Frosinone, l’orizzonte è così vicino che si può sfiorare

Dopo la vittoria con l’Ascoli, la capolista vede la promozione sempre più a portata di mano. Mancano pochissimi punti: la media degli ultimi 12 anni è di 73. Ma forse ne basteranno meno. L’ultimo vero ostacolo è la trasferta di Cagliari. Grosso ha ritrovato la dorsale migliore e di conseguenza il successo. Peccato per l’infortunio di Mulattieri

Alessandro Salines

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Ormai l’orizzonte può essere quasi toccato, sfiorato, accarezzato. Forse c’è un ultimo vero ostacolo: la trasferta di Cagliari in una “Domus Arena” che si preannuncia caldissima. Dopodiché si potrà iniziare a preparare la festa e cerchiare di rosso la data del trionfo. La vittoria contro l’Ascoli è stata fondamentale nella corsa-promozione del Frosinone. I giallazzurri hanno lanciato un messaggio di forza dopo la frenata degli ultimi 3 turni (2 punti) ed hanno capitalizzato un turno che alla fine si è rivelato favorevole.

La squadra di Grosso insomma è ripartita forte. Ha ingranato le marce alte. Fugando qualche dubbio ed esitazione apparse nelle ultime settimane. Ed ora può far valere un vantaggio importante e soprattutto tanta qualità. Fondamentale il ritorno nell’undici di Ravanelli. Oyono, Mazzitelli e Mulattieri. “I  numeri dicono che stiamo facendo qualcosa di molto grande – ha detto il tecnico – Bisogna mantenere l’equilibrio giusto senza fare voli pindarici inutili. Ancora non basta, le altre corrono e allora dobbiamo focalizzarci sulle gare che arrivano, pensando ad un Cagliari molto forte. Ma sappiamo di avere le qualità per mettere in difficoltà tutti gli avversari”.

La fatidica quota 73

Il tecnico Fabio Grosso

Analizzando i 12 campionati, disputati dal 2010 ad oggi, la media punti per la promozione diretta è 73. Si tratta comunque di una media e quindi ci sono state delle oscillazioni. Si è passati dagli 83 punti del Torino che nel 2011-2012 beffò il Sassuolo (terzo a 80) ai 66 sufficienti nel 2018-2019 al Lecce per tornare in Serie A.

Al Frosinone, salito a 66, ne mancherebbero 7 da conquistare in 6 giornate. Molto probabilmente però ne basteranno meno per tagliare il traguardo. Quattro-cinque e dovrebbe essere fatta. Al di là del punteggio, la 32^ giornata ha sorriso alla capolista che ha guadagnato 2 punti sul Genoa (scesa a -6) e soprattutto ha conservato il +10 (+11 in virtù degli scontri diretti) sul Bari che ha battuto il Sudtirol. Se la posizione del Frosinone appare blindata. La seconda promozione diretta potrebbe più combattuta con Genoa e Bari divise solo da 4 lunghezze e di fronte a “Marassi” all’ultima giornata.

L’importanza della dorsale

Il difensore Luca Ravanelli

La gara con l’Ascoli ha restituito un Frosinone più solido, manovriero ed efficace. Insomma il recupero di alcuni elementi è stato fondamentale. Inutile negarlo alcune assenze hanno rallentato la corsa del Frosinone se non altro perché Grosso ha avuto meno soluzioni ed alternative. E così con il ritorno di Ravanelli, Mazzitelli e l’impiego dal 1’ di Mulattieri il Frosinone ha ritrovato la sua dorsale migliore e quindi anche una bella vittoria.

Il difensore trentino fornisce alla retroguardia una sicurezza della quale si giova lo stesso Lucioni. Con Mazzitelli in regia il Frosinone è più brillante in tutti i sensi. Mentre Mulattieri segna con una continuità disarmante (12 i gol finora): peccato per l’infortunio che dovrebbe metterlo fuorigioco per il finale di stagione.  A ciò si deve aggiungere il rilancio di Oyono che ha regalato freschezza, vivacità ed imprevedibilità.

Cagliari e poi il conto alla rovescia

Mazzitelli e Rog nella gara d’andata tra Frosinone e Cagliari

L’ultimo vero scoglio sulla rotta della Serie A è rappresentato dalla trasferta di sabato a Cagliari. Una gara difficilissima. Gli avversari lottano per i playoff e vorranno dimostrare di non essere inferiori a nessuno. Senza parlare poi dell’ambiente che Lucioni e soci troveranno. Alla “Domus Arena” è annunciato il pubblico delle grandi occasioni e farà caldo. Superare indenni la trasferta in Sardegna significherebbe tanto.

Dopodiché potrà iniziare il conto alla rovescia per la festa anche se molto dipenderà dal Bari. Comunque sia il Frosinone avrà 2 gare interne di fila con Sudtirol e Reggina. E chissà che non sia il momento giusto per chiudere i conti. Poi match a Pisa, super-sfida in casa col Genoa e finale a Terni. A quel punto si presume che i giochi siano fatti.