Il Pd cambia rotta: elegge Gianluca Conte nuovo Segretario cittadino a Gaeta. E sceglie una rotta diversa da quella tenuta in questi anni. Via dalla coalizione di governo, alle elezioni con il simbolo. Ma ora c'è il rischio di un doppio ricorso.
Fine delle ambiguità: il Partito Democratico di Gaeta cambia rotta, elegge come nuovo Segretario politico l’avvocato Gianluca Conte, si prepara ad appoggiare la candidatura a sindaco della professoressa Sabina Mitrano, prende le distanze dai dieci anni di governo con il sindaco di Forza Italia Cosimino Mitrano non sostenendo il suo erede designato Cristian Leccese.
Ma è una vittoria monca quella maturata domenica sera; forse pure sub judice se nei prossimi giorni verrà presentato un ricorso per impugnare il risultato, come sostengono una serie di voci. Sono quelle vicine alla Segretaria uscente Nunzia Madonna e la sua area che si riconosce nella leadership di Pina Rosato: presidente del Consiglio Comunale, colonna dell’amministrazione Mitrano seppure sotto forma di lista civica. L’area Rosato – Madonna non ha partecipato al voto: contesta irregolarità formali; per ora solo a voce, nelle prossime ore si vedrà se lo farà anche con un ricorso.
Vittoria netta
Se si guardano le percentuali la vittoria è stata netta. L’avvocato Gianluca Conte (32 anni) ha preso il 67,54% dei voti contro il 32% dei consensi ottenuti dall’avvocato Giovanni Di Bernardo (candidato Segretario Pd dall’area che vorrebbe in campo come sindaco il già primo cittadino Silvio D’Amante.
Ma è dai numeri assoluti che si ricavano le riflessioni più importanti: Conte è diventato segretario dall’alto di 77 voti contro i 37 del suo sfidante. Una città come Gaeta conclude un Congresso cittadino del Pd con un totale di 114 votanti. Resta da capire quanti sono quelli che avrebbe spostato Daniele D’Arienzo: il candidato dell’area Rosato.
Si cambia rotta
Il dato politico che però esce dalle urne è certo: per la prima volta il Partito Democratico presenterà il suo simbolo alle elezioni Comunali di Gaeta. Fino ad oggi si era lacerato ed alla fine sulle schede campeggiavano più simboli civici a rappresentare le diverse sensibilità interne. Era accaduto pure cinque anni fa: da un lato l’area di Pina Rosato (in maggioranza con i centristi di Cosimino Mitrano) e dall’altro l’area di Emiliano Scinicariello (in opposizione).
Ora si cambia: l’area del neo Segretario Gianluca Conte vuole schierare il simbolo e vuole metterlo a sostegno della professoressa Sabina Mitrano.
Il Segretario Provinciale Pd Omar Sarubbo è stato categorico. Ha parlato affiancato dal consigliere regionale pontino Salvatore La Penna e dal presidente dell’Assemblea provinciale Matteo Marcaccio (capogruppo Dem al comune di Minturno). Ha detto: “Il Partito deve rinascere anche a Gaeta. È terminata la stagione delle prove di testimonianza. Ora deve iniziare la stagione dell’esserci. A cominciare dal voto amministrativo di maggio”.
I numeri sono dalla sua parte. “I risultati ci hanno dato ragione laddove i nostri elettori hanno potuto votare i nostri candidati con il nostro simbolo. È accaduto a Formia, Latina, Cisterna di Latina, Minturno”.
Il passaggio chiave è uno: “Il campo è quello di centrosinistra”. È una presa di distanze dall’appoggio a Mitrano – Leccese. “Dobbiamo invece moltiplicare gli sforzi, nessuno escluso, di intercettare ambiti e posizioni, politico e culturali, affine alle nostre e non divergenti”.
Ipotesi ricorso
Ora esistono due possibilità. Una passa per un ricorso con cui impugnare il risultato del Congresso. Non a caso l’assenza della mozione D’Arienzo è stata motivata da presunte anomalie procedurali: l’area non ha preso parte nemmeno alle due sedute della commissione elettorale di preparazione al Congresso.
Pina Rosato sta valutando se far saltare il risultato del Congresso per ottenerne la ripetizione. Che a quel punto andrebbe a dopo le elezioni amministrative. Chiaro l’intento di “congelare” l’assegnazione del simbolo Pd e di schierarsi con i civici di Cristian Leccese.
Due i motivi del possibile ricorso. Il primo: il mancato riconoscimento di 80 tessere alla mozione D’Arienzo. Erano state sottoscritte nel 2021 ma non erano state pagate: il nuovo regolamento è chiaro, senza il pagamento sono solo pezzi di carta. Nessuno ha messo mano al portafoglio. O almeno la Federazione Provinciale di Latina del Pd sostiene di non aver mai ricevuto i saldi. C’è stato un gesto di buona volontà: la Commissione alla fine h detto “Basta versare il saldo di cinque euro e gli ottanta iscritti del 2021 possono ancora votare”. Cinque per 80 fa quattrocento euro che nessuno ha voluto versare.
Secondo motivo di contestazione. Gli iscritti aderenti alla mozione D’Arienzo-Rosato hanno fatto sapere di non essere stati convocati correttamente, attraverso un’e mail. Caustica la replica dei rappresentanti delle altre due mozioni in lizza: “Sino a prova contraria avrebbe dovuto provvedere la segretaria uscente del Pd, la signora Nunzia Madonna, che è un’autorevole rappresentante di chi ora esterna a torto le sue perplessità”.
Ora il sindaco
Silvio D’Amante chiede che siano le Primarie a stabilire chi dovrà essere il candidato sindaco, se lui o la professoressa Mitrano. “Lo chiarisce a più riprese lo statuto nazionale per i comuni superiori ai 15mila abitanti e per le regioni” – ha fatto sapere. “Ci sono ancora i presupposti temporali per organizzare le primarie a Gaeta”.
Soddisfatto per l’esito vittorioso del congresso, Emiliano Scinicariello ha rispolverato la frase di Massimo D’Azeglio sulla raggiunta unità d’Italia : “Facciamo prima il Partito e poi definiamo le candidature. C’è anche molto tempo a disposizione per accorciare le distanze esistenti.. anche per vincere le prossime elezioni amministrative di Gaeta”.