L’ascensore bloccato e gli studenti asiatici (di L. D’Arpino)

Nemmeno un cartello. Per avvisare che l'ascensore inclinato sarebbe stato fermato a causa dello smontaggio del Ponte Bailey. È così che perde attrattivi quel entro storico ora pieno di studenti delle Belle Arti e del Conservatorio. Che gli stanno dando nuova vita

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Luciano D’Arpino

per IL MESSAGGERO

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Chissà cosa avranno pensato quei due studenti asiatici che, l’altra mattina, si aggiravano con le facce piene di interrogativi vicino all’ascensore inclinato di piazzale Vittorio Veneto?

La stazione a monte era desolatamente vuota e dell’ascensore nessuna traccia. Nessun cartello a segnalare il mancato funzionamento dell’impianto per un guasto improvviso o per una manutenzione programmata. Cos’era accaduto?

Niente di particolare: solo che il Comune aveva fatto sapere che l’impianto di risalita era stato bloccato perché: «Il direttore di esercizio – così la nota diramata alla stampa – ha comunicato l’immediata sospensione del servizio di trasporto pubblico, in ragione delle possibili interferenze con le attività del cantiere di smontaggio del ponte Bailey che ne attraversa la linea».

Ben fatto, ma perché non mettere anche un semplice cartello che avrebbe chiarito subito la situazione a tutti, compresi quei due poveri studenti asiatici che hanno aspettato invano?

Eppure quegli studenti andrebbero coccolati perché, come ha fatto sapere l’assessore al centro storico ad agosto scorso, grazie agli aspiranti artisti stranieri che frequentano l’Accademia di Belle arti e il Conservatorio, gli affitti sono aumentati del 50% nel giro di un anno, come il giro d’affari dei locali pubblici.

Ma quanto durerà l’ennesimo stop dell’ascensore inclinato? Nessuno sa dirlo ma il Comune ha avvertito che: «Nei prossimi giorni, l’amministrazione comunale, redigerà un calendario aggiornato degli orari di servizio della blindovia, tenendo conto della cantierizzazione delle opere di rimozione del ponte Bailey, per evitare interferenze con l’impianto di trasporto continuando, così, a garantire i livelli di sicurezza previsti e la regolarità delle corse».

Parlare di regolarità delle corse sembra una barzelletta, visti i continui guasti, ma speriamo che questo calendario venga scritto a caratteri cubitali e venga affisso nelle stazioni a monte e a valle dell’impianto. Così, tanto per informare meglio.

Così come si spera che sui tabelloni luminosi, installati davanti al futuro parco del Matusa, scompaiano presto tutti gli zero che da mesi incupiscono chi li guarda, e appaia finalmente la data di inaugurazione dell’area verde che dovrebbe essere ormai prossima.

Perché non segnalarla, allora, anche su quei tabelloni luminosi che sono costati tanto alla collettività?

 

 

 

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