Frosinone-Palermo, l’esempio di Grosso e Corini: fair-play e complimenti

[LA VIGILIA] Sabato (ore 14) allo “Stirpe” tornerà la sentitissima sfida tra ciociari e siciliani. Per tanti tifosi è una partita lunga oltre 4 anni ma ora può avere un nuovo calcio d’inizio. Recupera Kone, ballottaggi Ciervo-Insigne e Moro-Mulattieri. Verso la conferma l’undici rosanero che ha battuto il Genoa. Annunciati 8.000 spettatori di cui 570 ospiti

Alessandro Salines

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Per tanti tifosi è una partita lunga oltre 4 anni che però ora può avere finalmente un nuovo calcio d’inizio. Frosinone-Palermo sabato pomeriggio allo “Stirpe” è attesissima (annunciati 8000 spettatori di cui 570 ospiti) ma non è il remake della finale playoff del 16 giugno 2018 che ha regalato la Serie A ai ciociari. E’ solo uno dei match più interessanti del sesto turno tra squadre che giocano a viso aperto e vogliono confermarsi protagoniste nella cosiddetta Serie BIG. In palio 3 punti importanti e non una promozione.

Tuttavia è innegabile la rivalità nata nel 2018 dopo la finale di ritorno segnata da veleni e ricorsi alla magistratura (sportiva ed ordinaria) per la vicenda dei palloni gettati in campo per perdere tempo. Non a caso l’Osservatorio delle Manifestazioni ha acceso un faro sulla gara. Una rivalità sportiva nel calcio è pane quotidiano ma mai e poi mai dovrà degenerare.

Grosso-Corini, sfida a colpi di elogi

Fabio Grosso

Saranno tra i protagonisti e non solo perché siedono sulle 2 panchine. Fabio Grosso ed Eugenio Corini, tra gli ex della gara, sono stati compagni di squadra proprio nel Palermo ed insieme hanno vinto il campionato di Serie B e conquistato la qualificazione alla Coppa Uefa. Entrambi, pur riconoscendo l’importanza della sfida, cercano di non caricarla troppo di inutili e dannose tensioni.

“Gara molto importante, ma certe cose non vanno sovraccaricate – ha detto Corini Il mio approccio alla partita prescinderà dal passato. Poi se il risultato rende i tifosi contenti lo sono anche io”. “E’ un incontro molto sentito, ci teniamo a fare bene come in ogni gara – è intervenuto Grosso Ma ci teniamo anche per dare una soddisfazione ai nostri tifosi”.

Corini e Grosso, compagni di squadra proprio nel Palermo

A distanza si sono fatti i complimenti. Una dialettica che fa onore a Corini e Grosso alla vigilia di una gara così delicata. “Con Fabio abbiamo condiviso dei momenti straordinari, ricordo ancora il suo primo allenamento e c’erano 6-7 mila spettatori per un’amichevole – ha ricordato Corini che ha allenato i ciociari 10 anni fa – Era emozionatissimo. Da li è iniziata una carriera straordinaria, tanto da vincere un Mondiale. È una brava persona ed ha avviato un’ottima carriera da allenatore. Non ci sentiamo spesso, ma quando accade è un piacere. Ho già affrontato Fabio in passato (bilancio in perfetta parità: 1 vittoria ciascuno ed 1 pari in 3 incroci ndr), ci conosciamo anche come allenatori”. Gli fa eco Grosso: “Eugenio è un tecnico che conosco, molto bravo. Sta facendo un ottimo lavoro”.

Frosinone vuole rialzarsi

Fabio Lucioni

Il Frosinone, quarto a quota 9, arriva alla partita dopo la beffa di Cittadella che ha decretato la seconda sconfitta stagionale dei giallazzurri.

Lucioni e compagni cercheranno il riscatto confidando anche sul fattore-campo (2 vittorie senza subire reti in altrettante sfide in questo campionato, 9 nelle ultime 11). Nel 2022 tra l’altro nessuna squadra ha collezionato più ‘clean sheet’ del Frosinone nelle gare interne: 7 come la Reggina. Insomma la spinta dello “Stirpe” può essere decisiva ma anche il Palermo avrà al seguito parecchi tifosi.

“Un avversario forte, si è costruito un po’ in ritardo ma ha una identità molto chiara – ha spiegato GrossoDispongono di un buon palleggio, ha dei giocatori offensivi molto bravi, in mezzo al campo si è assemblato bene. Ha un’anima che si porta dietro dalla passata stagione. Sappiamo quali sono le loro, è una partita difficile esattamente come tutte in B. Ma noi vogliamo esprimere le nostre doti, dare tutto per ottenere il miglior risultato”.

Il Palermo cerca conferme in trasferta

Eugenio Corini, tecnico del Palermo ed ex del Frosinone

I rosanero, fermi a 7 (2 successi, altrettanti ko ed 1 pari) e mai vittoriosi fuori casa, sbarcheranno in Ciociaria sulle ali dell’entusiasmo dopo il successo col Genoa e punteranno al sorpasso forti anche della tradizione favorevole: in campionato non hanno mai perso col Frosinone (3 vittorie e 1 pareggio). Insomma una sfida con tanti risvolti.  

“Contro il Genoa c’è stata una reazione – ha osservato Corini Ho detto alla squadra, all’inizio della settimana, di aver tracciato una linea ed è quello che ci deve accompagnare. Dobbiamo avere quella cattiveria agonistica che fa la differenza. Tutte cose che portano a vincere una partita. Siamo agli albori di un progetto tattico, ho visto dei miglioramenti contro il Genoa. Il livello va portato sempre più in alto. Vogliamo chiudere questo percorso al meglio facendo risultato a Frosinone. Poi consolideremo i nostri progressi”.

Out Rohden e Oyono, torna Kone

Il centrocampista Kone al rientro dopo l’infortunio (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it

Grosso dovrà rinunciare ancora al centrocampista svedese e al terzino franco-gabonese ma recupererà Kone, elemento che in questo avvio di stagione è stato un’autentica rivelazione. “Sta bene, lo abbiamo recuperato e molto probabilmente sarà in campo”, si sbilancia l’allenatore.

Un paio di dubbi per il tecnico giallazzurro. Se in difesa il quartetto sarà sicuramente composto da Sampirisi, Lucioni, Szyminski (l’unico reduce della finale del 2018, considerando che Crivello ed Accardi saranno assenti) e Cotali, dalla cintola in su il tecnico è alle prese con un paio di ballottaggi: Ciervo-Insigne e Moro-Mulattieri.

Senza Rohden dovrebbe tornare il 4-3-3 anche se variabile in corso d’opera. Garritano arretrerebbe a centrocampo con Boloca e Kone. Mentre nel tridente sembra favorito Ciervo a destra con Moro o Mulattieri al centro e Caso a sinistra.

Il centravanti Moro

Il giovane centravanti ex Catania, se verrà impiegato, si ritroverà di fronte Brunori. La scorsa stagione si sono contesi il titolo di capocannoniere andato al centravanti rosanero, autore di 25 gol. Ma Moro non ha finito il campionato a causa della radiazione del Catania e quindi si è fermato a 21.

“Sono due attaccanti reduci da un ottimo campionato – ha puntualizzato GrossoLuca è più giovane di Brunori e comunque ha tanti anni davanti per cercare di migliorarsi ed affermarsi. Anche il centravanti del Palermo ha  grandissima qualità ed è in uno stato fisico, tecnico e psicologico importante. Sarà un avversario di livello che dobbiamo essere bravi a saper limitare come tutti gli altri e cercare di mettere in campo le nostre caratteristiche”.

Palermo che vince non si cambia

Il bomber rosanero Brunori (Foto: Palermo calcio)

Allo “Stirpe” dovrebbe scendere in campo lo stesso undici che ha superato il Genoa. Nel 4-3-3 Corini confermerà ovviamente Pigliacelli (uno degli ex) in porta alle spalle di una difesa formata da Buttaro, Nedelcerau, Marconi (in pole su Bettella), e Mateju. A centrocampo Stulac in cabina di regia, Segre e Saric mezzali. In attacco il bomber Brunori con ai lati Elia e Di Mariano elogiato da Corini (“sta bene, ha disputato una partita intensa, sfiorando il gol e l’occasione per Brunori nasce da lui”, ha sottolineato il trainer) come anche Saric.

“E’ un giocatore completo e con personalità – ha aggiunto Corini Secondo me è al 50-60 % visto l’estate particolare. Perché se sai di lasciare una squadra, non hai la concentrazione mentale adeguata. Può migliorare tanto e nel tempo diventerà un valore per noi”. Corini ha perso l’attaccante Valente costretto a dare forfait per un affaticamento muscolare. Tra i 23 convocati non ci sono gli infortunati Devetak, Accardi e Broh nonché Crivello e Peretti, esclusi per scelta tecnica.