Topi in libertà e gatta ci cova sulla strada per lo stadio (di L. D’Arpino)

L'invasione di ratti a Frosinone. E la gatta, che ci cova, sui ritardi nel sopralluogo per la strada necessaria alla piena fruizione dello stadio Stirpe nel prossimo campionato di Serie A

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Luciano D’ARPINO

per IL MESSAGGERO

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Quando i gatti mancano, i topi ballano. O meglio, invadono.

Sta accadendo in questi giorni a Frosinone e le proteste dei residenti fioccano. «L’altra mattina in via Acciaccarelli – protesta un professore – nel giro di 30 metri c’erano tre cadaveri di pantegane schiacciate dalle ruote delle auto. E non passa giorno che lo spettacolo non si ripeta. C’è una vera e propria invasione e non si vedono interventi di derattizzazione».

«L’altra sera in viale Marconi – racconta un pensionato – mentre ero seduto su una delle panchine sotto i tigli, ho sentito un rumore che proveniva dalla grata alla base dell’albero e, subito dopo, sono spuntati due grossi topi che sono fuggiti terrorizzati verso piazza Gramsci. Uno spettacolo indecoroso a cui bisognerebbe mettere fine».

Altre segnalazioni sono arrivate dal centro storico.

Uno studio ha calcolato che in media, in ogni città, vi sono quattro ratti per ogni abitante. Alcuni esemplari raggiungono anche i 30 centimetri. A Frosinone, dunque, vi sarebbero circa duecentomila ratti che stanno lasciando i loro abituali luoghi di approvvigionamento del cibo per spingersi in posti dove lo trovano con più facilità, tipo i tanti rifiuti abbandonati per strada.

È più facile avvistare i topi all’imbrunire, ma in questi ultimi giorni capita anche nelle ore diurne, come sta accadendo in via Acciaccarelli.

Due le cose da fare subito, visto che non siamo nel mondo delle fiabe dove può sempre arrivare un pifferaio magico per farli sparire definitivamente dalla città. Le cose da fare sono: pulire meglio le strade e derattizzare. Alla fine della prossima settimana vi aggiorneremo.

Come vi faremo anche sapere se “qui gatta ci cova”, se c’è qualcosa di strano o poco convincente insomma, nella storia della nuova strada d’accesso allo stadio Stirpe.

Dopo mesi di attesa, infatti, venerdì 20 ci sarà il benedetto sopralluogo del Soprintendente. L’ostacolo alla realizzazione dell’arteria, lunga 400 metri e larga 8, è un numero imprecisato di acacie da tagliare.

Acacie che il Comune si è impegnato a ripiantare altrove. La strada, che sarebbe riservata ai tifosi ospiti, servirebbe per garantire la sicurezza in occasione delle partite interne del Frosinone appena tornato in Serie A.

Se ci sarà il via libera si sbloccherà anche il Frosinone village che la società di calcio vuole realizzare dietro la Tribuna est e partiranno i lavori di sistemazione dell’anello viario attorno all’impianto.

Gatta che ci cova e topi in libertà: speriamo di essere smentiti dai fatti.

 

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