Perché le Comunali di Frosinone cambieranno i poli

Diverse le posizioni di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sulla candidatura a sindaco della coalizione. Molto però continuerà a dipendere da Nicola Ottaviani. Alla fine però sarà il posizionamento delle civiche a decretare vincitori e vinti.

Sulla candidatura a sindaco di Frosinone i Partiti del centrodestra si sono espressi. Naturalmente in modi completamente diversi. La Lega, attraverso il deputato e ormai coordinatore regionale Claudio Durigon, ha detto in modo chiaro che la questione dovrà essere affrontata al tavolo regionale. Come per tutti i capoluoghi di provincia. (Leggi qui Candidato sindaco e tavolo regionale: la linea Durigon).

Tutte le posizioni sul terreno

Nicola Ottaviani

Il sindaco Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale del Carroccio, la pensa diversamente e preferirebbe le Primarie. Ma difficilmente potrà andare allo scontro interno. In ogni caso in diciotto mesi può succedere di tutto. (Leggi qui Ottaviani non cambia idea: a Frosinone si va alle primarie).

Il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone ha auspicato una forte sintesi avanzata dai livelli comunali della coalizione. Sarebbe sicuramente una scelta forte e difficile da ribaltare. Ma il problema è che quella sintesi non ci sarà mai. (Leggi qui Fazzone: Il centrodestra troverà la sintesi).

Troppo lontane le posizioni di Adriano Piacentini e Fabio Tagliaferri, troppo distanti Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri, molto diverse le prospettive di Danilo Magliocchetti e Antonio Scaccia. Può darsi che Piacentini e Magliocchetti possano trovare una sintesi. Ma gli altri?

E poi resta Nicola Ottaviani. Se ci saranno elezioni politiche anticipate, allora Ottaviani saprà prima delle Comunali se avrà avuto una chance di concorrere per il ruolo di deputato. Si regolerà anche in base a quello.

Una cosa è certa: se resterà fuori da Montecitorio, allora alle Comunali di Frosinone sarà lui a dare le carte nel centrodestra. In un modo o nell’altro.

Massimo Ruspandini (FdI)

I Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini non hanno ancora deciso cosa faranno. Se adotteranno il modello Terracina (un candidato di bandiera, magari sostenuto anche da liste civiche) o se invece faranno parte della coalizione di centrodestra dall’inizio. (leggi qui Ruspandini: altolà alla Lega sul candidato a Frosinone).

Non un voto banale a Frosinone

Insomma, nell’alleanza di quello che una volta era il Popolo delle Libertà, non mancano i punti interrogativi. Le elezioni comunali del capoluogo saranno importanti e determineranno nuovi equilibri. Il centrosinistra, avendo intuito le difficoltà degli avversari, ha aperto alle primarie. Anche per cercare di sganciare “pezzi” al centrodestra. Diciotto mesi sono un termine lungo, ma in realtà tra un anno di questi tempi saranno già chiari gli schieramenti.

Saranno elezioni completamente diverse da quelle del 2017. Soprattutto per il posizionamento delle liste civiche, perché alla fine saranno loro a fare la differenza. 

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