Chi è Gino Scaccia, il nuovo uomo chiave del ministro delle Infrastrutture

Dalla scaramuccia di Firenze alla cattedra alla Luiss. Chi è il professor Gino Scaccia di Frosinone, nuovo capo di gabinetto scelto dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Docente a Teramo ed alla Luiss, ama la Lazio ed il Frosinone calcio

Quando discusse la tesi di dottorato, a Firenze tenne testa alla commissione di laurea. Difese con così tanta convinzione la sua teoria da sfiorare lo scontro dialettico con uno dei commissari. Al punto che il presidente, apprezzandone la preparazione, gli domandò: «Dottore, di dov’è lei?»

«Vengo da Frosinone» fu la risposta. «Curioso» commentò il presidente, come se dalla Ciociaria non potessero arrivare persone così preparate. «E ne sono orgoglioso» aggiunse Gino Scaccia, allora giovane studente ciociaro. Da oggi è l’uomo chiamato a coordinare l’ufficio con i più stretti collaboratori  del neo ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Quarantotto anni, professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università di Teramo, il professor Gino Scaccia di Frosinone è anche docente di Diritto Costituzionale presso la Luiss Guido Carli di Roma. È l’ateneo nel quale si era laureato 25 anni fa, con il massimo dei voti e dignità di stampa della tesi.

Figlio di un’insegnante e di un funzionario del Tesoro, il professor Gino Scaccia è fratello di Giuseppe Scaccia, coordinatore cittadino di Forza Italia a Frosinone e funzionario di Deutsche Bank.

Vive a Roma, sposato con una dottoressa di Teramo, ha due figli. E due passioni: la Lazio ed il Frosinone Calcio.

Gino Scaccia è stato scelto per il ruolo di Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sua preparazione.

Parla inglese e tedesco. Ha insegnato in Germania, Austria, Stati Uniti, Polonia, Francia e Gran Bretagna. Per oltre 15 anni ha collaborato con la Corte Costituzionale, come assistente di studio del vicepresidente Carlo Mezzanotte e del presidente Franco Gallo. Poi con il presidente Antonio Baldassarre, che lo volle in cattedra. Nel suo team alla Luiss c’è un altro pezzo di Ciociaria, la dottoressa Alessandra Di Legge, sua assistente di Diritto.

È un pozzo di conoscenza giuridica. Ha scritto oltre cento tra saggi, articoli, note a sentenza sui temi più disparati del Diritto Costituzionale. Tra i temi nei quali è esperto ci sono il ruolo del Presidente della Repubblica, i principi di proporzionalità e ragionevolezza, il sistema elettorale. Ma anche il riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni, l’organizzazione e il funzionamento della Corte costituzionale.

Al suo attivo ha anche 5 monografie, tra cui le recenti “Il Presidente della Repubblica fra evoluzione e trasformazione” e “Il Re della Repubblica. Cronaca costituzionale della Presidenza di Giorgio Napolitano”, entrambe edite da Mucchi, Modena, nel 2015.

Nel 2010 ha vinto il premio “Libro dell’anno nella scienza giuridica”, assegnato dal Club dei giuristi dell’Istituto Luigi Sturzo. Un riconoscimento ottenuto per il libro “Sussidiarietà istituzionale e poteri statali di unificazione normativa”, edito da Editoriale Scientifica, Napoli.

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