L’affondo di Francesca: «Gli industriali ci snobbano. Poi non si lamentassero»

L'altolà della deputata Francesca Gerardi agli industriali della provincia di Frosinone. «Questi grandi imprenditori non li abbiamo mai visti e sentiti! Non ci hanno mai contattato». Il progetto di Turriziani? «Non mi ha invitata». «Poi però non si lamentassero»

Gli imprenditori della provincia di Frosinone? «Non li abbiamo mai visti né sentiti! Non ci hanno mai contattato. Forse non hanno i nostri cellulari?»

L’attacco è diretto e frontale: come nello stile del personaggio. Francesca Gerardi è deputato della Lega, eletta a Montecitorio dai voti presi in tutta la Provincia di Frosinone. Non fa parte della leva selezionata dalla politica con anni di discussione nelle sezioni, sopravvissuta agli intrighi ed ai veleni interni. È la generazione catapultata dalla strada al Palazzo: come hanno voluto con chiarezza le elezioni dello scorso marzo.

 

Proprio per questo non cerca di indorare la pillola, di mitigare il messaggio. Diretta. E dice che se i politici non diventano il catalizzatore delle istanze del territorio (leggi qui AAA Cercasi disperatamente parlamentari del territorio) è anche perché il territorio non porta all’attenzione della politica i suoi problemi.

In primis gli industriali. «Sarebbe sarebbe bello dare risposte, se almeno avessimo ricevuto delle domande: questi grandi imprenditori che citi non li abbiamo mai visti e sentiti! Non ci hanno mai contattato. Forse non hanno i nostri cellulari? Ma il nostro numero si trova facilmente…»

 

Nei prossimi giorni il presidente di Unindustria Frosinone Giovanni Turriziani presenterà lo studio che ha fatto commissionare. Dal quale emerge che se la città di Frosinone e quelle vicine si unissero, gestendo insieme i servizi come se fosse un’unica grande città, ci sarebbe un immediato risparmio sui costi. Per tutti i cittadini.

E se presentassero  i progetti all’Europa adottando lo stesso criterio, come se fosse una sola città, le possibilità di finanziamento si moltiplicherebbero.

Un progetto che l’onorevole Francesca Gerardi ignora del tutto. «Verrà presentato un “Grande progetto” di Turriziani? Boh. Almeno la sottoscritta ovunque viene invitata si presenta come anche i miei colleghi Francesco Zicchieri e Gianfranco Rufa. Se non ci chiamano è perché sono talmente bravi da soli che non hanno bisogno della politica… Ma poi non si lamentassero…»

 

La deputata, giovedì della scorsa settimana, in diretta tv su Teleuniverso, aveva ammesso candidamente di non conoscere il progetto con il quale il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani intendeva trasformare la zona Scalo della città. Un progetto finanziato dal Governo Gentiloni con 18 milioni di euro, un contratto firmato da Ottaviani a Palazzo Chigi, una certificazione rilasciata dalla Corte dei Conti. Grazie alla quale i milioni erano subito diventati ventotto. Perché altri dieci li avrebbero messi tra Ferrovie dello Stato e Conferenza Episcopale Italiana. In modo da trasformare l’area davanti alla stazione nel nuovo salotto della città.

Quel progetto non si farà perché il governo che si sostiene anche con il voto dell’onorevole Gerardi ha tolto i soldi a Frosinone ed alle altre città finanziate. «Finanzieremo i progetti che meritano».

Onorevole, l’hanno già finanziato. E voi gli avete tolto i soldi.

«Era incostituzionale»

Ma solo nel passaggio che disponeva di chiedere alle Regioni se volevano i soldi per i Comuni.

«I soldi non c’erano»

Si, c’è il bollino della Corte. Li avete spostati ai Comuni del Nord.

«Non sono aggiornata sul progetto di Frosinone».

 

Colpa di Nicola Ottaviani: sicuramente avrà dimenticato di informarla.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright