo a fare meglio, perché quei tiri piazzati sono sicuramente da sfruttare. Ne conquistiamo tantissimi durante la gara”.

Infine senza nulla a togliere a Zerbin (sufficiente la sua prova), l’assenza di Canotto si è sentita soprattutto quando serviva strappare e ribaltare velocemente l’azione.