Scanniamoci così, senza pudore

Foto: Copyright Agenzia Toscani per Alessioporcu.it

La profezia inascoltata di Adriano Roma ha colto nel segno. Adesso il centrodestra è chiamato a scelte forti e coraggiose. Forza Italia non può continuare ad ignorare l’ostilità degli alleati e neppure può archiviare l’impallinamento di Tommaso Ciccone a cuor leggero. E poi, se questi sono gli amici, figuriamoci i nemici.

Il primo a lanciare l’allarme rosso era stato Adriano Roma. Ad agosto, quando la candidatura alla presidenza della Provincia di Tommaso Ciccone si andava delineando. Dicendo chiaramente e a brutto muso che i franchi tiratori erano già in servizio e che Forza Italia avrebbe dovuto porsi immediatamente il problema dei rapporti con gli alleati nei vari Comuni dove si governa insieme. (leggi qui Avviso ai franchi tiratori: «Ecco come faremo i conti per scoprirvi»)

Il presidente del Gal Terre di Argil è uno disincantato, capace di fiutare il pericolo in anticipo. Ha avuto ragione.

Ma cosa poteva realmente fare Forza Italia? Poco per la verità. Il coordinatore provinciale Adriano Piacentini si è speso in lungo e in largo per cercare di ricucire l’impossibile.

Adesso il problema che si pone è cosa vogliono fare gli “azzurri”. Cioè, scannarsi al proprio interno o provare ad andare allo scontro con Lega e Fratelli d’Italia? Oppure ingoiare il rospo della sconfitta e fare finta di nulla?

 

Gli scenari sono diversi. La contrapposizione tra il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e il vice responsabile nazionale degli enti locali Mario Abbruzzese è nei fatti. Ottaviani vuole il dialogo con la Lega, Abbruzzese no. E il caso Cassino è emblematico. Forza Italia non ha alternative: o si ricompatta oppure è destinata all’estinzione, oltre che all’irrilevanza. Anche in questo territorio.

I rapporti con gli alleati non si sono. Francesco Zicchieri (Lega) e Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) vogliono un altro tipo di coalizione, con un ruolo marginale di Forza Italia.

In questo modo però, nel medio e lungo periodo, le prospettive sono destinate ad accorciarsi di brutto.

 

Fare finta di nulla è impossibile, così come non è pensabile di archiviare l’impallinamento di Tommaso Ciccone senza battere ciglio. (leggi qui Le coltellate a Ciccone erano per Abbruzzese: «Non sa fare squadra, vada via»)

In realtà l’unica cosa che il centrodestra non può fare è andare avanti in questo modo: le Amministrazioni di Cassino e Ceccano sono in difficoltà, le fibrillazioni a Frosinone sono una realtà. L’alleanza non c’è più. Tanto vale fare chiarezza. Costi quel che costi.

Perché se questi sono gli amici, figuriamoci i nemici.

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