Gianluca Quadrini torna in Forza Italia: è il vice coordinatore del Lazio

Quadrini rientra in Forza Italia. Claudio Fazzone lo nomina vice coordinatore regionale. Con delega piena su Frosinone. Doppio sgarbo ad Abbruzzese.

Gianluca Quadrini torna a Forza Italia. Lo fa dalla porta principale: gliela spalanca Claudio Fazzone, il coordinatore regionale del Lazio. Lo riporta in quel Partito nel quale Quadrini aveva militato fino dalla fondazione. E da dove un anno fa lo avevano messo in condizione di uscire, dopo 24 anni servizio. Un rientro con tutti gli onori. Fazzone ha nominato Gianluca Quadrini vice coordinatore regionale di Forza Italia con delega alla provincia di Frosinone.

È un doppio sgarbo a Mario Abbruzzese, il vice coordinatore nazionale Enti Locali di Forza Italia. Perché fu lui a mettere Quadrini in condizione di andare via, negandogli la candidatura al Senato ed alla Camera, opponendosi ad una sua candidatura anche alla Regione Lazio. Fazzone lo riporta dentro e questo è il primo sgarbo.

Il secondo è la carica affidata a Quadrini: una sorta di coordinatore provinciale bis. Con il quale pareggiare il coordinatore Tommaso Ciccone, eletto qualche mese fa dal Congresso Provinciale. Che fu un monologo della componente di Abbruzzese, dal momento che ad uno ad uno gli altri erano andati via: dall’ex deputato Antonello Iannarilli all’ex vice coordinatore Alessia Savo, fino all’addio dato dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

La carica di vice coordinatore regionale delegato alla Provincia di Frosinone evita a Quadrini qualsiasi rischio di dover sottostare a nuovi ordini di scuderia per rimetterlo ai margini.

La lettera

Ho deciso – ha scritto questa sera Fazzone – di nominarti vicecoordinatore regionale di Forza Italia con delega alla provincia di Frosinone, consapevole dell’importante compito che ti sto affidando e certo che lo saprai portare avanti al meglio, in virtù delle tue capacità e dell’attaccamento alle nostre idee quale hai sempre dimostrato .

La lettera di nomina è il riconoscimento dei voti ottenuti da Quadrini alle Provinciali di un mese fa: tutta farina del suo sacco politico. È il riconoscimento ufficiale che un anno fa fu un errore metterlo in condizione di andare via.

«In questi anni – riconosce la lettera – sei diventato un riferimento prezioso per l’area liberale in provincia di Frosinone dimostrando grande lealtà ai valori che il nostro Partito esprime, diventando e lo dico con orgoglio, un riferimento importante nelle comunità che abbiamo l’onore di rappresentare».

«Riconosciamo la tua onestà, umana ed intellettuale, che unita alla tua passione per la politica ha rafforzato la predisposizione innata a comprendere e risolvere con rapidità i problemi, spesso complessi, che si presentano sul territorio che rappresenti con la determinazione e il pragmatismo che contraddistinguono il nostro Partito. A questo si aggiunge la tua esperienza all’interno delle istituzioni, maturata come amministratore locale, ruolo che hai svolto con rigore e passione acquisendo la capacità di comprendere e risolvere con rapidità i problemi, spesso complessi, che si presentavano».

«Il lungo e proficuo percorso politico che ti caratterizzano, la tua rettitudine, la stima immutata che nei tuoi confronti nutrono i cittadini, rappresentano, oggi più che mai, un elemento di forza per contribuire ad una sempre maggiore apertura del nostro partito alle esigenze delle nostre comunità».

Ritorno a casa

Gianluca Quadrini aveva avuto un serrato confronto politico con Claudio Fazzone qualche sera fa. (leggi qui Allarme rosso in Forza Italia: l’ala Abbruzzese dice no al rientro di Quadrini).

Ora il ritorno. «Mi sento di nuovo a casa e di questo devo dire grazie a Claudio Fazzone ed agli elettori che un questo anno hanno continuato a credere in me» ha detto Quadrini.

«La nomina a vice coordinatore regionale è un riconoscimento che va al di là di qualsiasi parola. Lavorerò senza sosta per dimostrare di esserne degno».

Il primo pensiero? «Ad Adriano Piacentini, fino a qualche mese fa coordinatore provinciale. Credo che nessuno gli abbia detto grazie abbastanza per il lavoro che ha svolto silenziosamente e lontano dai riflettori».

È una rivincita verso Mario Abbruzzese? «No. Forza Italia è una soltanto. Mario è un patrimonio di Forza Italia. E tutti noi adesso abbiamo il dovere di sostenerlo con la lealtà che gli è dovuta».

Questa mattina il coordinatore Ciccone si lamentava per il fatto che non lo avesse avvisato. «Non è un gesto di scortesia ma pensavo che tutto si sarebbe definito dopo le Europee».

Chi voterà alle Europee? «Il candidato indicato dal Partito».