Giù il sipario, ecco com’è finita a Ferentino e Anagni

Comizio per comizio, piazza per piazza, candidato per candidato. Come hanno chiuso la campagna elettorale a Ferentino e Anagni

di EMILIANO PAPILLO

e PAOLO CARNEVALE

Quello che è fatto è fatto. Da mezzanotte scatta lo stop: fine della campagna elettorale. Silenzio per ventiquattrore. E poi si aprono i seggi per votare e scegliere sindaci e consigli comunali. È stata una chiusura di campagna elettorale senza sussulti stasera a Ferentino. Segnali tutti da decifrare ad Anagni. Ma a questo punto le decisioni sono prese.

Fiorletta a santa Lucia e La Fenice

La chiusura di Fiorletta

Il venerdì di Ferentino è stato dedicato alla chiusura della campagna elettorale per tre dei candidati sindaco: Piergianni Fiorletta, Alfonso Musa ed Angelica Schietroma. Il quarto Lorenzo Fiorini ha chiuso in anticipo senza un incontro pubblico con gli elettori.

Fiorletta ha dato appuntamento ai suoi elettori nel quartiere centrale di Santa Lucia prima e successivamente al ristorante La Fenice. La scelta di Santa Lucia non è stata casuale in quanto è il luogo dove è situato il Teatro Romano simbolo secondo Fiorletta del rilancio culturale e turistico della città. Il già due volte sindaco (da sei liste, un campo civico che va da sinistra a destra) ha parlato di un programma ambizioso stilato con i cittadini che lo vedrà protagonista per cinque anni.

Ha ricordato che il suo programma è basato sul rilancio delle periferie, turismo, ufficio per reperire i fondi e su una coalizione dove in caso di successo saranno assegnate deleghe sia agli assessori che ai consiglieri.

Musa al Giardino

La chiusura di Alfonso Musa

Musa invece ha dato appuntamento al ristorante il Giardino. Al suo fianco l’ex sindaco Antonio Pompeo.

Musa ha parlato di scelta di campo nel segno del rinnovamento nella continuità. Ha sottolineato di puntare soprattutto sulla coerenza e la capacità a differenza di una coalizione, quella avversaria che candida Fiorletta, che è un minestrone.

Anche per Musa i punti programmatici più importanti riguardano il raccordo tra il centro storico e la periferia ed il turismo. Musa è appoggiato da quattro liste tra le quali quella del Pd.

Il comizio finale di Angelica Schietroma

Angelica Schietroma ha invece chiuso la campagna elettorale in piazza Matteotti sotto la sede del Comune che l’ha vista protagonista come assessore per cinque anni.

Schietroma punta ad un nuovo modo di fare politica fatta di impegno e passione con la forza dei giovani. Anche per Schietroma il turismo ed i giovani sono punti fondamentali del programma dove ci sarà sempre l’attenzione massima verso i bisogni dei cittadini. È appoggiata da due liste civiche.

Lorenzo Fiorini come detto non ha incontrato in pubblico i cittadini. È il candidato del PSI.

La chiusura ad Anagni

La piazza di Daniele Natalia

Ad Anagni è questione di punti di vista: ognuno leggerà a modo suo gli indizi lasciati dal venerdì della chiusura. A rischiare più di tutti era il sindaco uscente Daniele Natalia: per la storia della promessa fatta da Francesco Rocca sul futuro dell’ospedale cittadino.

Il sindaco aveva scommesso su una tappa del Governatore della Regione Lazio: che venisse a metterci la faccia e confermasse in prima persona gli impegni per la Sanità. Francesco Rocca lo ha fatto. Penalizzando il gioco delle piazze: a lui toccava fare la chiusura per Matilde Celentano a Latina e quindi l’unico slot possibile per Anagni erano le ore 19. Il che ha costretto a giocare d’anticipo Daniele Natalia: ha piazzato il palco per il comizio della chiusura della campagna elettorale alle 18, a Porta Cerere, nella  parte bassa della città.

Una chiusura di campagna, la sua, caratterizzata da diversi interventi; il più importante dei quali  è stato quello di Francesco Rocca. Il presidente della Regione Lazio è venuto espressamente per ribadire quello che aveva  già detto nei giorni precedenti, sull’arrivo di un punto di primo intervento ed il potenziamento del reparto di oncologia nell’ex ospedale. Un intervento pensato chiaramente per rispondere alle polemiche di questi ultimi giorni, legate alla comunicazione scritta inviata dalla Regione sulla sanità locale. Un foglio che a tanti è sembrato uno spot elettorale in favore di Natalia.

Non a due signore, malate oncologiche: che hanno voluto ringraziare Rocca. E a lui sono venuti gli occhi pieni di commozione.

Il gioco degli orari

La chiusura di Luca Santovincenzo

L’arrivo di Francesco Rocca nel pomeriggio ha indotto un po’ tutti ad anticipare il comizio di chiusura allo stesso orario. Cioè a quando gli uffici ed i negozi non hanno ancora chiuso, la cena è ancora da preparare, ci sono i bambini da andare a prendere. Risultato? Piazze sufficientemente vuote. Il che, secondo l’esperienza di Pietro Nenni, significa urne piene: la gente ha le idee abbastanza chiare.

Complice l’ora, quella di Natalia è stata una chiusura  di campagna elettorale non proprio  baciata dal bagno di folla; tolti i candidati e gli ospiti, erano tanti o pochi ad assistere al comizio dell’attuale sindaco? Meno della volta scorsa. ma cinque anni fa era un’elezione del tutto diversa.

Non eccessivo nemmeno il parterre per la chiusura di Luca Santovincenzo.  Piazza Bacchetti ha visto dalle 19  un centinaio di persone che hanno ascoltato fino a dopo le 22 gli interventi dei vari esponenti della coalizione. Sugli scudi ovviamente lo stesso Santovincenzo. Il leit motiv degli interventi del leader di LiberAnagni è stato quello del rinnovamento, della necessità di cambiare la grammatica politica della città. Ovviamente non sono mancati i riferimenti al biodigestore ed alla sanità pubblica,  le battaglie principali che hanno caratterizzato il percorso politico di Santovincenzo.

Qui Tuffi e Cardinali

Il comizio di chiusura di Danilo Tuffi

Più partecipata, almeno a livello numerico, la chiusura della campagna elettorale di Danilo Tuffi. Un portico comunale affollato, ed un palco in cui spiccava la figura di Franco Fiorito, per molti il vero ispiratore del progetto Anagni Futura e dell’indicazione di Tuffi. Che alla fine ha ribadito con forza la rilevanza della sua candidatura.

Fiorito continua a parafrasare Elly Schlein: distribuisce sorrisi, abbraccia tutti, la mise è l’abito con camicia e cravatta, via il maglioncino nero che ha caratterizzato questi anni. “Stiamo arrivando… ormai siamo sotto le porte del comune per notificare l’avviso di sfratto…” scrive prima del via al comizio finale.

Il palasport pieno per Cardinali

Almeno a livello numerico (alle urne si vedrà), la serata l’ha vinta Alessandro Cardinali di SiAmo Anagni. Ha fatto una scommessa difficile quanto quella di Daniele Natalia: se il sindaco ha scommesso sulla tappa di Francesco Rocca, l‘ex vicepresidente della Provincia ha scommesso sulla capacità sua e della coalizione di riempire il Palazzetto dello Sport. Risultato raggiunto: palasport pieno.

Pieno, a prescindere dall’orario. Con il candidato che ha ribadito la necessità di mandare a casa l’amministrazione Natalia.

Da adesso fino a domenica ci sarà il silenzio elettorale. Poi la la passa palla passerà agli elettori.