Quadrini, l’improbabile coordinatore che sta ricostruendo Forza Italia

Il contesto informale ha fatto sottovalutare a molti il peso della prima riunione tra i coordinatori provinciali di Forza Italia nel Lazio. L'ha organizzata il vice coordinatore regionale Gianluca Quadrini. Fissando le strategie per il prossimo congresso Anci. Facendo squadra su una serie ristretta di nomi

Camilla de Tourtrissac

Tagliacucitrice con gusto

Dicono che sia grasso e che ogni tanto sbagli anche qualche congiuntivo. Soprattutto gli rimproverano di non esibire i segni del ruolo: preferisce non viaggiare su un Suv ma si sposta su una Fiat Punto, oltretutto alimentata a gas e con oltre mezzo milione di chilometri addosso. Per non parlare dei vestiti: jeans comodi mentre l’abito è riservato solo alle occasioni ufficiali. Sarà pure vero ma è proprio questo il mastice con il quale Gianluca Quadrini sta rincollando i cocci di Forza Italia.

La prima riunione

La riunione dei coordinatori provinciali del Lazio di Forza Italia tenuta ieri è stata la prima in Provincia di Frosinone nell’intera storia del Partito. È già una risposta.

Gianluca Quadrini con ‘due’ spaghetti

Gianluca Quadrini li ha riuniti a tavola: niente lusso a tre stelle e nemmeno grandi gourmet. Ha scelto una trattoria fuori dai grandi percorsi. Non li ha portati lì solo per mangiare. A tavola è nel suo ambiente naturale ed è stato tra braciole e scottadito che hanno individuato le strategie da adottare in vista del Congresso Regionale fissato da Anci Lazio per la prossima settimana.

Si sono contati, hanno pesato i voti su cui possono fare affidamenti nei vari Comuni, compreso fino dove possono arrivare. Ed hanno deciso su chi concentrare il tiro. Per essere sicuri di eleggerlo.

La strategia

In una politica fatta di strilli, slogan e muscoli, Matteo Renzi o Matteo Salvini non avrebbero mai convocato una riunione simile: fedeli al dogma sono il più forte e chi vuole vincere si deve solo accodare. Antonio Tajani avrebbe prenotato il Palazzo della Fonte e dettato alle agenzie il titolo di un con segno sul quale confrontarsi. Mario Abbruzzese avrebbe fissato l’appuntamento ma a Roma, in forma istituzionale e dentro un locale adeguato al rango dei commensali.

Gianluca Quadrini

Gianluca Quadrini invece, come sempre, ha badato alla sostanza: trattoria da Peppe e vai sul sicuro. Tovaglia bianca, pareti in tempera e “porta da magnà“. Ma è stato così che per la prima volta dopo anni si sono confrontati il Coordinatore provincia di Viterbo Alessandro Romoli, il vice Coordinatore regionale di Forza Italia con delega sulla provincia di Roma Giuseppe Agostara, l’onorevole Alessandro Battilocchio Coordinatore provinciale di Roma, il Coordinatore provinciale di Rieti Sandro Grassi, il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo (deputato Ue in attesa che la Brexit lasci liberi i posti dei britannici) in rappresentanza del coordinamento provinciale di Latina.

Al termine del pranzo (durato, in maniera quadriniana, fino a ridosso dell’ora di cena) Gianluca Quadrini li ha rispediti a casa con la glicemia alta per almeno una settimana e con i trigliceridi in libertà. Ma soprattutto con i nomi da votare e far votare al Congresso Anci.

Come una volta

Il mai abbastanza rimpianto Fernando D’Amata, campione della politica ciociara negli anni Settanta e Ottanta, conosceva tutti i segreti della Democrazia Cristiana e li ricordava in base al ristorante romano dove si era tenuta la riunione.

Gianluca Quadrini attovagliato a Montecitorio

Quadrini non frequentava Andreotti, preferisce il jeans alla sartoria e sulla Punto a gas viaggia a suo agio. Forse non si metterà mai sul serio a dieta. Ma in un Partito dal quale tutti andavano via ha riportato quasi tutti a casa, in una provincia con la quale nessuno parlava ha messo tutti intorno ad un tavolo. E sta orchestrando il dibattito. Sta ricostruendo Forza Italia.