Frosinone, la grande bellezza in campo e sugli spalti

Al 'Sinigaglia' i 212 supporters giallazzurri rimuovono gli striscioni e smettono di tifare per rispetto dei 2 tifosi lariani: l'intero stadio li applaude, sulla via del rientro anche gli applausi della città di Como e gli elogi sui social. I giallazzurri in vetta sempre più solitaria, quinta vittoria di fila, 16.a stagionale, solo successi nel 2023. La bravura di Grosso, un campione che ha messo al servizio del club tutte le sue esperienze, anche nel settore giovanile

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

La grande bellezza in campo e sugli spalti. Ed è così che si diventa squadra-società simpatia. La squadra di Grosso vince e vola in classifica, i tifosi giallazzurri vincono e volano nel gradimento e si confermano tifoseria di rarissima eccezione nel mondo del calcio. Il Frosinone è tornato da Como con tre punti e tanti applausi, lo hanno glorificato tutti i ‘media’.

Ma c’è stato molto di più. C’è stato l’applauso della città di Como ai tifosi ciociari, durante e dopo. Un riconoscimento che vale la vittoria per distacco nel campionato delle tifoserie. (Leggi qui: Frosinone, il weekend perfetto).

Frosinone, noblesse oblige

Il momento dell’incidente capitato nella curva dei tifosi comaschi

E bastato un gesto di grande nobiltà, di quella lealtà sportiva che solo le tifoserie dotate di sensibilità possono mostrare, solo il ciociaro è in grado di dimostrare: al 25’ del secondo tempo un ragazzo nella Curva del Como viene colto da malore, un altro spettatore cade dalle gradinate. Il panico, ripreso dalle tv.

I 212 intrepidi al ‘Sinigaglia’ non hanno alcuna esitazione, rimuovono subito gli striscioni e smettono di tifare. Lo stadio applaude, i capo-tifosi del Como vanno a ringraziare quei 200 con un gesto simbolico ma bellissimo. In quei 23’ lunghissimi e drammatici minuti di stop nei quali le notizie si accavallavano sul filo del precipizio, tutti, dalla curva del Como al settore giallazzurro, hanno preso una decisione: quando riprenderà il gioco, rispetteremo il silenzio.

Finisce la gara, per i tifosi giallazzurri ci sono 700 chilometri da percorrere ma prima di ripartire un’altra bella sorpresa: l’omaggio degli ultras del Como, sottoforma di panini e bibite. E’ buio, dopo gli abbracci è l’ora di ripartire in direzione autostrada. Macchine private, pullman scortati, sì, ma da tanta gente di Como che applaude al grande gesto. E sui social nel frattempo rimbalzano i ringraziamenti alla tifoseria canarina, attestati di stima incondizionata. Nella mattinata di domenica il comunicato del club giallazzurro, “di vicinanza al Como 1907 e ai suoi tifosi con l’augurio di pronta guarigione ai ragazzi coinvolti nelle sfortunate circostanze di ieri pomeriggio”. Questo è il Frosinone, una miscela incredibile. In campo e fuori.

Nel 2023 solo vittorie per il Frosinone

Il tecnico Fabio Grosso

Dal dovere al… piacere. Un altro mattone, la 16esima vittoria della stagione, che si va a sommare a 3 mattoncini più piccoli (pareggi) sparsi qua e là ma sempre tanto utili. Un proverbio dice infatti: “quello che non è buono a murare, serve a riempire”.

E il Frosinone, che nel frattempo incassa la quinta vittoria di fila e che nel 2023 ha sempre vinto, di tanto in tanto avrà bisogno di riempire una classifica fantastica anche con qualche pareggiotto da qui alla fine. Ma non ditelo forte. I giallazzurri giocano bene, corrono e fanno gol. Fabio Grosso ha saputo creare dentro il laboratorio-Frosinone un’alchimia fantastica.

Il Frosinone 2022-‘23 infatti è raffigurabile come il sistema nella schedina del Totocalcio di una volta: una manciata di ‘fisse’ e tutte variabili. Giocatori-cardine e giocatori che ruotano, il tutto che va a miscelare un vortice razionale con picchi di bella fantasia che avvolgono gli avversari. E’ stato bravo Fabio Grosso in questa esperienza sulla panchina del Frosinone addirittura a far passare quasi in secondo piano il suo status indiscusso di calciatore ad altissimo livello, di campione del Mondo decisivo nella magica notte di Berlino 2006.

Il gol di Caso col Como

Ha saputo esaltare con un lavoro capillare la sua veste di allenatore, che ha fatto le dovute esperienze partendo dal settore giovanile e poi ha scalato i gradini, secondo un percorso necessario per ottenere risultati. Il tecnico a fine gara ai microfoni di Sky ed Helbiz ha detto: “Festeggiamo stasera, da domani la testa alla prossima”. Che si chiama Cittadella, che ha strapazzato l’Ascoli e che dopo un periodo buio ha deciso di tirarsi fuori dalla mischia. Brutto cliente ma come tutti peraltro. Da battere con l’aiuto dei quei 212 intrepidi di Como e con uno stadio pieno.

Sorpresa-Sudtirol, Genoa e Reggina guai in vista

Il tecnico Pierpaolo Bisoli

Venticinque gol, 4 rigori, 1 solo pareggio a reti bianche nella 23.a giornata del campionato di serie B che ha visto nell’ultimo weekend cadere le inseguitrici del Frosinone, ha contato altri 2 esoneri (toccata quota 19, record), con il terzo, quello del Clotet-bis al Brescia, a momenti e il quarto, quello di De Rossi alla Spal, sub-judice e condizionato dalla gara degli emiliani col Venezia.

Riavvolgiamo il nastro allora. E non si può non notare che il Pisa dopo la ricorsa a perdifiato perde la seconda partita di fila interna, battuta dal sempre più sorprendente Sudtirol grazie alla firma di Belardinelli di testa. In Alto Adige non dovrebbero soffrire di vertigini per posizione geografica e comunque la squadra di Bisoli non si pone limiti, posizionata com’è a -2 dalla promozione diretta.

Alberto Gilardino, allenatore del Genoa

Nel frattempo (La Gazzetta, 6 febbraio) si è ventilata l’ipotesi di deferimento per Genoa e Reggina anche se le posizioni non sarebbero sovrapponibili. A proposito di Reggina, i granata perdono 2-1 a Palermo (gol del solito Brunori su rigore, pareggio di Strelec e 2-1 di Soleri) e pure i siciliani entrano di diritto al ballo dei pretendenti ai playoff. Gilardino fa mea culpa, il Genoa perde 2-0 a Parma (Benedyczak e Vazquez su rigore), i ducali agganciano l’ottavo posto.

Bari, avanti tutta

Il bomber Cheddira del Bari (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Risale sull’ottovolante il Bari che vince 4-3 in casa di una Spal che ad oggi giocherebbe lo spareggio-salvezza con il Brescia e che fa dannare i propri tifosi. De Rossi aveva esternato sul mercato a suo dire non soddisfacente dopo essersi preso i meriti dalla stampa per il ritorno di Nainggolan e la risposta è stata il harakiri dei suoi che solo sull’1-4 si sono svegliati ma era troppo tardi.

A proposito di squadre nei guai, il Brescia ne prende 4 a Perugia senza colpo ferire. Castori gode, nelle ultime 10 partite viaggia alle spalle del Frosinone. I grifoni agganciano l’Ascoli che precipita a piombo dopo il 3-0 rimediato in casa del Cittadella, costato la panchina a Bucchi che se era visto allungare il contratto al 2025 prima di Natale. Breda sembrava davanti a Di Biagio, dal cilindro alla fine è uscito proprio Breda Era stato consultato anche Diego Lopez che fa parte costantemente del lotto dei pretendenti ai subentri come Zenga, Cosmi, Semplici, D’Aversa e chi più ne ha più ne metta.

Il rientro dell’ex Stellone

Roberto Stellone

A proposito di subentro, torna in sella Roberto Stellone che lo scorso anno aveva salvato la Reggina: va al Benevento che ha dato il benservito a Cannavaro che a sua volta aveva rilevato Caserta. Fatale l’1-2 in casa con il Venezia rivoluzionato sul mercato di gennaio. Ma fatali anche i numeri per l’ex campione del Mondo: 17 partite, 16 punti, 0.94 di media.

Non sorride il Cagliari di Ranieri che nell’anticipo di venerdi sera perde 2-0 a Modena (gol di Diaw su rigore e raddoppio di Bonfanti) ma urla per un’espulsione affrettata. I sardi però pagano troppi infortuni e soprattutto le assenze di Nandez e Pavoletti. Infine l’unico 0-0 esce da Cosenza-Ternana, con Iannarilli e Micai protagonisti e Andreazzoli che anche lui ha avuto da ridire sul mercato di gennaio. Ma il patron Bandecchi aveva avvisato tutti per tempo…