Grandi manovre a Frosinone E i gruppi cambiano ancora

La Lista per Frosinone riflette, il Polo Civico studia le alleanze. Novità a sinistra. Mentre nel Partito Democratico strategie in silenzio

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Continuano a cambiare gli assetti dei gruppi consiliari al Comune di Frosinone, che hanno raggiunto quota tredici. E intanto, a 19 mesi dalle elezioni comunali, ci sono dei segnali politici che vanno colti. In entrambi gli schieramenti.

Iniziamo dal centrodestra. Nicola Ottaviani non assegnerà la delega di vicesindaco, non in questa fase. Dopo che Antonio Scaccia l’ha rimessa nelle sue mani.

Ma proprio Antonio Scaccia, leader della Lista per Frosinone, sta analizzando situazioni e scenari. Fra l’altro alle prossime comunali metterà in campo anche un’altra lista, Frosinone Domani. E continua a restare in piedi l’ipotesi di un patto federativo con Fratelli d’Italia.

Il grande gelo Ottaviani-Scaccia

Nicola Ottaviani e Antonio Scaccia

Un’opzione che potrebbe essere tenuta in considerazione pure in prospettiva elettorale. Scenario che non entusiasma (è un eufemismo) il sindaco Nicola Ottaviani, Coordinatore provinciale della Lega.

Certo è che tra Ottaviani e Scaccia, al di là delle dichiarazioni di maniera, è calato il grande gelo.

C’è poi la questione relativa al Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Il messaggio politico è arrivato dal Consiglio provinciale, dove Igino Guglielmi è uscito dal gruppo della Lega per aderire al Misto. Alle provinciali Guglielmi era stato eletto con la Lega pur facendo parte del Polo Civico. La decisione tende a sottolineare come la lista di Gianfranco Pizzutelli voglia sottolineare il proprio profilo civico. Un elemento da non sottovalutare pure nella prospettiva delle alleanze in vista delle comunali 2022. (Leggi qui La Lega sparisce dalla Provincia: Guglielmi se ne va).

Nella prossima seduta consiliare, convocata da “remoto” per il 27 e 30 novembre prossimi, ci sono temi come l’assestamento di Bilancio e la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nei piani di zona dei Cavoni, di Corso Lazio, di De Matthaeis- viale America Latina e di Selva Piana. Argomenti che rappresenteranno una cartina da tornasole per la maggioranza di centrodestra. Anche e soprattutto perché il tema della candidatura a sindaco del dopo Ottaviani resta sul tappeto.

Vero che diciannove mesi rappresentano un periodo enorme, specialmente con le accelerazioni politiche di questi tempi.

Il nodo Frosinone: le primarie

I consiglieri comunali di Frosinone Bellincampi e Mastronardi © Giornalisti Indipendenti

Ma le strategie, dietro le quinte, impazzano. L’elenco dei papabili è lungo: Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Riccardo Mastrangeli, Fabio Tagliaferri, Massimiliano Tagliaferri, Antonio Scaccia. Ma la prima “scrematura” si farà sul metodo: Nicola Ottaviani insiste per le primarie. Non tutti sono d’accordo. Però il vero nodo del contendere è rappresentato dalle alleanze nel centrodestra. Con i Fratelli d’Italia che appaiono intenzionati a dire la loro. Fra l’altro bisognerà vedere se la candidatura a sindaco di Frosinone sarà un tema da tavolo regionale del centrodestra. Ipotesi assai probabile per la verità. (Leggi qui Candidature a sindaco di Latina e Frosinone legate a doppio filo).

Per quanto riguarda le opposizioni, le novità di questi ultimi tempi sono state soprattutto due. La prima: la costituzione del gruppo Frosinone Indipendente formato da Fabiana Scasseddu (ex Lista Cristofari), Marco Mastronardi (ex Cinque Stelle) e Daniele Riggi (ex Partito Socialista). Un gruppo che dirà la sua pure in una prospettiva elettorale.

La seconda: il Movimento Cinque Stelle, proprio per l’uscita di Marco Mastronardi, è rimasto con un solo consigliere: Christian Bellincampi. E bisognerà capire se i pentastellati alle prossime comunali presenteranno una propria candidatura a sindaco oppure cercheranno un’intesa con i Democrat.

Vicano in pole, ma Pompeo-Marini…

FRANCESCO DE ANGELIS E MAURO VICANO

Per quanto riguarda il Pd, la situazione non è cambiata. Tra i nomi che circolano, in pole position c’è quello di Mauro Vicano, già manager della Asl ed ex presidente della Saf. Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico, ha disegnato l’identikit del candidato: in grado di guidare una coalizione di partiti e liste civiche, ma pure di assumere un profilo trasversale e “pescare” voti al di fuori del bacino del centrosinistra.

Nei Dem però bisognerà anche vedere quali saranno le scelte di Base Riformista, la componente che in Ciociaria fa riferimento ad Antonio Pompeo. Di questa area fa parte pure l’ex sindaco Michele Marini.

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