Frosinone, la mediazione di De Angelis non è ancora finita

Il leader del Pd cercherà ancora di convincere Mauro Vicano a sostenere Domenico Marzi, ma contemporaneamente dovrà tenere conto che per arrivare al ballottaggio non conviene il muro contro muro.

Francesco De Angelis non ha ancora perso le speranze di poter schierare un Campo realmente largo alle comunali di Frosinone. Si tratta di convincere l’ex Direttore Generale Asl Mauro Vicano ad effettuare un secondo passo indietro ed a sostenere la candidatura di Domenico Marzi. In questo modo anche le scelte del Polo Civico (il principale gruppo civico oggi in amministrazione) e di Carmine Tucci (anche lui oggi in maggioranza con il centrodestra) sarebbero più semplici. E inoltre nella coalizione di centrosinistra ci sarebbe pure Azione.

Il problema però rimane lo stesso: Mauro Vicano, dopo avere compiuto un passo di lato ed avere spianato la strada al ritorno di Domenico Marzi vuole giocarsi la partita al primo turno. Se poi lui o Marzi dovessero arrivare al ballottaggio, faranno affidamento sui sostenitori dell’altro. È un’arma a doppio taglio: impone a Marzi e Vicano di mettere in chiaro ai propri elettori che l’altro è un avversario e ci sono cento buone ragioni per non votarlo; ma poi, una volta arrivati al secondo turno, come sperare di prendere il consenso fondamentale per la vittoria proprio da quelli che per l’intera campagna sono stati bollati come nemici da non votare?

La strategia di lungo periodo

Michele Marini e Domenico Marzi

Accadde dieci anni fa quando Michele Marini arrivò al ballottaggio contro Nicola Ottaviani. Al primo turno, il sindaco uscente del centrosinistra Marini aveva battuto il suo predecessore Marzi: riuscì nell’impresa di recuperare quasi tutto, mancando la rielezione di un nulla. Fu possibile grazie ad una campagna elettorale attenta a non demonizzare l’altro. È una delle sfide nella sfida che attendono ora Vicano e Marzi.

Bisogna cominciare a ragionare anche su questo tipo di aspetto. Finora si è andati avanti alla giornata, con il sostegno di questa o quella lista a Marzi oppure a Vicano. Nel momento in cui il centrodestra avrà ufficializzato la sua candidatura a sindaco dopo le primarie, nel centrosinistra un minimo di realismo politico dovrà esserci.

Nicola Zingaretti, Bruno Astorre, Francesco De Angelis e Luca Fantini hanno lavorato per formare una coalizione quanto più competitiva possibile. Sapendo però che un pezzo di centrosinistra non ci sarebbe stato: il Psi di Gian Franco Schietroma, che ha lanciato la candidatura di Vincenzo Iacovissi. Se alla fine andranno a vuoto tutti i tentativi di convincere Mauro Vicano, bisognerà prenderne atto e cercare di raccogliere quanti più voti possibili per arrivare al ballottaggio. Altrimenti tutti gli sforzi effettuati finora risulteranno inutili.

Evitare il boomerang

Mauro Vicano e Francesco De Angelis

Nicola Zingaretti è un politico di lungo corso che sa leggere le situazioni prima e meglio di altri e proviene dalla storia del Pci, quando nelle sezioni la politica si mangiava a colazione, pranzo e cena. E’ il primo a sapere che un discorso sarebbe perdere al ballottaggio, un altro discorso rimanere fuori dal secondo turno. Francesco De Angelis farà tutto ciò che è possibile per irrobustire ancora di più la coalizione di Memmo Marzi. Ma ad un certo punto dovrà porsi il problema del ruolo che potrebbe avere Mauro Vicano.

Significa che l’operazione si svuotamento delle liste di quest’ultimo non può trasformarsi in un boomerang.

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