La guerra dei sindaci alla Provincia apre il fronte del gas

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

La suppostona del gas continua il suo viaggio verso gli utenti della provincia di Frosinone. L’allarme lo avevamo lanciato nei mesi scorsi: sta per nascere un monopolio di fatto sulla distribuzione del gas in provincia di Frosinone. La stessa cosa che è stata fatta sulla distribuzione dell’acqua.

Le poche cose che si vengono a sapere, filtrano grazie alle liti tra i sindaci. Non litigano per dire no. Si scontrano perché vogliono più fette di potere e di guadagni. Molti hanno dimenticato gli errori compiuti nel gestire l’appalto poi andato ad Acea. Primo su tutti: nel confronto con un colosso mondiale, i sindaci ciociari saranno sempre perdenti. Pardon, loro non tanto: i cittadini saranno i veri perdenti.

L’ultimo scontro in ordine di tempo è quello andato in scena nelle ore scorse e raccontato da Domenico Tortolano su Il Messaggero. In fondo alla pagina trovate il Tag con tutti i precedenti.

 

DOMENICO TORTOLANO per IL MESSAGGERO ED.FROSINONE

Come per il servizio idrico integrato (Ato 5), anche per la distribuzione del gas naturale nei Comuni sono stati istituiti gli ambiti territoriali chiamati Atem. Ambiti e gestione, però, devono essere definiti entro il 2017 come prescrive la legge, ma fra Comuni e Provincia ancora non c’è intesa.

La provincia è stata suddivisa in due ambiti: Atem Frosinone 1 Ovest (con 30 comuni) e Atem Frosinone 2 Est (con 59 comuni). Per l’Atem 1 comune capofila è Frosinone perché capoluogo di provincia, mentre per quello a sud è da definire. Per norma spetta al comune più popoloso, ma se non c’è accordo subentra la Provincia.

E ieri il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro ha tenuto una riunione con una trentina di amministratori comunali per decidere sul percorso da seguire. Al termine è stata sottoscritta una richiesta al presidente dell’Amministrazione provinciale di convocazione urgente dell’assemblea dei Comuni aderenti all’ambito territoriale di riferimento entro il termine indifferibile di sette giorni. Trascorsi invano si riuniranno di nuovo a Cassino per indicare Cassino comune capofila.

Sarà una corsa contro il tempo per rispettare le date fissate dal ministero. Entro l’11 settembre 2017, infatti, deve essere pubblicato il bando per la gara d’ambito. Perciò per il prossimo marzo l’Atem dovrà essere costituito e reso operativo con l’approvazione e la sottoscrizione della convenzione da parte dei Comuni che ne fanno parte al fine di predisporre gli atti di gara (progetto, linee guida, bando di gara e disciplinare).

Dicono i sindaci nel documento inviato al presidente Antonio Pompeo: «Rilevato che non essendo presente nell’Ambito Frosinone 2-Est il comune capoluogo, la Provincia di Frosinone ha provveduto ad effettuare la prima convocazione degli enti locali concedenti entro i termini di legge e a seguito della convenzione l’assemblea dei sindaci dell’11 aprile 2016 ha designato l’amministrazione provinciale quale ente capofila proponendo una bozza di convenzione regolan regolante i rapporti all’interno dello stesso Ambito».

Si spiega anche che la Provincia di Frosinone non ha ottenuto l’approvazione della bozza di convenzione del costituendo Atem da parte dei consigli comunali interessati. E che la procedura si è quindi arenata esponendo i comuni dell’Atem a gravi danni e perciò richiedono una nuova convocazione.

«Non posso che ritenermi soddisfatto – ha detto il sindaco di Cassino D’Alessandro – perché stiamo esercitando un diritto che ci consente la normativa vigente. Ho compiuto l’atto di convocazione soltanto perché Cassino è la città con maggior popolazione dell’ambito. Ora decideremo insieme agli altri sindaci in quale Comune sarà ubicata la stazione appaltante e quindi l’ente capofila».

Quindi Cassino punta a divenire la città sede del nuovo ente come fu per il Consorzio degli acquedotti degli Aurunci poi chiuso per il passaggio all’Ato5 e quindi al gestore privato, l’Acea. L’Atem 2 comprende 59 Comuni (tra cui Ceccano e Sora) di cui 49 metanizzati compresi 19 montani con 256mila abitanti. Sono senza gas metano Acquafondata, Belmonte, Villa Latina, Viticuso, Falvaterra, Picinisco, San Biagio, Vallerotonda, Vallemaio, Settefrati. L’attuale rete metanifera si estende per 1.260 chilometri con 56.125 punti di riconsegna e un consumoannuo di 59mila metri cubi di gas. Per l’Atem di Frosinone Ovest sono 28 i Comuni metanizzati su 30 con 240mila abitanti. Senza metano sono Collepardo e Filettino. Sono 1.127 i chilometri di estensione della rete con 57mila punti di riconsegna e un consumo annuo di 66mila metri cubi di gas.

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