Giacomo D’Amico se ne va: arrivederci all’uomo che sussurra ai potenti

Foto: © Sara Minelli / Imagoeconomica

Lascia lo storico dirigente della Regione Lazio Giacomo D'Amico. Nella sua agenda capi di Stato e ambasciatori. Va a Milano per occuparsi di Comunicazione. Era stato presidente degli Aeroporti di Frosinone. E ora era Capo di Gabinetto alla Pisana

Camilla de Tourtrissac

Tagliacucitrice con gusto

Nella sua agenda ci sono i nomi ed i numeri di telefono di presidenti della Corte Costituzionale e di ambasciatori. Di ministri e presidenti delle commissioni parlamentari. Così come di banchieri ed industriali. Il politologo Edward Luttwak lo chiama ogni volta che viene in Italia. Giacomo D’Amico è la silenziosa ombra che accompagna il potere. In ogni sua forma. Dal prossimo primo febbraio lascia il piano nobile del Consiglio Regionale del Lazio. (leggi qui Giacomo D’Amico, il sussurro tra i potenti nella corsa per la Asl).

Mauro Buschini con Giacomo D’Amico

Se ne va. Lascia l’ente nel quale era arrivato dieci anni fa insieme al presidente Piero Marrazzo: vice capo della Segreteria del Governatore. Poi il Consiglio Regionale ai tempi di Mario Abbruzzese presidente. E ancora gli uffici che contano anche con l’arrivo di Nicola Zingaretti. L’ultimo incarico: Capo di Gabinetto alla presidenza del Consiglio regionale. Prima aveva volato ‘basso’: la segreteria del presidente della Provincia di Frosinone Francesco Scalia e la presidenza della società Aeroporti di Frosinone. Giacomo D’Amico non è né di destra né di sinistra: è l’uomo capace di trovare un appuntamento con Barack Obama o Angela Merkel a seconda delle esigenze.

Va a Milano. A collaborare con la SIA SpA, società che opera nel campo delle tecnologie dell’informazione e della Comunicazione. Ha chiesto tre anni di aspettativa.

In mattinata ha salutato tutti in Regione. Con una nota di poche righe. Con le quali esprime “sincero ringraziamento all’istituzione regionale per questi anni trascorsi al suo servizio”. Saluta assicurando che porterà “un bagaglio di ricordi che hanno il dono speciale di lasciare un segno importante”.

Diplomatico. Curiale. Cardinalizio. Fino all’ultima riga.

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