Frosinone, il caso Tucci e le tante cose che non tornano

Nella scorsa consiliatura il vicecoordinatore cittadino della Lega, fu determinante per mantenere il numero legale alla maggioranza di Ottaviani, togliendo le castagne dal fuoco al sindaco. Ora perché sarebbe un avversario? Le diverse situazioni aperte nella maggioranza.

Nella scorsa consiliatura, quando il sindaco Nicola Ottaviani andò in crisi con i numeri in maggioranza, un consigliere eletto nelle file delle opposizioni decise di fare una svolta importante: mantenere il numero legale, togliendo il sindaco dalla necessità di dover rincorrere i propri consiglieri. Parliamo di Carmine Tucci, protagonista della vita politica cittadina da decenni, alla guida di liste civiche ma anche della Seconda Circoscrizione.

Adesso Tucci, unitamente al consigliere Carlo Gagliardi e all’assessore Rossella Testa, fa parte della Lega. Era stato nominato vicecoordinatore cittadino. Difficile, anzi impossibile pensare che sia contrario all’Amministrazione Ottaviani. Ha retto il numero legale quando in tanti volevano far sciogliere le sedute consiliari per mettere il sindaco in difficoltà.

Qualche giorno fa Tucci ha chiesto lumi sull’ascensore inclinato (che non funzioni non è il terzo segreto di Fatima). Francesca Gerardi, neo coordinatrice provinciale della Lega, gli ha detto che in realtà lui non è il vicecoordinatore cittadino del Carroccio, perché tutte le cariche sono state azzerate. (leggi qui Bufera nel Carroccio: l’interrogazione scomoda che fa scoppiare il caos) Ma non è questo il punto. Perché un esponente di maggioranza non può chiedere delucidazioni si una questione che riguarda la città?

In questa consiliatura Ottaviani non ha problemi di maggioranza, anche se continua ad andare sistematicamente in seconda convocazione per non correre rischi. Però nella coalizione di centrodestra le tensioni non mancano, anche se per adesso non esplodono.

Nella Lega le divisioni sono profonde: da una parte il gruppo di Ottaviani (Fabrizi e Campioni), dall’altro quello di Fagiolo (Cedrone), da un altro ancora quello di Tucci (Gagliardi), poi quelli che stanno per conto loro (Bruni, Rotondi). Forza Italia sta cercando di ricompattarsi, ma prima o poi arriverà la resa dei conti con il Polo Civico. Fratelli d’Italia ha un solo consigliere, Marco Ferrara, non gradito alla leadership provinciale del Partito. Si potrebbe continuare.

Nessuno affronta queste situazioni, meglio concentrarsi sul fatto che Carmine Tucci non avrebbe cariche ufficiali nella Lega. Il suo consigliere di riferimento però, Carlo Gagliardi, è sia consigliere comunale che membro della direzione regionale.

Secondo alcuni è una guerra di nervi: Tucci si vuole far cacciare. Sarà accontentato?