Via alla partita per Sottosegretari e vice ministri: Frusone alla Difesa

Nel braccio di ferro sulle Telecomunicazioni dovrebbe spuntarla la Lega, Di Stefano verso Farnesina con il placet del Carroccio. Frusone verso la Difesa. Zicchieri non vuole ruoli di Governo ma chiede una mission politica: Capogruppo. È il trampolino definitivo

Settimana decisiva, quella che si aprirà domani, per chiudere la squadra di governo M5S-Lega con la nomina di viceministri e sottosegretari.

Un delicato gioco d’incastri, che agita le due forze politiche al loro interno con immancabili frizioni e mal di pancia. E che dovrebbe chiudersi con 5 viceministri e 20 sottosegretari per il M5S, 3 vice e 15 sottosegretari di nomina leghista.

In gioco c’è anche il delicato pacchetto deleghe: quella alle Telecomunicazioni, al centro di un braccio di ferro delle ultime ore, dovrebbe alla fine essere destinata alla Lega assieme allo Sport e all’Editoria, mentre sembra ormai data per scontata la delega dei servizi segreti al M5S, in particolare al senatore Vito Crimi, membro del Copasir nella scorsa legislatura.

Tra i nomi che circolano con insistenza nelle ultime ore per chiudere la squadra di governo, a quanto apprende l’agenzia di Stampa Adnkronos, si fanno spazio nelle file grilline quelli di Luca Frusone, Stefano Buffagni, Gianluca Vacca, Andrea Cioffi.

 

Luca Frusone

Le indiscrezioni dei giorni scorsi sono diventate più insistenti in queste ore. E assicurano che il deputato di Alatri Luca Frusone è in lanciatissimo verso il ruolo di Sottosegretario alla Difesa. Gode di esperienza politica nel campo avendo ricoperto il ruolo di componente della Commissione Difesa nella scorsa legislatura. Gli addetti ai lavori lo considerano un equilibrato. A suo vantaggio stanno pesando le decisioni tecniche assunte negli anni scorsi che hanno consentito a Fincantieri di impostare la costruzione di due nuove unità, destinate alla Marina Militare Italiana. A lui inoltre viene riconosciuta un’attenzione equilibrata tra le esigenze delle varie Armi e le risorse economiche disponibili in Bilancio. Ha competenze Nato: fa parte della Delegazione parlamentare presso l’assemblea parlamentare dell’Alleanza Atlantica. (leggi qui La giostra infernale della politica riprova a creare un Governo)

 

Stefano Buffagni

Buffagni è l’uomo del Movimento che ha in mano il dossier ‘nomine partecipate‘. Potrebbe andare al ministero dell’Economia come vice di Giovanni Tria. Ma quella in via XX Settembre è una casella a cui punta anche un’altra grillina di stretta osservanza, l’unica donna presente al tavolo tecnico che ha portato alla nascita dell’esecutivo giallo verde: Laura Castelli. Se non dovesse spuntarla al Mef, Buffagni potrebbe essere destinato al ministero dello Sviluppo Economico, chiamato ad affiancare Luigi Di Maio che ha il delicato compito di gestire due dicasteri big: il Mise ma anche il ministero del Lavoro.

 

Gli altri

L’abruzzese Gianluca Vacca viene indicato come possibile viceministro dell’Istruzione.

In tanti, nelle file pentastellate, danno invece per assodata la nomina di Manlio Di Stefano a viceministro degli Esteri: il grillino di origini siciliane godrebbe infatti del placet della Lega, merito delle sue posizioni filo-russe e pro Palestina.

Il nome del senatore Andrea Ciofficircola per i Trasporti e le Infrastrutture, dove il parlamentare salernitano potrebbe ricoprire il ruolo di sottosegretario.

Anche Lorenzo Fioramonti, deputato ed ex professore a Pretoria, potrebbe rientrare in pista. Con lui anche Nunzia Catalfo, la senatrice che firmò la proposta di legge sul reddito di cittadinanza e che potrebbe avere un ruolo al ministero del Lavoro.

 

Qui Lega

In casa Lega niente vice ministero per Francesco Zicchieri. Confermare le indiscrezioni secondo le quali il deputato eletto a Frosinone abbia detto con chiarezza che non intende avere ruoli di Governo. Preferisce una mission politica.

Un passo che lo sta portando dritto alla guida del Gruppo della Lega a Montecitorio. Ed alla guida della Commissione Antimafia. (leggi qui A Zicchieri la guida dell’Antimafia al posto di Rosy Bindi).Una partita che si inizierà a giocare già a partire da domani: prima di quella per i viceministri ed i sottosegretari. Sia nella Lega che nei 5 Stelle le presidenze dei gruppi parlamentari sono rimaste vacanti.

Una volta definite quelle caselle si passerà ai ruoli di Governo.

In pole per un ruolo da sottosegretario invece Nicola Molteni che potrebbe raggiungere Matteo Salvini al Ministero dell’Interno. O puntare ad un sottosegretariato alla Giustizia.

Vengono indicati come papabili per il Ministero dell’Economia e Finanza Alberto Bagnai e Armando Siri: il primo è un economista euroscettico, il secondo è noto come l’uomo della flat tax.

A Roma circolano anche i nomi di Raffaele Volpi alla Difesa insieme al pentastellato Frusone. Edoardo Rixi per il Mise, Guido Bonomelli ai Trasporti.