Frosinone, lo strano caso dell’assessore Fabio Tagliaferri

Fratelli d’Italia lo vedrebbe benissimo come candidato sindaco (anche di bandiera). Lui potrebbe esserci rimasto male per il poco spazio che il sindaco Nicola Ottaviani gli ha riservato all’inaugurazione della piscina ex Enal. Ma il condizionale è d’obbligo. Un gioco di voci e di indiscrezioni non confermate che non contribuisce a fare chiarezza. Inoltre Fabio Tagliaferri è ancora un assessore del Polo Civico.

Il suo nome c’è sempre fra i candidati a sindaco di Frosinone. Ci mancherebbe pure. Il suo nome c’è sempre tra i malpancisti della giunta Ottaviani, della quale è assessore. Ci mancherebbe pure. Fabio Tagliaferri, assessore ai Lavori Pubblici e alle Manutenzioni da due consiliature, è costantemente tra i più votati in consiglio comunale. Ed è un punto fermo del centrodestra.

Non è un mistero che Fratelli d’Italia lo vedrebbe benissimo come candidato sindaco. O dell’intera coalizione (ma dovrebbe cimentarsi alle primarie) di centrodestra o di bandiera nell’eventualità di una frattura con la Lega di Nicola Ottaviani.

Il mal di pancia in piscina

Qualche sera fa c’è stata l’inaugurazione del complesso ex Enal, il mare di Frosinone come è sempre stato definito. Sembra che Fabio Tagliaferri, che nel quartiere del Sacro Cuore ha il suo feudo elettorale, ci sia rimasto male perché il sindaco Nicola Ottaviani lo avrebbe relegato insieme a tutti gli altri in quel tipo di cerimonia. Cerimonia che chissà quante volte ha immaginato in questi anni, visto che la piscina ex Enal è stata ristrutturata dopo tantissimi anni. Nel suo quartiere.

Ma il condizionale è d’obbligo. Perché in maniera ufficiale Fabio Tagliaferri non ha detto nulla, non ha commentato sui social, non ha rilasciato alcuna dichiarazione dalla quale poter desumere il suo malcontento. È possibile che lo abbia fatto. Molto probabile. Ma se è così ha tenuto tutto dentro ed è stato attento ad evitare che si sapesse.

I silenzi di Tagliaferri

Fa parte della sua indole. Infatti, in Giunta Fabio Tagliaferri siede su indicazione del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. È in quel gruppo che è stato eletto. Prima aveva anche la carica di vicesindaco, poi persa per volontà di Gianfranco Pizzutelli che preferì farla affidare ad Antonio Scaccia ai tempi del patto federativo tra il Polo Civico e la Lista per Frosinone. Fabio Tagliaferri non la prese affatto bene, ma alla fine decise di restare nel Polo Civico. Dove è anche adesso, ma completamente sganciato dal gruppo consiliare e pure dal leader Gianfranco Pizzutelli.

Ad un anno dalle prossime elezioni però Fabio Tagliaferri, se davvero intende candidarsi a sindaco come esponente di Fratelli d’Italia, dovrebbe lasciare il Polo Civico. Mettendo a rischio anche l’assessorato.

Il futuro si decide adesso

Il rapporto di odio-amore politico con Nicola Ottaviani è notorio. Ma il punto è che adesso il sindaco è anche coordinatore provinciale della Lega. E sa meglio di chiunque altro che difficilmente il prossimo anno il centrodestra marcerà unito sin dal primo turno. Ancora di più dopo il sorpasso di Fratelli d’Italia alla Lega nei sondaggi di Youtrend. (Leggi qui Il giorno del sorpasso: Fratelli d’Italia primo partito).

Che Fabio Tagliaferri possa esserci rimasto male per il fatto che Nicola Ottaviani non ha messo lui sotto i riflettori all’inaugurazione della piscina ex Enal ci sta. Ma allora perché non arrivare ad un chiarimento vero e forte?

Il senatore Massimo Ruspandini vedrebbe bene Fabio Tagliaferri come candidato sindaco di Frosinone. Ma attende dei segnali, che non arrivano. Se in modo filtrato, secondo lo schema “non lo dico io, sono altri che lo affermano”. Ma in questo modo si resta tra color che son sospesi.

Infine, Fabio Tagliaferri dovrebbe accettare sia l’idea delle primarie sia la candidatura di bandiera. Ma i tempi per una decisione sono strettissimi.