Il doppio segnale di Pizzutelli per la Frosinone del futuro

Il presidente del Polo Civico prende posizione su due temi chiave per lo sviluppo di Frosinone. Chiede attenzione sulla riconversione dell'ex Permaflex. E sul progetto del Grande Capoluogo. Ma soprattutto apre il dibattito sulla Frosinone del futuro.

Un segnale amministrativo. Ed uno politico. Con il quale tracciare una rotta per Frosinone. E allo stesso tempo ricordare che lui è alla guida del principale gruppo politico all’interno del Consiglio Comunale del capoluogo. Gianfranco Pizzutelli è il leader del movimento Polo Civico e nella prossima competizione elettorale svolgerà un ruolo determinante nella scelta del futuro sindaco.

Nicola Ottaviani e Giovanni Turriziani. Foto: © Stefano Strani

Una scelta sulla quale i gruppi hanno dichiarato nelle settimane scorse una tregua. Decidendo di concentrarsi sui programmi. È per questo che Gianfranco Pizzutelli oggi ha preso posizione su un tema chiave: il Grande Capoluogo. È il progetto messo in campo dal presidente di Unindustria Giovanni Turriziani: la creazione di una grande città intercomunale capace di mettere insieme oltre centomila abitanti, capace di attrarre grossi fondi europei, generare risparmi attraverso la gestione integrata dei servizi. Ma proprio i sindaci sono quelli ad avere le perplessità maggiori. (leggi qui Grande Capoluogo: la strada c’è. Ma è tutta in salita e anche qui Il caffè di Giovanni Turriziani dopo lo stop al Grande Capoluogo).

Pensare oltre

Per Gianfranco Pizzutelli il concetto chiave è quello della «programmazione a medio e lungo termine». Cioè non bisogna commettere l’errore di pensare a breve ma bisogna immaginare lo sviluppo della città nel futuro: a ciò che sarà Frosinone tra dieci o vent’anni. «Altrimenti – sostiene Gianfranco Pizzutelli non si potrà mai davvero pensare ad un rilancio di questo territorio».

E sono due i progetti sui quali concentra l’attenzione. Perché ritiene che siano capaci di innescare quello sviluppo a lungo termine. Uno è il piano per il Grande Capoluogo e l’altro è quello per la trasformazione dell’ex Permaflex in un grande agglomerato commerciale. (leggi qui Rivoluzione Permaflex: una cittadella del commercio e 4 rotatorie sulla Monti Lepini). Su entrambi Gianfranco Pizzutelli avvera che non bisogna commettere un errore: «Vanno affrontati in una logica di territorio, senza la tentazione di piantare bandierine di ogni colore e di qualsiasi livello».

La ex Permaflex

Il futuro parco commerciale

Sul progetto di riconversione dell’area ex Permaflex, vasta quasi 16 campi di calcio, a ridosso del casello autostradale, «non c’è chi non veda questo come una soluzione. Che possa rappresentare una svolta per il capoluogo e non solo». Per via delle «opere di urbanizzazione complementari destinate a rivoluzionare la mobilità infrastrutturale dell’intero agglomerato industriale di Frosinone».

Il leader del Polo Civico ritiene che ci siano «le condizioni per realizzare qualcosa di innovativo. E altrove progetti del genere hanno avuto un impatto positivo non soltanto dal punto di vista commerciale». Mette in evidenza che «Frosinone ha perso troppi treni negli ultimi decenni, non possiamo continuare a perderli».

I commercianti sono perplessi. Temono che una cittadella del commercio distrugga quell’ultima fetta di mercato che gli è rimasta dopo l’avvento dell’e-commerce. Gianfranco Pizzutelli dice che «la strada è una sola: confrontarsi con loro, ascoltare le loro richieste, trovare soluzioni. basta cona la logica che una cosa esclude l’altra».

Il Grande Capoluogo

Gianfranco Pizzutelli poi si chiara a favore del Grande Capoluogo. Evidenzia che il dibattito sviluppatosi in queste settimane «invita i Comuni a ragionare in un’ottica sinergica di città metropolitana. Non si può ragionare nell’ottica delle bandierine».

I sindaci sono perplessi, temono di perdere fette di sovranità. L’Italia è il Paese dei mille campanili e perderne uno solo è una tragedia che a nessun sindaco verrebbe perdonata. Su questo, Gianfranco Pizzutelli rassicura «Nessuno chiede ai Comuni di rinunciare alla loro sovranità. La domanda da porsi invece è: possono esserci dei settori e dei servizi che se gestiti insieme danno risultati e prospettive migliori? Secondo me sì». Ed indica degli esempi: «Penso alla mobilità, al trasporto pubblico, al contrasto all’inquinamento da smog. È su questo che intanto andrebbe concentrata l’attenzione. Mettendo in campo proposte spirito di squadra».

Il messaggio politico

Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico)

La presa di posizione su due temi così importanti ricordano il ruolo del Polo Civico all’interno della maggioranza guidata da Nicola Ottaviani. Ed il ruolo di Gianfranco Pizzutelli all’interno del Polo Civico.

È innanzitutto un segnale di prospettiva. Che va oltre la durata dell’amministrazione in carica. Ricorda a tutti che ci sarà un dopo, una volta terminato il mandato del sindaco in carica. E quel dopo va pensato adesso. Altrimenti si corre il rischio di lasciare una città senza prospettive e senza progetti di crescita.

Gianfranco Pizzutelli vuole ricordare che il Polo Civico ha un progetto di prospettiva. E se non getta un’ipoteca sulla futura candidatura, la getta però sulla grande traiettoria di sviluppo che il capoluogo deve avere. Il che assume un peso particolare nel momento in cui il dibattito sul futuro del capoluogo dopo Nicola Ottaviani non viene nemmeno accennato.

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