Frosinone, la campagna abbonamenti è già da record

Con la fase della prelazione è partita la vendita delle tessere per la prossima stagione. Insieme al Benevento il club giallazzurro vanta il prezzo più basso (80 euro) della Serie B per quanto riguarda le curve. Costi contenuti anche da parte delle big Genoa, Cagliari e Parma. La squadra più cara è la Spal che vende il settore popolare a 235 euro

Alessandro Salines

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Prezzi popolari. Quasi proletari. I più popolari finora della Serie B. La campagna abbonamenti del Frosinone, intitolata “Adesso più che mai” e scattata in queste ore con la fase di prelazione, ha già conquistato un record. Quello dei costi delle Curve: sono i più bassi (80 euro per 19 giornate, poco più di 4 euro a gara) del campionato insieme ai prezzi fissati dal Benevento.

La società giallazzurra ha voluto così tendere la mano ai tifosi dopo 2 anni senza abbonamenti a causa della pandemia. “I prezzi sono bassi, i tifosi possono essere soddisfatti. Come avevo sottolineato in precedenza non ero favorevole agli abbonamenti. I fatti mi stanno dando ragione, la recrudescenza dei contagi mal si conciliano con la campagna abbonamenti. Ma tali e tante sono state le richieste, le sollecitazioni dei tifosi che ho voluto rivedere le mie posizioni iniziali”, ha detto il presidente Maurizio Stirpe.

Se Benevento e Frosinone hanno lanciato gli abbonamenti più economici, la Spal invece è la più cara: la tessera di curva costa 235 euro, quasi 3 volte di più rispetto a quelle di sanniti e ciociari.

Anche le “big” in saldo

La curva del Cagliari

Nell’ideale classifica dei prezzi più popolari al terzo posto ci sono il Cagliari (oltre 5000 abbonamenti venduti) ed il Cittadella (obiettivo 3.000 tessere) con 130 euro. Pure il Genoa (polverizzate già 10.000 card) ha mantenuto costi accessibili (150 euro il settore popolare).

Sardi e liguri hanno voluto probabilmente riaccendere l’entusiasmo dopo la bruciante retrocessione. Prezzi abbastanza popolari inoltre per la neo promossa Modena (155), il Como (155) e un’altra big come il Parma di Pecchia.

Anche la terza retrocessa Venezia propone costi contenuti (159) ma la tifoseria è in rivolta e in una nota ha annunciato che non aderirà alla campagna abbonamenti.

Squadra mia, quanto mi costi

Lo stadio “Rigamonti” di Brescia

La Spal con 235 euro è l’unica società che supera quota 200 per il settore popolare dello stadio “Mazza”. Oltre 12 euro a partita.

A sorpresa la seconda squadra più cara è la matricola Sudtirol (195 euro). Una scelta strana ma probabilmente dovuta alla capienza limitata (poco più di 5.500 posti) dello stadio “Druso”.

Completa il podio la terza neo promossa Palermo che presenta le curve a 190 euro. A ruota Brescia e Ternana (180) e l’Ascoli (169).

Roba da vip

La tabella dei prezzi della campagna abbonamenti del Frosinone

La Spal è la più cara anche per quanto riguarda la tribuna autorità o vip (chiamatela come vi pare). Costa la bellezza di 3.000 euro.

Allo “Stirpe” invece per il settore più esclusivo occorrono 1.700 euro. Insomma prezzi per tutte le tasche se si considerano tutti gli altri settori (Tribuna Est 160 euro, Tribuna Superiore 500, Tribuna Laterale 750, Tribuna Centrale 950).

Brescia e Genoa hanno le tribune autorità a 1.500. Superano i 1.000 euro inoltre Cittadella (1.100), il Parma (1.045) e il Como (1.000). Anche per quanto riguarda la tribuna vip il Benevento propone il costo più basso (300 euro) della Serie B. Dopodichè Cagliari (450), Ascoli (455), Ternana (460), Sudtirol (630), Modena (700) e Venezia (855).

Cinque società ancora al palo

Uno scorcio dell’Arena Garibaldi di Pisa

C’è da precisare che il quadro degli abbonamenti in Serie B è ancora incompleto. Cinque club infatti ancora non hanno lanciato la loro campagna.

Tra queste c’è la neo promossa Bari. Anche il Cosenza è fermo come anche la corregionale Reggina che ha cambiato proprietà ed è in ritardo. Ma il neo patron Saladini ha annunciato che nei prossimi lancerà la vendita delle tessere con una serie d’iniziative.

Non è partita neppure la campagna del Perugia a causa dei lavori in corso in curva nord. La società dovrà avere prima un confronto con il Comune.

Infine il Pisa. Nei prossimi giorni dovrebbe partire la vendita. “Stiamo cercando di attivare delle nuove iniziative a corollario della campagna abbonamenti che finalmente tornerà dopo anni difficili – ha spiegato Giovanni Corrado, dg nerazzurro – Il motivo per cui ci siamo presi qualche giorno in più è questo. Attivare legami con la tifoseria che non siano solo un abbonamento comporta certe tempistiche. Ci sono iniziative particolari che cercheremo di attivare”. Tra l’altro in ballo c’è anche la capienza dello stadio Arena Garibaldi che dovrebbe aumentare.

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