Sabato pomeriggio riparte il campionato dopo la sosta covid. Mancano 4 turni alla fine ed i giallazzurri devono conquistare i punti necessari per evitare i playout. Grosso non potrà contare sullo squalificato Salvi e sugli infortunati Curado, Luigi Vitale e Baroni. Tanti i dubbi di formazione.
“I dieci giorni che sconvolsero il mondo” è un famoso libro di John Reed del 1919 che racconta la rivoluzione d’ottobre, una delle pagine più importanti della storia del mondo. I dieci giorni che sconvolgeranno la Serie B inizieranno sabato pomeriggio alle 14 in punto: non diventeranno un’opera letteraria ma decideranno un campionato che a 4 turni dalla fine deve scrivere le sue sentenze ed è in bilico dalla testa alla coda.
Insomma tutto o niente in 10 giorni per le venti “sorelle”. Compreso ovviamente il Frosinone che deve salvare il suo posto in B in una stagione sempre in curva e deludente se si considerano le attese per una squadra che meno di un anno fa è arrivata ad un soffio dalla promozione in Serie A.
A +3 dai playout ma a +8 dal quart’ultimo posto ai canarini servono quei punti per mettere in cassaforte la salvezza. Dopo la sosta forzata del torneo per le positività al covid del Pescara, il tour de force scatterà allo “Stirpe” contro il Pisa. Poi martedì trasferta a Ferrara con la Spal, venerdì 7 di nuovo in casa col Vicenza e infine lunedì 10 l’epilogo a Reggio Calabria.
CONTRO IL PISA FUORI L’ORGOGLIO
Il Frosinone arriva a questo mini torneo dopo una serie di risultati negativi (1 vittoria nelle ultime 7 giornate; in casa a secco dal 5 dicembre scorso) che di settimana in settimana hanno compromesso la posizione in classifica fino a precipitare alle soglie della zona playout.
Un girone di ritorno disastroso, da retrocessione diretta, con 12 punti in 15 partite (11 gol fatti e 23 subiti): penultimo posto, peggio solo l’Entella (6 punti). Neppure il cambio di allenatore (Grosso al posto di Nesta) ha sortito gli effetti sperati. I giallazzurri sono rimasti piantati e nelle 4 gare della gestione-Grosso sono stati racimolati soltanto 2 pareggi. L’ultima partita, persa in casa del Pordenone, è stata inquietante per gioco e temperamento. (Leggi qui Il Pordenone gioca 3 minuti: bastano per vincere 2-0).
“E’ un momento complicato nel quale bisogna farsi un esame di coscienza e capire che le partite passano e noi non abbiamo invertito la rotta. Dobbiamo farlo in fretta perché il campionato ci dice questo”, ha detto Grosso. Una crisi durissima e preoccupante dalla quale però bisogna provare ad uscirne per salvare il salvabile. Al di là degli aspetti tecnico-tattici, i tifosi si aspettano una forte reazione d’orgoglio da parte dei giocatori. I fatti hanno dimostrato che l’organico non vale i primissimi posti, ma neppure è da zona retrocessione. “Abbiamo il destino nelle nostre mani ma le gare passano e dobbiamo fare punti – ha aggiunto il tecnico – Sono fiducioso, penso di avere un gruppo che ha delle qualità. Bisogna capire che gli obiettivi sono cambiati. Abbiamo 4 gare e dobbiamo giocarle in maniera diversa”.
IL PISA DEGLI EX
I nerazzurri sbarcano in Ciociaria con 44 punti e sono reduci dal pari nel recupero col Pordenone che ha rallentato la rincorsa alla zona playoff. A Frosinone in caso di vittoria possono chiudere il discorso-salvezza e magari sognare ancora un aggancio in extremis all’ottavo posto ora distante 5 lunghezze.
Nella rosa dei toscani 4 ex: Gucher, Soddimo, Beghetto e Masucci. I primi 3 hanno scritto pagine importanti a Frosinone con 6 promozioni in solido.
Il Pisa, guidato da Luca D’Angelo, è una squadra di tutto rispetto con il centravanti Marconi autore di 11 reti (fresco di rinnovo contrattuale fino al 2022 al pari di Lisi) ed un impianto di gioco collaudato. Meglio in casa (27 punti) che in trasferta (17) dove negli ultimi 3 match ha rimediato 2 ko ed 1 pari. La stagione scorsa ha conteso ai canarini i playoff decisi proprio nello scontro diretto all’ultima giornata. I toscani in Serie B non hanno mai perso a Frosinone. Una vittoria per 1-5 nel febbraio 2008 (il ko casalingo più pesante subito dai ciociari nel torneo cadetto assieme all’1-5 contro l’Ascoli nel gennaio 2010). C’è da dire che gli ultimi 6 confronti di Serie B (sui 9 complessivi) sono terminati in parità. L’ultima sfida che ha contato più pareggi consecutivi nel torneo cadetto è stata quella tra Venezia e Fidelis Andria (8).
D’ANGELO CHIEDE INTENSITA’
Il 4-3-1-2 del tecnico abruzzese garantisce una buona produzione offensiva (45 reti realizzate, quinto miglior attacco) ma in difesa mostra più di qualche crepa (48 gol subiti; quinta retroguardia più perforata).
“Sarà una partita dura perché affrontiamo una squadra molto forte, che l’anno scorso ha giocato la finale per la promozione in Serie A – afferma il tecnico Luca D’Angelo – Da parte nostra servirà una partita di intelligenza e intensità. La classifica non rispecchia il valore del Frosinone. Sappiamo che è competitivo in tutti i reparti”.
D’Angelo non ha grossi problemi di formazione. Recupera Birindelli che ha scontato la squalifica. Davanti al portiere Gori, la difesa dovrebbe essere composta dallo stesso Birindelli, Benedetti o Meroni, Caracciolo, Lisi o Beghetto. A centrocampo molto probabili De Vitis in regia con Marin e Mazzitelli mezzali. Gucher dovrebbe giostrare dietro le punte Vido e Marconi. “Bisogna cercare di giocare bene sotto tanti punti di vista perché solo così facendo si può ottenere il risultato – aggiunge l’allenatore nerazzurro – A mio avviso stiamo bene, dobbiamo pensare a far punti per la salvezza. Le partite precedenti vanno messe da parte, bisogna pensare a quelle che vanno giocate. Il modulo? Gli interpreti possono cambiare, ma i movimenti sono quelli assodati. Credo nella testa e nelle gambe dei giocatori”.
LE SCELTE DI GROSSO
Squalificato Salvi, out Luigi Vitale, Baroni e Curado. L’allenatore giallazzurro dovrà valutare le condizioni di Ariaudo e Gori alle prese con noie muscolari. Difficile fare previsioni sull’undici considerando gli impegni ravvicinati ed un turnover che sarà fisiologico. Grosso non dovrebbe abbandonare la difesa a 4.
Probabile una linea formata da Zampano, Szyminski, Capuano e D’Elia. In mediana sicuri di una maglia sembrano Maiello e Kastanos. Per la terza ci sono Rohden, Gori e Mattia Vitale. Al centro del tridente potrebbe tornare titolare Novakovich con Ciano (2 gol al Pisa finora ma non segna allo “Stirpe” da 7 partite e non gli era mai successo) e Tribuzzi favoriti nel ruolo di punte esterne. Ma non è da escludere l’utilizzo dei giovani Brignola e Millico.
Iemmello dovrebbe partire dalla panchina: il centravanti ha realizzato un gol di testa nell’unico precedente contro il Pisa in Serie B nell’ottobre 2019 con la maglia del Perugia.