Frosinone, otto ostacoli sulla strada della promozione

Le ultime insidie che la capolista dovrà affrontare fino alla fine del campionato. Dalla sfida-trappola contro il Perugia agli infortuni. E poi attenti alla trasferta di Cagliari ed agli scontri diretti. Si spera che la sosta abbia restituito lo smalto e la lucidità dei tempi migliori. Grosso resta comunque padrone del proprio destino

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Otto ostacoli sulla strada (ormai autostrada) della promozione. Gli ultimi ostacoli da superare. Otto quanti le giornate che mancano alla fine del campionato. Premesso che gli 11 punti di vantaggio sulla terza rappresentano una sorta di sentenza, non mancheranno le insidie per il Frosinone che sabato ripartirà da Perugia dopo la sosta internazionale.

Insomma da venerdì sera (si giocherà l’anticipo Genoa-Reggina) scatterà la volata finale e vediamo cosa aspetterà alla capolista chiamata all’ultimo sforzo con lucidità e determinazione. Otto ostacoli a partire dal famigerato braccino del tennista fino agli scontri diretti passando per la flessione di risultati, la sfida di Perugia, gli infortuni, la condizione fisica meno brillante, la trasferta di Cagliari e l’incoscienza delle rivali.

1 – Il braccino del tennista

Una fase della partita persa col Cosenza prima della sosta

Arrivati a questo punto della stagione potrebbe subentrare un po’ di paura. Meglio definirla ansia. Il traguardo è così vicino che si vuole tagliarlo quanto prima ed invece il rischio è quello di perdere lucidità. E soprattutto la serenità indispensabile per raggiungere i risultati. È successo ad esempio col Cosenza: la smania di vincere a tutti i costi si è rivelata un boomerang. Insomma in questa fase qualche calcolo è ammesso tenendo ben presente che il Frosinone è padrone del proprio destino.

Capitan Lucioni, uno degli specialisti in promozioni (Foto © Mario Salati)

Inoltre sarà importante il contributo in campo e negli spogliatoi di quei giocatori abituati a vincere. E nel Frosinone non mancano ad iniziare dal capitano Lucioni promosso la scorsa stagione col Lecce. Come del resto Sampirisi e Mazzitelli nel Monza e Ravanelli e Baez nella Cremonese. Ma conoscono il gusto della vittoria anche i vari Insigne (3 promozioni con Perugia, Parma e Benevento) e Garritano (Cesena).

2 – La flessione

La partita persa dal Frosinone contro il Parma

E’ evidente che il Frosinone, almeno sul piano dei risultati, abbia rallentato la sua corsa dopo aver viaggiato a mille. I numeri parlano chiaro: 1 punto in 2 gare senza reti segnate, nelle ultime 6 ha conquistato 8 punti con 2 vittorie, altrettanti pareggi e sconfitte (entrambe in casa). Nelle prime 24 invece 54 (17 successi, 3 pareggi e 4 ko). La media punti è scesa da 2,25 a 1,33. Ma anche stringendo il campo si può notare il calo: nelle prime 5 del girone di ritorno i canarini avevano fatto percorso netto con 15 punti rispetto agli 8 delle altre 6.  

Il Frosinone dovrà provare ad uscire fuori dall’impasse, dimostrando che si tratta di una flessione fisiologica e non una vera propria crisi. Già a Perugia sarà fondamentale ripartire. Inoltre dal punto di vista statistico c’è da sottolineare che in questo campionato il Frosinone non è mai stato più di 2 partite senza vincere.

3 – Partita-trappola a Perugia

Fabrizio Castori, tecnico del Frosinone

La ripartenza sarà durissima. Al di là della differenza di classifica, al “Curi” si preannuncia una partita a dir poco scivolosa per il Frosinone contro una squadra in lotta per la salvezza e guidata dal decano degli allenatori Fabrizio Castori. La formazione ciociara inoltre ha vinto soltanto 1 delle 5 trasferte contro il Perugia, restando a secco di vittorie nelle successive 4, in cui i ciociari hanno perso tutte le ultime 3.

Una gara quindi mai banale: tra le 2 squadre c’è una forte rivalità, diversi gli ex da una parte e dall’altra. E non a caso il match è stato ritenuto a rischio dall’Osservatorio per le manifestazioni sportive. Una partita ancora più difficile perché arriva dopo la sconfitta col Cosenza. Antenne dritte quindi.

4 – Gli infortuni

Il centrocampista Kone di nuovo infortunato (Foto © Mario Salati)

E’ innegabile che nelle ultime partite il Frosinone sia stato penalizzato dagli infortuni. Soprattutto il centrocampo è stato falcidiato. Ma anche la difesa ha avuto problemi con Ravanelli e Szyminski ko. La rosa si è rivelata all’improvviso corta.

La sosta ha aiutato Grosso ma l’emergenza non è rientrata. Oltre a Lulic sicuro assente, a Perugia sono in forte dubbio Kone e Szyminski. Mentre dovrebbero farcela Mazzitelli e Ravanelli. Squalificato invece Frabotta che ha avuto anche lui problemi fisici. Per la volata finale servirà recuperare tutti per avere soluzioni ed alternative importanti.

5 – La condizione atletica

Il Frosinone dovrà ritrovare la migliore condizione atletica

La squadra di Grosso nell’ultimo scorcio di stagione sembra aver perso un po’ di smalto. La stanchezza di una stagione vissuta sulla cresta dell’onda si sta facendo sentire. Qualche elemento non è al massimo e giustamente Grosso sta gestendo le risorse. E poi ci sono i postumi degli infortuni: i giocatori che rientrano ovviamente non possono essere al top.

La pausa è stata opportuna per ricaricare le batterie e ritrovare le energie per affrontare un finale di stagione che si preannuncia molto tirato.       

6 – La trasferta di Cagliari

L’esultanza dei giocatori del Cagliari (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

La partita in Sardegna, in programma sabato 15 aprile alle 16,15, potrebbe rappresentare uno snodo cruciale per il campionato del Frosinone. Una trasferta difficilissima contro una formazione forte ed agguerrita che addirittura crede ancora nella promozione diretta. I sardi inoltre vorranno dimostrare di non inferiori a nessuno, tantomeno alla capolista.

Ranieri poi può contare su un pubblico eccezionale (sold-out la sfida col Sudtirol) che ha ritrovato entusiasmo ed è in grado di dare la spinta vincente. Per i giallazzurri un ostacolo arduo nella corsa-promozione.  

7 – Gli scontri diretti

Il trequartista Aramu del Genoa, marcato da Cotali

Il Frosinone dovrà giocare 2 scontri diretti contro Sudtirol e Genoa. Entrambi in casa e può essere un vantaggio ma sicuramente restano partite ricche d’insidie da affrontare con concentrazione e grinta. La sfida con gli altoatesini arriverà tra 3 giornate (il 22 aprile) ed alcuni osservatori sostengono che potrebbe diventare la partita della promozione.

Quella col Genoa invece si disputerà alla penultima (il 13 maggio) e probabilmente i giochi saranno fatti. E forse varrà per il primo posto anche se il Frosinone ha 6 punti di vantaggio che comunque non sono facili da recuperare.

8 – L’incoscienza delle rivali

Mister Bisoli del Sudtirol

La capolista dovrà guardarsi da avversarie come Sudtirol e Bari che a questo punto non hanno più nulla da perdere. Giocheranno il tutto per tutto per tentare il miracolo di conquistare la promozione diretta. Impresa quasi proibitiva ma fin quando avranno la matematica dalla loro parte ci proveranno.

La storia del calcio docet: i ribaltoni anche i più complicati sono sempre possobili. Il Frosinone dunque avrà qualche pressione in più per difendere un primato che ha in pugno da ottobre.     

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright