Giovanni Turriziani, il predicatore nel deserto

Foto: © Stefano Strani

Il progetto di 'alleare' otto Comuni della provincia di Frosinone. Per farli 'pesare' quanto una metropoli e puntare sui maxi fondi Ue. Rimasto lettera morta. Ora i numeri istat danno ragione a Giovanni Turriziani ma...

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Si chiama Giovanni, come il Predicatore. Ma fa il petroliere. E guida l’associazione degli industriali della provincia di Frosinone. E come il Predicatore, parla nel deserto. Giovanni Turriziani predica da oltre un anno che così si va da nessuna parte: troppo piccoli, insignificanti, puntini invisibili nella mappa dell’Europa. Solo alleandosi i Comuni ciociari possono diventare competitivi con le grandi realtà. E puntare a finanziamenti come quelli delle metropoli. Ma nessuno finora ha mosso un dito.

Il presidente di Unindustria Frosinone lo ha ricordato nelle ore scorse. Ha tirato fuori il suo progetto presentato nei mesi scorsi: “Unione dei Comuni per un nuovo capoluogo”. È stato un modo garbato per dire ai sindaci, ai 7 parlamentari eletti sul territorio, ai 3 consiglieri regionali del Lazio che rappresentano la provincia di Frosinone “Io ve lo avevo detto“.

Perché a dargli ragione ora arriva l’Istat. L’istituto centrale di statistica ha certificato come la popolazione di Frosinone sia scesa ulteriormente, addirittura sotto quota 46.000 abitanti. E non si vede alcun buon motivo per evitare la fuga, per restare: in un territorio che offre ben poco come efficienza, come qualità della vita, come servizi. Ci sono molti altri territori dove è altrettanto bello vivere ma costa di meno e ci sono più servizi.

Il progetto di Giovanni Turriziani rispondeva proprio a questi fattori. Non chiedeva di fondere i 91 Comuni della Provincia di Frosinone in un’unica metropoli. Nè di abbattere i campanili e di sradicare i cartelli con i nomi delle città all’ingresso dei rispettivi centri abitati. Chiedeva ad otto Comuni di mettersi insieme e gestire in maniera unificata i loro servizi, dividendosi i compiti come se fossero un’unica grande città. E chiedendo insieme i finanziamenti, come un unicum.

Niente da fare. Che non lo avessero capito era stato chiaro già a dicembre: quando aveva invitato coloro i quali sono stati eletti per rappresentare i cittadini, nell’auditorium Giovanni Paolo II a Frosinone ci sono state scene imbarazzanti (leggi qui I voli pindarici dei parlamentari e la concretezza dei sindaci). Fu un successo politico: la dimostrazione del vuoto assoluto di idee e di progettualità, dell’incapacità di avviare un confronto. (leggi qui: Il vero segnale nell’auditorium per Frosinone Città Grande).

Ora arrivano i dati dell’Istat. Che confermano le proiezioni di Giovanni Turriziani.

Anche se nessuno lo ha ascoltato, il presidente degli industriali deve essere contento: all’altro Giovanni, il predicatore nel deserto, è andata peggio.