Frosinone, la notte della verità: allo “Stirpe” l’ultimo scatto per i playoff

Venerdì chiusura del campionato per i giallazzurri ai quali basta 1 punto per blindare l’ottavo posto. Ma non sarà facile contro il Pisa, ancora in corsa per la promozione diretta. Grosso suona la carica

Alessandro Salines

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Basta 1 punto ma nel campionato più incerto di sempre (da 9 anni le 2 promozioni non si decidevano all’ultima giornata, da 35 non c’era una volata a 4) è pericoloso fare calcoli. Venerdì (ore 20.30) allo “Stirpe” il Frosinone chiuderà il torneo regolare e dovrà compiere l’ultimo passo per assicurarsi i playoff. Ma sarà tutt’altro che facile: di fronte il Pisa ancora in corsa per la Serie A diretta ed obbligata a vincere per sperare.

Servirà la squadra coraggiosa e tosta, quella versione casalinga che ha vinto le ultime 6 e nel girone di ritorno ha fatto 7 su 8. Una notte della verità dunque che i tifosi canarini sperano diventi magica e spalanchi le porte agli spareggi-promozione.  

“Ci aspetta l’ennesima gara difficile, affronteremo un avversario molto forte – sottolinea Fabio Grosso nella conferenza prepartita – L’ultima giornata emetterà dei verdetti, faremo di tutto per meritarci il sogno che abbiamo alimentato con un ottimo campionato anche se molto complicato. Proveremo a mettere in campo le nostre caratteristiche perché noi diventiamo molto bravi quando giochiamo con coraggio, sappiamo prenderci dei rischi e facciamo le partite con le nostre qualità. E domani cercheremo di fare tutto questo”.

L’incastro giusto

Il tecnico Fabio Grosso

Come detto al Frosinone è sufficiente 1 punto per blindare l’ottavo posto, utile per giocare i playoff (sabato 13 contro la quinta). A prescindere dal  Perugia che insegue a 3 lunghezze ed affronterà al “Curi” il Monza che a sua volta deve vincere per volare in Serie A.

Per il Frosinone dunque 2 risultati su 3 ma potrebbe qualificarsi anche in caso di sconfitta se il Perugia non andrà oltre il pari. Tuttavia la squadra di Grosso troverà un Pisa agguerrito, scortato da oltre 700 tifosi. I nerazzurri proveranno a non lasciare nulla d’intentato per coltivare il sogno-promozione. Devono battere i ciociari ed augurarsi che il Monza perda a Perugia e la Cremonese non vinca a Como. E’ chiaro che sarebbe l’ipotesi peggiore per il Frosinone che così rimarrebbe fuori dai playoff.

A confortare Fabio Grosso è il rendimento interno della sua squadra: vince (6 gare di fila) e convince. Al contrario di quanto accade in trasferta dove il Frosinone è reduce dalla pesante sconfitta di Ferrara ed ha rimediato 6 ko nei 10 match esterni del ritorno. E poi bisogna aggiungere che il Pisa non attraversa un gran momento: è reduce dall’1-1 col Cosenza e non vince da 4 trasferte (3 sconfitte, 1 pari), in pratica 2 mesi (5 marzo in casa del Pordenone). Tante sconfitte quante nelle precedenti 14 trasferte (7 vittorie, 4 pareggi).

Oltre i numeri della sfida

Zerbin in azione nella gara d’andata

Al di là del periodo, il Pisa è pur sempre la quarta forza del campionato a quota 64, è stata campione d’ìnverno ed a gennaio si è rinforzata con 2 attaccanti come Torregrossa e Puskas ed un trequartista importante qual è Benali. Ha perso terreno per la promozione diretta ma è avversaria difficilissima.

“Abbiamo tanto rispetto del Pisa che ha grandissima qualità – ha continuato Grosso Ha disputato un campionato quasi sempre nelle prime 2 posizioni. Poi in questo finale pazzo si trova a potersi giocare qualche chance per arrivare secondo. Conosciamo le insidie della gara, sappiamo cosa ci aspetta. Cercheremo di affrontare la partita come sempre, anche se ovviamente alcune volte ci siamo riusciti bene ed altre meno. Abbiamo però sempre cercato di essere protagonisti con ritmo, grandissimo senso di appartenenza e determinazione. Ed è quello che proveremo a fare dal primo all’ultimo minuto”.

Non è tempo di bilanci però Grosso non nasconde la soddisfazione per un campionato da “protagonisti mettendo tante volte la firma come squadra”. “Abbiamo collezionato 58 punti che sono tanti e vogliamo aggiungerne ancora qualcuno – ha osservato l’allenatore – Proveremo a farlo domani, sapendo che non ci saranno altre possibilità. Cercheremo di stare dentro i playoff in tutti i modi che non era l’obiettivo iniziale ma quello che siamo stati in grado di meritarci. E vogliamo meritarcelo fino in fondo”.

Problemi di formazione

Lulic rientra tra i convocati

Non mancano i grattacapi alla vigilia della partita più importante dell’anno. Soprattutto in difesa dove mancherà lo squalificato Szyminski e Cotali è alle prese con una forma influenzale. E’ stato convocato ma dovrebbe iniziare dalla panchina. Si è bloccato pure Manzari oltre al solito Charpentier. Recupera invece Lulic.

Tra i pali ballottaggio Minelli-Ravaglia. In retroguardia le scelte dovrebbero ricadere su Brighenti a destra e Barisic al centro con Zampano dirottato a sinistra al posto di Cotali. In mediana si dovrebbe andare avanti con il trio Boloca, Ricci e Garritano. Nel tridente verso la conferma Ciano e Novakovich con il rientro di Zerbin dal 1’. 

“Abbiamo fuori Charpentier e Szyminski ai quali si aggiunge Manzari che ha avuto un problema fisico – ha spiegato Grosso Abbiamo anche Cotali con un po’ di influenza, speriamo di poterlo recuperare. Quindi qualche punto interrogativo ancora c’è. La certezza è che andremo in campo tutti insieme per raggiungere un qualcosa di grande perché siamo orgogliosi del campionato che abbiamo fatto ma allo stesso tempo anche ambiziosi di poter ottenere qualcosa di importante per tutti noi”.

La carica di D’Angelo

L’allenatore del Pisa Luca D’Angelo

E’ complicato conquistare il secondo posto ma il tecnico del Pisa vuole crederci fino in fondo. “Venerdì dovremo interpretare la sfida come un vero e proprio spareggio per la Serie A – ha detto Luca D’AngeloCon i 3 punti possiamo sperare di andare direttamente in Serie A. Essere arrivati all’ultima giornata con questa possibilità è un grandissimo traguardo, al netto delle opportunità che non abbiamo sfruttato. Nel caso non riuscissimo a superare Monza e Cremonese la vittoria ci consentirebbe di chiudere al terzo o al quarto posto e avere così vantaggi nei playoff”.

L’allenatore nerazzurro analizza il Frosinone, squadra capace di battere quasi tutte le big (all’andata tra l’altro ha vinto Pisa) ma anche di perdere partite con formazione di bassa classifica.

“E’ la costante di questo campionato – ha precisato D’AngeloA 90’ dal termine ci sono 9 squadre in pochissimi punti. Significa che più dei meriti e dei valori tecnico-tattici, ha prevalso l’equilibrio dal punto di vista psicologico. Noi siamo stati bravi a mantenerci sempre nelle prime posizioni e intendiamo chiudere nel migliore dei modi. Siamo alle battute finali dell’anno scolastico. Adesso abbiamo gli esami: spero di poter essere nella sezione superiore fra qualche mese”.

Out Caracciolo, si torna al 4-3-1-2

L’ex Masucci a duello con Brighenti

Allo “Stirpe” sarà assente il leader della difesa Caracciolo: contro il Cosenza ha rimediato la lesione del crociato e del menisco del ginocchio destro, stagione dell’intervento chirurgico.

”La difesa resterà a 4 e accanto a Leverbe il ballottaggio è tra Hermannsson e De Vitis – ha anticipato D’Angelo Dopo aver affrontato il Cosenza con il 4-2-3-1, potremmo tornare al 4-3-1-2″.

Per il resto out solo Marsura. La probabile formazione prevederà Nicolas in porta con Birindelli, Leverbe, Hermannsson o De Vitis e Beruatto in difesa. A centrocampo Siega, Nagy e Marin. Benali il trequartista alle spalle di Torregrossa e Puscas. Non è escluso un impiego del “gioiellino” Lucca, messo fuori  prima della gara col Cosenza. Un caso già chiuso. “Si è allenato molto bene – ha chiosato D’Angelo – E’ bello “pettinato” e pronto a giocare”.

Un epilogo mozzafiato

Marco Baroni, tecnico del Lecce

Sarà un’ultima giornata da brividi. Tanti i verdetti da scrivere a partire dalle 2 promozioni dirette fino alla salvezza. 

Serie A – Il Lecce vola in Serie A se vince in casa contro il Pordenone già retrocesso.  Se dovesse pareggiare o addirittura perdere può solo sperare che una tra Monza e Cremonese non vinca (negli scontri è in vantaggio col Monza ma non con i grigiorossi).

Anche il Monza è promosso se passa a Perugia. In caso di pari deve augurarsi che non vinca la Cremonese; se va ko è promosso solo se si trova pari punti con la Cremonese sempre che non perda con più di 6 gol di scarto (scontro diretto pari). La Cremonese deve espugnare Como e sperare che non vinca una tra Lecce (è avanti nello scontro diretto) e Monza. Se pareggia deve perdere il Monza: in questo caso lo aggancia ma poi deve recuperare i 6 gol di differenza reti (lo scontro diretto è pari). Infine il Pisa: come detto deve vincere a Frosinone con la sconfitta del Monza ed almeno il pari della Cremonese.

Playoff. Già sicuri Benevento, Brescia, Ascoli e 2 delle quattro in corsa per la Serie A diretta. Tutti da scrivere i piazzamenti, molto importanti in un torneo come i playoff. L’ultimo posto è da assegnare. Al Frosinone basta 1 punto, in corsa il Perugia a -3. Gli umbri devono vincere col Monza e sperare che i ciociari perdano. Quindi in caso di aggancio la squadra di Alvini avrebbe la meglio per gli scontri diretti a favore.  

Pierpaolo Bisoli, trainer del Cosenza

Playout e salvezza. Lotta per la terza retrocessa tra Alessandria 34, Cosenza 32 e L.R. Vicenza 31. Se i veneti vincono ad Alessandria e il Cosenza non batte il Cittadella, quint’ultimi vanno i biancorossi grazie agli scontri diretti e affronterebbero ai playout l’Alessandria, con il Cosenza direttamente retrocesso. Possibile parità a 32 punti fra Cosenza e L.R. Vicenza, con i biancorossi che scenderebbero in C a causa degli scontri diretti, mentre i calabresi giocherebbero i playout contro l’Alessandria.

C’è anche l’eventualità di un arrivo a 35 fra Alessandria e Cosenza: in quel caso per decidere chi gioca prima in casa i playout varrebbe la differenza reti totale del campionato (attualmente a favore dell’Alessandria, -21 contro i -24) perché sono pari negli scontri diretti. In questo caso, L.R. Vicenza direttamente retrocesso in Lega Pro. Inoltre, se l’Alessandria vincesse contro il L.R. Vicenza e il Cosenza perdesse, i playout non si disputerebbero.