E Giorgia tuona a Matteo: «Niente veti, il candidato è Rampelli»

Giorgia Meloni a Matteo Salvini: «Il candidato alle Regionali del Lazio sarà Fabio Rampelli, niente veti». La Lega sospettata di voler far saltare il tavolo dopo avere incassato i candidati nel Nord

Giorgia Meloni ha puntato i piedi. Chi la conosce assicura che non ci sarà modo per smuoverla. A costo di mandare all’aria i rapporti con Matteo Salvini. Ha deciso che il candidato governatore della Regione Lazio sarà Fabio Rampelli. Punto e fine di ogni discussione.

A scatenare la leader dei Fratelli d’Italia è stata la lite che si è innescata ieri sera a Palazzo Grazioli durante l’incontro per firmare il programma elettorale insieme a Forza Italia e Lega. Uno scontro che si è acceso quando si è toccato il tema del candidato alle Regionali. (leggi qui l’anticipazione di Alessioporcu.it Rampelli, scontro fra Lega e Fratelli d’Italia) Il punto di accordo era stato individuato, il nome era quello di Rampelli. (leggi qui Fumata bianca: il candidato è Fabio Rampelli)

Ma la Lega non vuole Fabio Rampelli come possibile candidato alla Regione Lazio. E durante la riunione con gli alleati, ieri sera, è arrivata al punto di mettere un veto sul suo nome, scatenando ora la durissima reazione di Fratelli d’Italia.

Il risultato? Giorgia Meloni, ora piu’ di prima, é convinta di imporre il suo capogruppo a Montecitorio agli alleati.

 

RAMPELLI È ANTI LEGHISTA

Cosa ha scatenato la reazione di Matteo Salvini? Perché all’improvviso ha detto no al candidato di Fratelli d’Italia?

Secondo le indiscrezioni raccolte dall’agenzia Dire,  Rampelli é stato definito “un anti-leghista storico“. Ed é calato un veto sul suo nome.

L’atteggiamento del Carroccio ha causato una fortissima irritazione negli ambienti di Fdi.

L’accusa contro Salvini é di calare nelle Regioni centro-meridionali per cercare di far saltare il tavolo, dopo aver sistemato i suoi candidati al Nord in accordo con la coalizione.

In effetti dopo aver incassato l’appoggio di Fdi e Fi sul nome di Attilio Fontana in Lombardia (a Roma molti esponenti della destra non lo ritengono proprio un grande nome), la Lega é tornata prepotentemente sul sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e ora, spiegano fonti della destra romana alla Dire, «si permettono di mettere veti a casa nostra».

Ma questa volta, dopo che una dinamica piu’ o meno simile si era verificata alle scorse elezioni comunali, la misura sarebbe colma. Il giochino del Carroccio non sembra più piacere a Giorgia Meloni.

E sono in molti oggi a ritenere che il presunto veto su Rampelli questa volta sara’ superato. Con l’ufficializzazione dell’architetto romano come candidato del centrodestra. Con o senza Pirozzi in campo.