Tregua armata in giunta (di C. Trento)

Il caso Vicesindaco e riequilibrio delle deleghe chiesto dal Polo Civico: riunioni segrete. Il silenzio di Fabio Tagliaferri e le strategie lontano dai riflettori del sindaco Ottaviani

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Linee telefoniche bollenti, messaggi su whatsapp, riunioni più o meno riservate. Sono giorni complessi all’interno della maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Nicola Ottaviani. Sul tavolo del quale da lunedì scorso c’è la richiesta di “riequilibrio delle deleghe” dei quattro consiglieri comunali del Polo Civico.

Prevede questo schema: assessorato alla Polizia locale e alle Pari Opportunità a Francesca Chiappini, mantenimento delle deleghe ai Lavori Pubblici e alle Manutenzioni per Fabio Tagliaferri, che invece perderebbe il ruolo di vicesindaco. Per il Polo Civico questa carica dovrebbe essere assegnata ad Antonio Scaccia, assessore al Commercio e leader della Lista per Frosinone (due consiglieri), che ha un patto federativo con la lista civica guidata da Gianfranco Pizzutelli.

Per completare il quadro il Polo Civico propone l’attribuzione della delega della Protezione Civile a Corrado Renzi e quella del Personale a Claudio Caparrelli.

Dal punto di vista politico è evidente il “gelo” tra il gruppo consiliare del Polo Civico e Fabio Tagliaferri. Al punto che il “riequilibrio” è stato chiesto adesso, senza aspettare febbraio, quando è fissato il primo step della staffetta all’interno dell’esecutivo. Il sindaco Nicola Ottaviani sta cercando una soluzione in qualche modo concordata, ma gli spazi di manovra sembrano molto stretti.

Il project di Zeppieri

Inoltre all’orizzonte ci sono delle sedute importanti del consiglio comunale. La prima delle quali giovedì 20 dicembre, con all’ordine del giorno la “Finanza di progetto ai sensi dell’articolo 183, comma 15 D.Lgs n. 50/2016 e seguenti denominata “Riqualificazione urbanistica dell’area Matusa” in Frosinone, piazza Martiri di Vallerotonda, presentata dalla società Gruppo Zeppieri Costruzioni srl nella qualità di proponente: determinazioni”.

Il Tar del Lazio, sezione di Latina, ha stabilito che dovrà essere il consiglio comunale di Frosinone ad esprimersi sulla fattibilità del progetto con un atto formale.

La separazione dei due project ci fu nel 2014. Quando venne decisa la rinuncia della Zeppieri Costruzioni al nuovo stadio, con l’opzione di presentare, entro trenta giorni, un progetto per l’area a ridosso del futuro Parco. Trascorso il termine senza aver ricevuto nulla, il Comune decise di andare avanti. Fra le altre cose l’area è stata sottoposta a vincolo monumentale per la presenza della tribuna centrale. Ma per il Gruppo Zeppieri il termine per liberare il campo era stato spostato in avanti, visto che per altre due stagioni il Frosinone ha continuato a giocare al Comunale. E per questo la proposta di project financing fu presentata il 31 marzo 2017.

Il Comune la ritenne fuori tempo massimo, non esprimendo per questo motivo un diniego formale. Adesso il Tar ha deciso che si pronunci il consiglio comunale.

Nicola Ottaviani, durante l’inaugurazione del Parco Matusa, ha detto che nell’area non ci saranno altre costruzioni. Bisognerà vedere cosa succederà in aula. Il primo cittadino si aspetta risposte dalla maggioranza. In questo contesto le tensioni politiche non aiutano. Anche perché, inutile girarci intorno, nonostante manchino tre anni e mezzo alla fine del mandato del sindaco, in maggioranza l’argomento preferito resta quello della successione nella candidatura a sindaco.

All’insegna del tutti contro tutti. Come sempre.

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