Frosinone, ecco perché il sindaco Ottaviani non cambia la giunta

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La guerra fredda nella Lega tra la parte maggioritaria del gruppo consiliare e il primo cittadino, Fratelli d’Italia senza un consigliere, il grande esodo da Forza Italia. Il centrodestra a Frosinone è in continuo divenire e non si può andare dietro a richieste continue

Stasera Domenico Fagiolo diventerà ufficialmente consigliere comunale della Lega a Frosinone e in aula prenderà posto vicino a Carlo Gagliardi, Mariarosaria Rotondi (nuovo capogruppo) e Sara Bruni. Vicino a loro ci sarà anche Gianpiero Fabrizi, pure lui del Carroccio, ma schierato con Nicola Ottaviani.

Il quale ha numerosi esponenti che potrebbe far passare nella Lega: intanto i tre consiglieri e i due assessori della sua lista civica. Cioè: Andrea Campioni (consigliere provinciale), Giovambattista Mansueto, Alessandro Petricca, Valentina Sementilli e Massimiliano Tagliaferri. Con il sindaco sono poi schierati sia l’assessore tecnico al bilancio Riccardo Mastrangeli che  il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini. Ma Ottaviani preferisce che ognuno resti al suo posto.

Basterebbe questo per capire come sono tesi i rapporti tra quello che è e resta l’unico sindaco del partito di Salvini in questo territorio e una parte consistente e importante del gruppo consiliare. Al quale fa riferimento pure Carmine Tucci.

Ad Enrico Cedrone, neo segretario cittadino, il compito di provare a ricucire il filo. Ma c’è un particolare: Cedrone si è dimesso per far diventare consigliere Mimmo Fagiolo. Difficile, anzi impossibile che il sindaco Ottaviani possa vederlo come “terzo”.

Ma il centrodestra al Comune di Frosinone è alle prese pure con altri cambiamento. Intanto Fratelli d’Italia non ha più un consigliere (Marco Ferrara ha aderito alla Lista per Frosinone), mentre esprime Pasquale Cirillo come assessore.

Quanto a Forza Italia: il capogruppo Danilo Magliocchetti seguirà Giovanni Toti, Thaira Mangiapelo Claudio Fazzone e Gianluca Quadrini, Adriano Piacentini sta con Nicola Ottaviani e Riccardo Masecchia manifesta segni di malumore.

OttavianiIn questo caso in continuo divenire Nicola Ottaviani ha un solo modo per andare avanti: non cambiare gli assetti della giunta, rifarsi al risultato di due anni fa. Altrimenti si ritroverebbe a mettere in discussione l’esecutivo ogni settimana.