Alle prossime elezioni comunali di Gaeta il Partito Democratico schiererà il simbolo a sostegno della professoressa Sabina Mitrano. Lo ha ufficializzato il Segretario Provinciale Omar Sarubbo. Silvio D'Amante va allo scontro. Giura che gli avessero assicurato il contrario
Il Partito Democratico di Gaeta schiererà la sua lista a sostegno della professoressa Sabina Mitrano. La Federazione Provinciale del Pd ha preso atto della rotta politica tracciata dal Segretario cittadino Gianluca Conte: ci sarà la lista e ci sarà il simbolo, a sostegno della corsa a sindaco.
A confermarlo è il Segretario Provinciale Omar Sarubbo. «La Federazione Provinciale del PD è rispettosa del lavoro, degli esisti congressuali e delle decisioni che le Direzioni dei Circoli assumono. Di conseguenza darò seguito alle decisioni assunte dal Circolo di Gaeta che ha scelto di presentarsi alle imminenti elezioni amministrative con il nostro simbolo di Partito a sostegno della candidatura a sindaco di Sabina Mitrano».
È la prima volta: in questi anni il Pd si era sempre diviso in più liste civiche alle Comunali di Gaeta.
Il Pd balcanizzato
È una scelta in coerenza con la linea indicata dal nuovo Segretario Provinciale Omar Sarubbo. Aveva dato un input preciso ai Dem di Gaeta: aveva chiesto di schierare il simbolo del Partito.
Con questa indicazione politica è stato tenuto un mese fa il Congresso del Pd di Gaeta. Lo ha vinto l’area del Consigliere Comunale Emiliano Scinicariello eleggendo come Segretario Gianluca Conte. (Leggi qui: Fine delle ambiguità: il Pd volta pagina e candidato).
A quei lavori non ha partecipato la componente che ha vinto il tesseramento (quella della presidente del Consiglio Comunale Pina Rosato). Sostiene che ci siano state irregolarità formali; nei fatti, con una civica sosterrà l’amministrazione uscente, di cui fa parte. La componente che vinto il Congresso ha traghettato il Partito sul cartello civico della professoressa Sabina Mitrano (Leggi qui: Il Pd sceglie la prof e si avvia alla seconda spaccatura). La componente minoritaria ha chiesto le Primarie e non avendole ottenute ha deciso di schierare Silvio D’Amante candidato sindaco.
Gli equivoci di D’Amante
Nel pomeriggio Silvio D’Amante, già sindaco di Gaeta (due volte) per il Pds, ha ufficializzato la sua candidatura.
Lo ha fatto nella convinzione di non andare allo scontro con il suo Partito. Perché era certo che il Pd provinciale non avrebbe dato il simbolo. Glielo aveva assicurato al telefono un suo interlocutore in Federazione. «Silvio, puoi stare tranquillo. Non succederà nulla. Non può succedere nulla». Invece è successo.
E per tutti gli iscritti al Partito Democratico che dovessero candidarsi o anche solo fare campagna elettorale contro la professoressa Sabina Mirano a questo punto si apre la procedura di espulsione.
Lo schieramento
Silvio D’Amante ha messo in campo la sua lista civica “Insieme con Silvio D’Amante sindaco”. Con quel simbolo sconfisse alle amministrative del 1994 e del 1998 gli allora candidati di Forza Italia Vincenzo Matarese e Aldo Lisetti. Ospiterà candidati della parte sinistra del Pd, di Demos , del Movimento Cinque Stelle e di altre formazioni civiche.
Al suo fianco ci sarà anche una seconda lista. Sarà formata dal Movimento Progressista che ha come punto di riferimento un altro ex primo cittadino di Gaeta, Anthony Raimondi; che non si candida personalmente al Consiglio comunale.
Silvio D’Amante ha invitato su Messanger il segretario del Pd di Gaeta Gianluca Conte, che sinora si è sempre fatto immortalare nelle iniziativa elettorali di Sabina Mitrano.
“Io sono un iscritto del Pd – ha concluso chiosando D’Amante – ed è giusto che abbia invitato il mio segretario politico. Gli abbiamo chiesto di svolgere le primarie per la scelta del candidato sindaco ma non abbiamo avuto risposte. Ora spero che venga. Abitiamo sotto lo stesso tetto”.
Ora si apre il dibattito per decidere se avviare le procedure di espulsione.