Gabriella si candida a Roccasecca, i big tentato una soluzione per Cassino

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L’appuntamento è stato a Roccasecca nel piazzale del Merendero lungo la via Casilina. Il presidente del Partito Democratico Domenico Alfieri, il deputato Nazzareno Pilozzi, l’assessore regionale Mauro Buschini, il presidente del consorzio Asi (ma signore delle preferenze nello scorso congresso provinciale) Francesco De Angelis si sono ritrovati di fronte al palco elettorale di Gabriella Giorgio, aspirante sindaco di Roccasecca e figlia di Giovanni (sindaco uscente, già consigliere provinciale e signore delle preferenze nel suo collegio).

I vertici provinciali delle due principali anime del Pd si sono appartati dietro al palco. È lì, lontani da occhi ed orecchie indiscrete, hanno tentato di individuare una sintesi per le elezioni comunali di Cassino.

«La sintesi dobbiamo individuarla innanzitutto noi» ha detto Alfieri, mettendo il dito nella piaga: fino a quando i candidati sindaco a Cassino sono terreno di conteggio tra Francesco Scalia (appoggia Giuseppe Golini Petrarcone) e Francesco De Angelis (vicino a Francesco Mosillo) non sarà possibile arrivare ad una candidatura unitaria.

«Rischiamo di consegnare la città al centrodestra ed a Mario Abbruzzese» ha sottolineato Francesco De Angelis, ricordando gli sforzi fatti per arrivare alla soluzione unitaria che aggregasse tutto il Pd: «Sono stati io a fare la fuga in avanti dicendo che ci schieravamo tutti intorno a Petrarcone, il giorno in cui ha presentato il comitato elettorale; ma lui non ha mai fatto quei passi verso il Pd che avrebbero evitato la rottura».

La trattativa va avanti, per evitare che lunedì maturi una nuova clamorosa rottura durante la Direzione Provinciale chiamata a decidere a chi assegnare il simbolo alle Comunali di Cassino. La maggioranza del Circolo ha chiesto il simbolo per schierare una lista a sostegno della conferma di Giuseppe Golini Petrarcone; la componente che fa riferimento al segretario dimissionario del Circolo, Stefano Mosillo, ha chiesto la convocazione delle Primarie.

Il lungo vertice avvenuto nelle retrovie del comizio di apertura per Gabriella Giorgio, un tentativo di semplificare il quadro politico lo ha compiuto. Le prossime ore saranno fondamentali per evitare che il Partito decida di non assegnare il simbolo a nessuno dei tre contendenti.