Giorgia sorpassa il Pd, Draghi inverte la marcia

Il sondaggio settimanale Monitor Italia. Giorgia Meloni e FdI sorpassano il Pd. Mario Draghi dopo 10 settimane inverte la tendenza al Governo. Il Pd paga l'idea della 'patrimonialina'. E la Lega il passaggio alla proposta

Il no ad Enrico Letta ed alla sua Patrimonialina, il no a Matteo Salvini ed alla sua proposta di mandarlo al Quirinale: sono due degli elementi che in settimana gli elettori hanno apprezzato: al punto da spingere in alto il consenso di Mario Draghi. Il premier è il leader politico italiano che in questi sette giorni ha che guadagnato più aprezzamenti: +1,2%. A dirlo è la rilevazione Monitor Italia fatta da Tecné per Agenzia Dire

Chi sale e chi scende

Giorgia Meloni (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Il sondaggio registra risultati positivi anche per Giuseppe Conte, segno che le difficoltà nel prendere il timone del Movimento 5 Stelle vengono interpretate dagli elettori come un impegno dell’ex premier nel riuscire finalmente a mettere ordine in un soggetto politico finora ribelle a qualsiasi disciplina, anche quella interna.

Il dato più importante però è quello di Giorgia Meloni e soprattutto dei Fratelli d’Italia: spinti dal vento che soffia sempre sulle vele dell’opposizione sono ormai la seconda forza politica nel Paese ed attraggano sempre più pezzi di Forza Italia.

Numeri positivi per Silvio Berlusconi, il ministro Roberto Speranza e per un Matteo Renzi evidentemente rilanciato dalle polemiche innescate da Report con il caso degli incontri con lo 007 Mancini.

In calo invece Matteo Salvini: passare dalla protesta alla proposta ha sempre un costo, soprattutto se per anni si è abituata la gente ad accarezzargli la pancia qualsiasi brontolio abbia. Giù anche Enrico Letta, rimasto intrappolato nelle stesse paludi Dem che avevano rallentato il suo predecessore Nicola Zingaretti. In calo poi Emma Bonino e Carlo Calenda.

Il test è aggiornatissimo: Tecné ha intervistato il campione di mille persone rappresentative dell’elettorato italiano il 21 maggio. (Leggi qui il risultato di una settimana fa: Lega in calo, Fratelli d’Italia ad un soffio dal Pd).

Sale supermario

Mario Draghi

Mario Draghi continua a riscuotere fiducia. È il leader più apprezzato anche in questa settimana: incrementa la sua posizione e sale al 53,2% di gradimento grazie ad un +1,2%. 

Il passo politicamente più interessante però è quello compiuto in classifica da Giorgia Meloni: +0,4% negli ultimi sette giorni. Ora è al secondo posto tra i leader con il 42,3% di gradimento.

Mezzo punto in più per Giuseppe Conte che passa dal 38 al 38,5%: non è poca cosa se si tiene conto che è la seconda crescita più elevata della settimana dopo quella di Mario Draghi. 

Un decimo di punto in meno sia per Matteo Salvini (scende al 32,1%) ed Enrico Letta (ora al 29,5%). Aumenti nell’ordine di un terzo di punto per Silvio Berlusconi che ora è al ora al 28,8% (+0,3%); un quinto di punto per Roberto Speranza che adesso è al 21,7% (+0,2%).

Emma Bonino ora è al 19,7% (-0,1%), Carlo Calenda al 18,2% (-0,2%), Matteo Renzi al 10,3% (+0,1%). 

Il sorpasso di Giorgia al Pd

Fratelli d’Italia sorpassa il Pd di un decimo di punto conquistato in settimana e sale al 19,1%: ora è il secondo Partito italiano per gradimento alle spalle della Lega che continua il trend in disceso e si attesta al 21,1%.

Il Partito Democratico targato Enrico Letta perde lo 0,2% ed il secondo posto. È un problema del Pd e non dell’area: infatti il M5S si prende quel quinto di punto perso dai Dem e sale al 16,7%.

Forza Italia perde invece lo 0,1% ed è ora al 9,3%. Giù pure Azione che ora sta al 3,3% (-0,2%). In aumento Sinistra Italiana ora al 2,5% (+0,2%) e Italia Viva ora al 2% (+0,1%). I Verdi stanno al 1,6% (+0,1%). 

Il consenso del Governo

Il governo Draghi torna a recuperare consenso tra gli italiani negli ultimi sette giorni (+0,2%). È un cambio di tendenza: nelle ultime 10 settimane ea stato in costante discesa.

Oggi l’esecutivo guidato dall’ex presidente della Banca Centrale Europea ha il 45,3% dei consensi degli italiani.