Brunetta e Romani hanno il si degli alleati per Gasparri alla Regione Lazio

I capigruppo di Forza Italia a Camera e Senato ottengono il via libera da Fdi e Lega: si a Maurizio Gasparri candidato alla Regione

Renato Brunetta e Paolo Romani dicono che non c’è più motivo di aspettare: per loro il candidato giusto da schierare nel Lazio è Maurizio Gasparri.

 

IL COLPO DI ACCELERATORE

La questione è stata affrontata in settimana, nel corso di un confronto interno a Forza Italia. Presenti anche il coordinatore regionale Claudio Fazzone, il senatore Francesco Giro, il senatore Francesco Aracri. Durante il confronto è emersa anche un’altra linea di pensiero, che non dispiace ad Antonio Tajani: proporre un esponente della società civile, andando incontro così alla voglia di cambiamento che arriva da gran parte dell’elettorato.

Per questo sono stati sondati il vice direttore del Tg1 Gennaro Sangiuliano ed il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Con una buona dose di realismo, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta ed il capogruppo al Senato Paolo Romani hanno però fatto una considerazione:   se puntiamo sui ‘non politici’ è necessario farli conoscere all’elettorato, se non hanno una buona dose di popolarità è necessario partire molto prima con la campagna elettorale. Invece siamo già agli sgoccioli.

 

SI DAGLI ALLEATI

Un rapido giro di telefonate ha coinvolto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e della Lega Matteo Salvini. Brunetta e Romani avrebbero registrato una sostanziale convergenza sul nome di Maurizio Gasparri. Il quale, a differenza di quanto sostiene, è stato sentito per valutarne la disponibilità a scendere in campo.

Gasparri era stato sentito nei mesi scorsi, quando Alessioporcu.it aveva fatto per la prima volta il suo nome (leggi qui Brunetta propone Gasparri per la Regione Lazio). Ed aveva detto, in sostanza, se me lo chiedete io sono un soldato del Partito e non dico no: ma me lo dovete chiedere in maniera ufficiale. (leggi qui Gasparri alla Regione? Non vorrei ma posso)

Il vice presidente del Senato avrebbe chiesto una sola garanzia: la doppia candidatura così come fece Emma Bonino nel 2010 quando si presentò alle Regionali per il Centrosinistra e nello stesso tempo era candidata pure al Parlamento. Quell’anno le elezioni le vinse Renata Polverini, Emma Bonino nessuno la vide mai in Regione perché rinunciò a favore del seggio parlamentare.

Gasparri gradirebbe la stessa cortesia.

Il venti dicembre ci sarà la riunione finale, nella quale Silvio Berlusconi calerà il nome. La convergenza, da parte di tutti, sul nome di Maurizio Gasparri c’è. Ora resta da vedere se si decideranno a chiederglielo ufficialmente. E ad annunciarlo.