Il rilancio dei “Piloni” bussa alla storia di Frosinone e alla cronaca della politica

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Da anni si parla della riqualificazione di via De Gasperi: un’area che ha lo stesso valore simbolico del Campanile. Nessuno c’è mai riuscito. Adesso l’assessore Fabio Tagliaferri ha una possibilità decisiva. Anche per le ambizioni future di candidatura a sindaco.

La transazione raggiunta in merito alla vicenda del cosiddetto project financing de “I Piloni” rappresenta un risultato importante per l’assessore ai Lavori Pubblici di Frosinone Fabio Tagliaferri, anche in prospettiva.

Da una parte c’erano le contestazioni del Comune, intenzionato ad andare avanti lungo la strada della risoluzione per grave inadempimento del contratto. Dall’altra parte c’era la posizione del privato, che rivendicava la corresponsione di 400.000 euro tra spese sostenute e mancati utili percepiti. Alla fine Amministrazione Comunale e concessionario hanno raggiunto un’intesa su una cifra di 126.000 euro.

Adesso toccherà al consiglio comunale di Frosinone ratificare il tutto, nella prossima seduta. La proposta prevede la risoluzione del contratto e il reintegro in possesso dell’area da parte del Comune. Fabio Tagliaferri è soddisfatto. Dice: “Parliamo di un’area importante per la città, che noi vogliamo rilanciare. Abbiamo compiuto un passo fondamentale”.

Tagliaferri ha ragione: “I Piloni” fanno parte della storia di Frosinone, sono un monumento vero e proprio. Hanno la stessa importanza del Campanile. Un luogo storico, che ha bisogno di due interventi. Uno di manutenzione e di definitiva messa in sicurezza, l’altro di rilancio vero e proprio. Via Alcide De Gasperi non può non essere il “salotto” del capoluogo.

Da troppo tempo si parla della necessità di un rilancio, indipendentemente dalla formula del project financing. La prime richieste di intervento in tal senso si ebbero quando era sindaco Sandro Lunghi. Poi si continuò durante le consiliature di Paolo Fanelli, Domenico Marzi, Michele Marini. Adesso con Nicola Ottaviani, che infatti vuole concludere questa operazione, consapevole del fatto che darebbe un segnale fortissimo a tutto il centro storico.

Se Fabio Tagliaferri riesce a sbloccare l’iter di questa opera pubblica, piazza una “bandierina” importante per le fasi successive. Anche per la candidatura a sindaco del dopo Ottaviani.