Frosinone, i paletti della Lega: i servizi sociali non si toccano

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Nel Comune capoluogo è già iniziato il confronto sul bilancio, alla luce delle minori risorse a disposizione dopo il varo della manovra di governo. Per il Carroccio i servizi a domanda individuale devono essere garantiti così come l’Amministrazione Ottaviani sta facendo. Si dovrà “sforbiciare” altrove

È una Lega di governo. Anche al Comune di Frosinone. Non soltanto perché ormai, con i suoi sei consiglieri comunali, è la forza politica maggiore in Consiglio. Ma anche perché nel momento clou, quello coincidente con sempre minori risorse a disposizione dei Comuni, il Carroccio ha ribadito che la priorità restano i servizi sociali. E che quindi bisogna fare di tutto per garantire la continuità amministrativa di questi anni, portata avanti dal sindaco Nicola Ottaviani e dall’assessore Massimiliano Tagliaferri.

Lo ha detto chiaramente il consigliere comunale Carlo Gagliardi, peraltro presidente della commissione sanità ed ex assessore al ramo. La manovra economica, ha spiegato il responsabile del bilancio Riccardo Mastrangeli, comporterà per il 2019 una ulteriore contrazione della spesa per circa 800.000 euro. Bisognerà trovare delle soluzioni, fra le quali inevitabilmente c’è anche quella di una riduzione dei servizi a domanda individuale. Vale a dire mensa, scuolabus, assistenza domiciliare. Per la Lega non se ne parla. (leggi qui «Per tappare le buche di Roma rischiano di mettere nella fossa Frosinone»)

Fra l’altro da mesi il responsabile cittadino del Carroccio Domenico Fagiolo sta portando avanti una strategia politica di confronto e di condivisione all’interno della maggioranza, ribadendo in ogni occasione che l’obiettivo è quello di sostenere sempre di più il sindaco Nicola Ottaviani. L’operazione dell’allargamento del gruppo consiliare è rientrata in questo solco. Sulla medesima lunghezza d’onda Carmine Tucci, che ha portato tutto il suo gruppo (tre consigliere e l’assessore Rossella Testa) nel Carroccio. Fra l’altro Tucci, per convinzione e per estrazione civica, è da sempre molto attento al mantenimento dei servizi sociali.

Pure in questa occasione si sta muovendo lungo tale strada: andare avanti come l’Amministrazione sta facendo. Perché il disagio sociale nel capoluogo sta aumentando e il Comune deve fronteggiarlo quotidianamente. Non si possono lasciare sole le famiglie. Inevitabilmente questo comporterà la necessità di tagliare altrove.

Il confronto sul bilancio di previsione sarà molto lungo e complesso, considerando pure che il Comune di Frosinone è al suo sesto anno di Piano di rientro da un deficit di 50 milioni di euro “ereditato” dal passato.

La Lega ha piazzato la linea del fronte: i servizi sociali non si toccano.

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