Frosinone, sette fattori per la rincorsa alla Serie A

Ad una settimana dalla ripresa del campionato i motivi che potrebbero segnare la ripartenza della squadra di Grosso chiamata a difendere il primato. Dalla fuga alla condizione fisica, dai rientri di Lucioni e soci al mercato, dall’entusiasmo a Grosso fino al calendario: ecco cosa ci aspetta a partire da domenica 14 gennaio

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Sette giorni esatti alla ripresa delle ostilità. Sette giorni all’inizio del girone di ritorno che è sempre un altro campionato. Sette giorni alla sfida contro il Modena allo “Stirpe”. Sette motivi per capire che ripartenza sarà quella del Frosinone chiamato a difendere il primato ed a lanciare la volata finale verso un traguardo meraviglioso. Dai pro e i contro della fuga alla condizione fisica, dai recuperi degli infortunati al mercato, dall’entusiasmo crescente a Grosso fino al calendario: proviamo ad analizzare il girone di ritorno che attende la capolista.

Pro e contro della fuga

Il bomber Mulattieri protagonista dell’ultima vittoria contro la Ternana

Qualcuno dice addirittura che è meglio inseguire. Ma forse è soltanto la teoria di chi non è primo ed aspira a diventarlo. Di sicuro stare davanti non è così scomodo. Anzi. Quale squadra non vorrebbe respirare l’aria della vetta? Il Frosinone è in vetta dalla decima giornata ed ha chiuso l’andata con 3 punti di vantaggio sulla Reggina e 6 dal Genoa.

Banale e scontato dire che dal punto di vista statistico una capolista ha più probabilità di vincere rispetto alle avversarie. La fuga inoltre moltiplica fiducia, consapevolezza dei propri mezzi, forza. Sei primo e quindi corri sempre più forte per raggiungere l’obiettivo. Che di settimana in settimana vedi più vicino.

Ma non mancano le controindicazioni. Una capolista ha maggiori pressioni e responsabilità. È la squadra da battere e tutti l’aspettano al varco. Le avversarie di turno raddoppiano le forze per superarla. Seminano trappole ovunque. In trasferta ogni stadio diventa un’arena. Servono esperienza e spalle grandi per non fermarsi.

Condizione fisica

Il centrocampista Boloca

Sarà fondamentale presentarsi tirati a lucido. Pronti a dare tutto. Nel girone di ritorno le squadre che corrono di più e meglio possono cambiare la stagione.

Insomma la condizione fisica-atletica è in grado di fare la differenza e sopperire anche ad un eventuale gap tecnico. Il Frosinone ha chiuso il girone d’andata in crescendo da questo punto di vista in linea con le altre gare. Una squadra preparata bene sin dall’inizio della stagione.  

La gara vinta contro la Ternana ha messo in mostra una formazione in salute e fresca malgrado sia stata l’ultima d’andata. La sosta è servita a ricaricare le batterie per tornare in campo ancora più pimpanti. Inoltre il Frosinone ha una rosa giovane (l’età media più bassa del campionato, 24,8) e quindi sotto il profilo atletico dovrebbe essere avvantaggiata.  

Rientri importanti

L’esultanza di Kone prossimo al rientro (Foto: Mario Salati © Alessioporcu.it)

La ripresa del campionato segnerà anche il ritorno di giocatori del calibro di Kone, Lucioni e Mazzitelli. Il centrocampista, fuori da inizio novembre per una frattura al quinto metatarso del piede sinistro, dovrebbe essere disponibile già a partire dalla gara col Modena del 14 gennaio.

Per Grosso un recupero importante di un giocatore che era stato tra i protagonisti assoluti dell’avvio di campionato. Kone garantirà quel cambio di passo a centrocampo spesso decisivo.

E dovrebbe tornare anche capitan Lucioni (già in panchina con la Ternana), fermo per 5 partite a causa di un infortunio al perone della gamba destra. Inutile ribadire l’importanza del difensore ex Lecce, leader in campo e fuori del Frosinone. Fino all’incidente era stato uno dei trascinatori della squadra di Grosso. E’ atteso inoltre il rientro del regista Mazzitelli, out contro la Ternana per uno stiramento al polpaccio. Si tratta di un altro elemento a dir poco importante nell’economia del gioco giallazzurro.

La variabile mercato

Guido Angelozzi, direttore dell’area tecnica

Gennaio sarà un mese condizionato dal mercato di riparazione iniziato già da una settimana. Il Frosinone ancora non ha effettuato movimenti anche se non mancano le idee. Da qui a domenica prossima non sono escluse operazioni, anche se difficilmente gli equilibri verranno spostati.

Per quanto riguarda le avversarie ancora non ci sono stati colpi di rilievo ma il mercato dovrebbe entrare nel vivo proprio la settimana entrante. Si giocheranno 3 giornate con la finestra aperta, inevitabile che il torneo ne risentirà. Diverse squadre ne usciranno rinforzate. (Leggi qui: Frosinone, il dubbio amletico: mercato sì o mercato no).

Pieno di entusiasmo

I giocatori giallazzurri sotto la Curva Nord

Il primato, conquistato a suon di record e con un gioco a tratti spettacolare, ha riacceso la passione della tifoseria. L’aumento delle presenze allo stadio (9.848 la media spettatori) è la conferma. Come l’atmosfera che si respira tra le mura dello “Stirpe”. In città si avverte la fibrillazione dei tempi migliori.

Insomma l’entusiasmo cresce a vista d’occhio e può diventare un fattore fondamentale nella corsa alla Serie A. Non è un caso che il Frosinone in casa sia ancora imbattuto ed è la squadra della Serie B che ha conquistato più punti (23 in 9 incontri).

Fattore Grosso

Fabio Grosso

Il tecnico è stato tra i principali artefici della splendida cavalcata che ha portato la formazione chiudere l’andata in testa. Fabio Grosso ci ha messo idee, personalità e soluzioni tattiche. Ha saputo costruire un gruppo quasi ex novo, regalandogli un’identità. Un grande lavoro insomma riconosciutogli in primis dalla società e poi dai tifosi che lo hanno eletto a loro idolo.

Nel girone di ritorno sarà chiamato a confermarsi. Non sarà facile ma ormai ha acquisto l’esperienza giusta per evitare gli inciampi del passato.         

Calendario, si riparte in casa

Il Modena di Attilio Tesser sarà il primo avversario del Frosinone nel girone di ritorno

Il Frosinone nelle prime 5 giornate giocherà 3 volte allo “Stirpe” (Modena, Benevento e Cittadella) e 2 in trasferta (Brescia e Como). Fermo restando che tutte le partite sono difficili, non sembra un avvio proibitivo. Snodo importante tra la sesta e la settima: prima la delicata sfida a Palermo dove la ruggine della finale playoff è ancora viva e poi il match interno con il Parma che non nasconde le ambizioni di promozioni.

Ma è chiaro che se la classifica resterà tale o simile, sarà decisivo il finale del girone di ritorno con 3 scontri diretti nelle ultime 4. Alla 16^ sfida interna con la Reggina, poi trasferta a Pisa e match allo “Stirpe” al cospetto del Genoa. La promozione potrebbe passare per questo trittico.