Frosinone, tutti i colori del calciomercato

Si è chiusa l’altra sera la sessione estiva della campagna acquisti-cessioni. Ancora una volta l’organico giallazzurro è stato profondamente rinnovato in tutti i reparti. Tanti gli arrivi tra i quali alcuni talenti come Reinier, Soulé, Kaio Jorge e Barrenechea che dovranno sbocciare. Finora il colpo grosso è stato Harroui. Importante il last-minute Bourabia. Mancano un po’ d’esperienza e forse un difensore centrale. La salvezza è possibile

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Coraggioso, civettuolo, giovane, garibaldino. Sono gli aggettivi con i quali si può definire il mercato del Frosinone chiuso venerdì sera con le ultime operazioni perfezionate a Milano da Guido Angelozzi ed il suo staff. Di sicuro ancora una volta l’organico è stato rivoltato come un calzino ma da qualche anno lo impone la politica societaria. Non è mancato un filo conduttore. Una logica ben precisa. È stato anche un mercato delle occasioni: uno dei terreni preferiti da Angelozzi. Su tutte il brasiliano Reinier, un grande talento che a Frosinone dovrà ritrovarsi.

Obiettivi raggiunti? L’unico che potrà rispondere è lo stesso direttore dell’area tecnica quando rilascerà le tradizionali interviste post mercato. Tuttavia resta qualche rimpianto soprattutto per non essere riusciti a chiudere un altro difensore centrale in modo da poter avere 2 coppie come auspicato dal tecnico Eusebio Di Francesco. Alla fine della fiera è nato un organico giovane (età media di 24.3, la terza più bassa del torneo) con elementi di prospettiva, alcune scommesse e qualche eccellenza. La salvezza comunque sembra possibile. E le prime 2 partite, al netto degli ultimi rinforzi, sono state incoraggianti.

L’ennesima rivoluzione

Guido Angelozzi

Per scelta e necessità il Frosinone ha stravolto l’organico, cambiando diverse pedine. Tra acquisti e cessioni sono stati 36 i movimenti di mercato senza contare i tanti giocatori andati via per fine prestito o scadenza di contratto. Dopo la promozione era una squadra da ricostruire sotto i tutti i punti di vista e così è stato. È stato un lavoro lungo, difficile: Angelozzi ha dovuto coniugare la sostenibilità economica finanziaria con la competitività. È stato aiutato dal lavoro di scouting effettuato nei mesi scorsi, scovando giovani interessanti. Non sono mancati i prestiti sia in entrata che in uscita.

Angelozzi si è mosso secondo una strategia consolidata: nella prima fase del mercato ha puntato soprattutto sui giovani, mettendo a terra il lavoro effettuato nei mesi passati; poi ad agosto ha pensato ad inserire quei giocatori di maggiore esperienza e qualità in un momento in cui i costi si sono inevitabilmente abbassati. Alla fine il nuovo organico è stato allestito ed ora la parola passa al campo.

Relazioni e credibilità

Matias Soulé, arrivato dalla Juve

Il mercato appena concluso ha confermato come il Frosinone sia cresciuto tanto da meritare le attenzioni dei grandi club italiani ed europei. E così Juve, Milan, Napoli, Fiorentina Real Madrid, Bayern Monaco e Olympique Marsiglia si siedono allo stesso tavolo e trattano con il club giallazzurro. Affidandogli in molti casi la valorizzazione dei propri giovani.

Merito della politica adottata dal presidente Maurizio Stirpe e della fitta rete di relazioni che Angelozzi ha saputo tessere con dirigenti, agenti ed intemediari. Merito pure di una società seria a tutti i livelli e di un ambiente ancora sano. E non ultimo la presenza di un allenatore importante come Di Francesco che predilige il calcio d’attacco.

Il quadro reparto per reparto

L’esperto difensore Simone Romagnoli

Il rinnovamento ha riguardato in maniera radicale tutti i settori del campo a partire dalla porta. Confermato Turati (ancora in prestito dal Sassuolo), sono nuovi Cerofolini (Fiorentina) e Frattali (Bari). La difesa era il reparto più sguarnito dopo le partenze dei titolari della promozione (Sampirisi, Lucioni, Ravanelli e Cotali) oltre Frabotta e Szyminski. Sono rimasti Oyono e Monterisi, arrivati gli esperti Romagnoli, Lirola e Marchizza. Buono l’innesto di Okoli, la scommessa è il baby-brasiliano Lusuardi.

Mancherebbero un centrale ed un terzino sinistro ma Di Francesco confida sulla duttilità dei suoi giocatori. Oyono può giostrare a destra, sinistra e da quinto. Idem Lirola. Monterisi sa sdoppiarsi: centrale ma anche esterno destro come la scorsa stagione. Pure Marchizza è adattabile in mezzo o in una difesa a 3.

A centrocampo il colpo finora migliore del mercato: l’ex Sassuolo Harroui (2 gol in altrettante gare). Ma a lume di naso sembra il reparto più forte con diverse scelte e tanta qualità. Gli ultimi arrivi Bourabia (Spezia) e Reinier (“stellina” del Real Madrid) sono la conferma. Interessanti le geometrie Barrenechea, prelevato dalla Juve. Non da meno le conferme di Mazzitelli, Gelli (rivelazione d’inizio stagione) e Garritano. Resta l’incognita Lulic reduce da un serio infortunio.

In attacco tanta gioventù e talento che deve esplodere. Qualche scommessa, poca esperienza. Al centro Cheddira, Kaio Jorge e Cuni, un trio di lotta e di governo. Come esterni le novità sono Kvernadze, Soulè ed il baby Ibrahimovic che si aggiungono a Baez e Caso. Mentre Bidaoui sembra fuori dal progetto. Tecnica, velocità, ed imprevedibilità le caratteristiche della pattuglia.

Cessioni, il colpo Boloca  

Daniel Boloca

I “botti” non si fanno solo in entrata. E quindi non si può non sottolineare l’operazione-Boloca che ha garantito al Frosinone una plusvalenza non indifferente tenendo conto che il centrocampista nel 2020 è stato preso a parametro zero. Secondo i dati di transfermarkt è stato un affare da 10 milioni di euro. La cessione di Daniel al Sassuolo ha portato denaro fresco nelle casse oltre ai cartellini di Marchizza ed Harroui ed al rinnovo del prestito di Turati.

La società ha poi dovuto sistemare una serie di giocatori per definire la rosa. Le ultime cessioni hanno riguardato Szyminski (Reggiana), Canotto (Cosenza), Haoudi (Pro Vercelli) e Borrelli (Brescia). Nelle settimane precedenti era toccato ad altri elementi come Ricci, Insigne e Kujabi ad esempio. Alcuni di ritorno dai prestiti. Tra le uscite anche ex Primavera (Bragaglia, Selvini, Palmisani, Evan) che restano in orbita Frosinone grazie alla formula del prestito.

Rimpianti e scommesse

Marvin Cuni, una delle scommesse del Frosinone

Il Frosinone ha provato fino all’ultimo minuto ad ingaggiare un altro difensore centrale per avere così le famose 2 coppie. L’obiettivo ultimo era il croato Katic dello Zurigo dopo aver inseguito altri profili come Gunter del Verona e Ferrari del Sassuolo. Ma non c’è stato nulla da fare. Resta forse un rimpianto. Certo ci sarebbe il mercato degli svincolati ma è una strada difficile da praticare.

E poi ci sono diverse scommesse. Se il Frosinone riuscisse a vincerle, sarebbe a cavallo. I vari Barrenechea, Soulé, Kaio Jorge, Reinier, Kvernadze, Cuni, Brescianini ed Ibrahimovic sono “promesse” che vanno mantenute in un campionato duro come la Serie A ed in un contesto dove si dovrà lottare per la salvezza.  

Tutti i colori del calciomercato.

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