Frosinone, quel ‘muro’ di… casa che può diventare un fattore

Terza vittoria di fila al 'Benito Stirpe'. Ma ora serve il cambio di passo anche fuori. A Parma non dovrà essere solo una sfida tra i campioni del mondo Grosso e Buffon. Giovani più funzionali rispetto alla passata stagione. Boloca con la nazionale rumena: fu lui il primo tassello di Angelozzi. Turati e Moro nell'Under 21

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Davanti al Frosinone (e ai campionati di A e B) si stagliano sette giorni di pausa attiva per la sosta delle nazionali. Tre punti conquistati con il Palermo li faranno scorrere più serenamente. Serviranno a ricaricare le batterie lavorando senza l’assillo dell’impegno ufficiale, prima di rituffarsi nella settimana-tipo verso la sfida di Parma.

La prima cosa che viene in mente della 7.a giornata è il duello a distanza tra due campioni del mondo, Grosso contro Buffon (in attesa che a loro due e ad Inzaghi si unisca anche Cannavaro, potenziale candidato alla panchina del Benevento come De Rossi ma pure Iachini e D’Aversa).

Grosso vs. Buffon fu anche l’open day della stagione 2021-’22. Ma quello che più conta invece è il Frosinone – che fuori casa deve trovare una dimensione costante e livellata verso l’alto – al cospetto del Parma, un big-match. Gli emiliani, rivoluzionati e costruiti per dominare, in casa hanno battuto solo il Cosenza e pareggiato col Bari. Al ‘Tardini’ la scorsa stagione vinse 1-0 la squadra ciociara, i crociati trascorsero un campionato sull’altalena. Pecchia potrebbe aver ridato anima e sostanza e avrà due settimane di tempo per capire se può recuperare Bernabè dopo aver perso Mihaila e Ansaldi. Altro giro, altra corsa.

Giovani dentro il progetto ed il genietto Caso

Moro esulta dopo il gol-vittoria contro il Palermo

Il Frosinone come detto nel frattempo si è messo alle spalle la terza vittoria di fila in casa (il ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ può diventare un fattore, canarini a caccia del record delle 6 vittorie di fila del 2021-’22) ma soprattutto ha riannodato i fili dopo il passo falso di Cittadella. (Leggi qui: Il Frosinone vince 1-0 la partita a scacchi col Palermo; e qui: Il Giudizio Universale: Frosinone-Palermo 1-0).

I giallazzurri finora non conoscono mezze misure: 4 vittorie senza appello per gli avversari, 2 sconfitte che ancora lasciano il nervo scoperto per come sono arrivate, quarta partita senza subire gol, una capacità di sapersi permeare all’avversario di turno senza subire contraccolpi.

L’attaccante Ciervo, uno dei giovani impiegati da Grosso

E c’è un altro dato statistico in controtendenza con la scorsa stagione: Grosso ha dato minutaggio 11 dei 13 giocatori under stabilmente nell’organico della prima squadra, per ora tranne che al secondo portiere Loria e al centrale di difesa Kalaj. Il tecnico del Frosinone ha fatto di necessità (gli infortuni di Oyono e Rohden) virtù (minutaggio per tutti) e grazie ad una panchina profonda e di qualità ha lanciato nella mischia tre dei quattro ultimi arrivati, dando respiro a Szyminski e Cotali che avevano giocato sempre.

La posizione di Mazzitelli, da regista, ha dato la possibilità di liberare Boloca e Kone che a loro volta hanno permesso una buona e costante connessione tra i reparti. In difesa i canarini hanno corso un paio di rischi, uno per tempo, ma nell’arco di una partita è un fattore inevitabile. Quindi un Turati eccellente in quelle due occasioni in cui ha dovuto scaldarsi le mani seriamente. (leggi qui l’analisi di Salines: Lo Stirpe come il Matusa: una fossa dei leoni che fa sognare i tifosi).

Il “genietto” Caso

Grosso ha avuto parole ad hoc per Caso: lo ha definito ‘anarchico’ ma ha spiegato che ha avuto bisogno di lui per tutta la gara, anche quando il Palermo alla ricerca del pareggio, spingeva con tutti gli effettivi.

Caso è il ‘genietto’ del Frosinone, la crescita del ragazzo di Torre Annunziata – 23 anni, trequartista-ala-attaccante, fantasia e gol – dipenderà da quanto tempo impiegherà a capire che può diventare devastante giocando più ‘con’ e ‘per’ la squadra.

Un tris in nazionale

Il portiere Turati convocato in Nazionale (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

La convocazione con la nazionale maggiore della Romania per Daniel Boloca è un premio al ragazzo che appena due anni fa era svincolato con le uniche esperienze nel calcio giocato in serie D dopo un periodo nello Spezia.

Boloca è stato anche il primo acquisto di Guido Angelozzi al suo arrivo a Frosinone. Due anni per mettere le radici nel centrocampo del Frosinone, per diventare oggetto di interesse di club di A e  tornare in Patria per rispondere alla convocazione del ct Iordanescu in vista delle gare di Nation League in Finlandia e in casa con la Bosnia. Chiamata che va ad aggiungersi a quelle di Turati e Moro con le nazionali Under 21, impegnata nelle amichevoli con Inghilterra e Giappone.

Una coppia in testa, valzer degli esoneri

Fabio Caserta, tecnico del Benevento, va verso l’esonero

Reggina e Brescia in vetta a quota 15. Calabresi a trazione anteriore anche con il Cittadella, un 3-0 che lascia spazio a poca fantasia: Gagliolo, Fabbian (esordiente in B, terzo gol) e Gori i mattatori. Inzaghi sr, se la gode sicuramente più del fratello all’Inter.

Il Brescia deve aspettare l’ultima manciata di secondi del recupero per aver ragione del Benevento, grazie ad un gol di Bianchi che brucia Paleari sul palo coperto. Caserta torna in bilico, si parla di avvicendamento. Nel rapporto di coppia esiste la crisi del settimo anno, nel calcio sono di moda gli esoneri tra la sesta e la settima giornata. E dopo l’ultima giornata come vedremo si parla già di cambi.

Fabrizio Castori, esonerato dal Perugia (Foto Ianuale)

Basta un gol al Genoa, firmato da Jagiello dopo uno scambio tutto di prima al limite dell’area del Modena, per aver ragione degli emiliani. La società gialloblu ha comunque rinnovato la fiducia a Tesser (a proposito di crisi…), il presidente Rivetti lo ha ribadito. Si parla di un caso De Maio, il centrale non c’era a Genova.

Vince il terzo derby di fila la Ternana, battuto il Perugia 1-0 con una rete del solito Partipilo che sfila alle spalle della difesa biancorossa e batte Gori sottomisura. La squadra di Castori deve recriminare per un rigore fallito sullo 0-0 da Di Carmine. La dirigenza aveva avviato una valutazione su Castori, esonerato nel pomeriggio di oggi. Al suo posto torna in pista Silvio Baldini.

Il ritorno di D’Angelo, Longo a Como

Luca D’Angelo tornato sulla panchina del Pisa al posto di Rolando Maran

Valutazione che ha portato anche all’esonero di Maran del Pisa, non è bastato il gol di Gliozzi che ha regalato il pareggio a Venezia: il ritorno dell’ex D’Angelo ad un passo. Il tecnico abruzzese prenderebbe la squadra ultima dopo averla lasciata nella finalissima playoff persa con il Monza.

Basterà come psicoloco-taumaturgo? Ai posteri l’ardua sentenza.

Moreno Longo torna in pista a Como

A proposito di panchine, il Como penultimo a 3 punti fa 3-3 in casa con la Spal e sta per annunciare il tecnico Moreno Longo, ultime due stagioni all’Alessandria ed ex tecnico del Frosinone nella stagione della seconda promozione in A e nelle prime 8 gare della massima serie.

In riva al Lario alla formazione di casa non basta la prima doppietta di Cutrone e il 3-2 firmato da Ioannou. Perché Esposito trova un gran gol sotto la traversa, non impeccabile per l’occasione il posizionamento del portiere Ghidotti.

Ascoli in crisi, Parma risale, Bari regolare

Fabio Pecchia, allenatore del Parma

Scivola nella parte destra della classifica l’Ascoli, ancora sconfitto (il patron Pulcinelli si è affrettato a smentire che Bucchi sia in bilico). Il Parma che risale la china passa 3-1 al ‘Del Duca’, la difesa marchigiana fa fare il bello e cattivo tempo a Tutino, Inglese e Man. Regolare il cammino del Bari, a 12 punti con il Frosinone.

Decide il gol del solito Cheddira, quinto su sei gare. Mignani se la gode. Per Cheddira anche la convocazione con la nazionale del Marocco. Cagliari molto rivedibile.

Infine il Sudtirol non va oltre l’1-1 in casa con il Cosenza. Bisoli non riesce a battere la sua ex squadra. Vantaggio altoatesino con l’attaccante Rover, pari bello di Kornvig al volo di destro ad incrociare. Ora due settimane per affilare le lame e ripartire spediti. Sicuramente con qualche volto nuovo sulle panchine.