Frosinone, stavolta il pari non è un purgatorio

Il punto, strappato in extremis a Bolzano, ha un peso specifico al di là dei risvolti positivi e negativi di classifica. L’1-1 regala infatti fiducia ed ottimismo in vista dello scontro al vertice di giovedì contro la Reggina quando ci sarà in palio il primato. Al “Druso” un’altra buona prestazione anche se è mancata la concretezza sotto porta

Alessandro Salines

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“Il pareggio è il terreno di mezzo tra il paradiso della vittoria e l’inferno della sconfitta, una sorta di purgatorio grigiotto e indolore. Ma fino a un certo punto. Perché chi raggiunge il pareggio, magari nei minuti di recupero, lo festeggia e lo vive come una vittoria, chi lo subisce lo sente come una sconfitta. In chiave esistenziale, cosa c’è di più variegato? Guardateli, quelli con le mani sugli occhi e quelli che esultano”. Lo ha scritto il Maestro Gianni Mura, uno dei più grandi giornalisti sportivi, scomparso poco più di 2 anni fa.

Le sue parole possono essere la sintesi più esaustiva dell’1-1 conquistato all’ultimo tuffo dal Frosinone al “Druso” di Bolzano contro la matricola terribile Sudtirol in serie utile da 12 turni. Un pareggio insomma che ha dentro di sè più pro che contro. E regala fiducia ed ottimismo alla vigilia della sfida di giovedì in casa della Reggina che metterà in palio il primato.

Le note positive

Il difensore Ravanelli in azione a Bolzano

Il pari consente al Frosinone di allungare la striscia positiva (8 risultati, 6 vittorie e 2 pareggi) e quindi di non perdere. A livello di classifica è prezioso in chiave promozione diretta: i giallazzurri si portano a +9 sulle terze (Genoa, Brescia, Bari e Parma). Ed è un vantaggio importante quando mancano 4 turni al giro di boa. La squadra di Grosso ha mostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, carattere lottando fino all’ultimo respiro per cercare l’1-1. Ed alla fine la caparbietà è stata premiata. Le assenze di Lucioni. Kone e Mazzitelli si sono ovviamente sentite ma alla fine i danni sono stati limitati.

Anche al “Druso” il Frosinone ha disputato una buona gara, comandando il gioco come sentenziano i numeri a partire dal possesso palla nettamente superiore (73% contro 23%). Anche i dati dei tiri (20-6), dei corner (9-1) e degli attacchi (159-72, pericolosi 86-22) confermano la supremazia del Frosinone.

… e quelle negative

Poluzzi, il portiere del SudTirol

Ma è chiaro che c’è anche il rovescio della medaglia. Un pari ha ovviamente risvolti sfavorevoli. L’1-1 del “Druso” ha confermato la frenata del Frosinone, dopo le 6 vittorie consecutive che hanno lanciato in orbita i canarini. Grosso non vince da 2 turni e in questo campionato non è mai successo. E poi c’è la Reggina che si è avvicinata, rosicchiando 2 punti alla formazione ciociara. Pur disputando, come detto, una buona gara la squadra ha denotato ad esempio difficoltà nel concretizzare la mole di gioco. Il numero dei tiri è emblematico: il Frosinone ha sì tirato 20 volte ma solo 4 in porta e ben 16 senza la giusta precisione (11 fuori e 5 ribattuti). Un vecchio difetto della formazione di Grosso che di tanto tanto torna a galla.

“Abbiamo trovato un avversario che aveva 8 giocatori al limite della loro area e 2 a ridosso, che aspettavano i nostri errori per ripartire – ha spiegato Grosso Queste sono partite difficilissime, però sono contento della prestazione dei ragazzi e di esserci aggrappati al risultato. Se avessimo perso sarebbe stato clamorosamente immeritato. Ci portiamo a casa questo punticino: domenica avevamo ‘pianto’ nel finale, oggi facciamo un mezzo sorriso e guardiamo avanti perché il campionato è lungo e difficile”.

Cotali e De Col, autore del gol del Sudtirol

Anche la difesa, punto di forza in questo torneo e sempre la migliore del campionato, in occasione del gol ha lasciato a desiderare. Tra l’altro è stato il terzo gol incassato nelle ultime 2 gare dopo che nelle precedenti 6 partite erano state subite solo 2 reti. 

Verso il big-match di Reggio Calabria

Pippo Inzaghi, tecnico della Reggina

Giovedì pomeriggio al “Granillo” il Frosinone avrà un esame fondamentale sotto tanti i punti di vista. Affronterà la Reggina in uno scontro diretto che metterà in palio il primato. I calabresi, reduci da 3 vittorie nelle ultime 4 giornate, possono effettuare l’aggancio in caso di vittoria. I ciociari cercheranno di difendere la vetta, tenendo a distanza gli avversari ed anche le terze che spereranno di accorciare.

Un risultato importante al “Granillo” confermerebbe la competitività di Insigne e compagni. E stavolta contro la seconda forza del campionato, una squadra in grande forma. Servirà un Frosinone al massimo delle sue potenzialità per tenere botta e ribattere in uno stadio che sarà caldissimo.

Luca Mazzitelli rientrerà a Reggio dopo la squalifica (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it)

Tornerà dalla squalifica Mazzitelli e sicuramente rientreranno elementi di spessore come Sampirisi e Rohden. E Caso avrà sicuramente recuperato una condizione migliore. Il Frosinone potrà sfruttare anche il momento di grazia di Insigne. Sarà infine una sfida tra campioni del mondo, Fabio Grosso e Pippo Inzaghi anche se ormai in Serie B è diventato un clichet fin troppo sfruttato.