Il giudice Lattanzi di Vico nel Lazio presidente della Corte Costituzionale

Il nuovo presidente della Corte Costituzionale è originario di Vico nel Lazio. Lì ha la casa dei nonni dove va nei fine settimana. Nel 2012 gli venne assegnata la cittadinanza onoraria

Un ciociaro alla guida della Corte Costituzionale: è il giudice Giorgio Lattanzi di Vico nel Lazio.

 

Lo hanno eletto i giudici costituzionali riuniti in camera di consiglio al palazzo della Consulta. La nomina di Lattanzi è avvenuta con dodici voti a favore su tredici votanti: nessun contrario, il tredicesimo voto è stata una scheda bianca.

 

Il neo presidente ha nominato come vice presidenti Aldo Carosi, Marta Cartabia e Mario Morelli.

 

Lattanzi è nato a Roma 79 anni fa da una coppia di Vico nel Lazio. In paese ha mantenuto la casa dei nonni, dove va spesso nei fine settimana e con puntualità tutte le estati.

 

Il 23 giugno 2012 il Comune di Vico nel Lazio gli ha  assegnato la cittadinanza onoraria.

 

Giorgio Lattanzi è stato giudice costituzionale dal 2010, vicepresidente dal 2014 e vicepresidente vicario dal 24 febbraio del 2016.

 

In precedenza, dal 1985 è entrato nei ruoli della Suprema Corte di Cassazione. Ha maturato esperienze a livello legislativo in diverse fasi, assumendo compiti nell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, collaborando anche alla redazione del nuovo codice di procedura penale.

 

Giorgio Lattanzi ha contribuito in prima persona alla produzione di gran parte della legislazione penale e processuale sia come addetto all’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia (dal 1977 al  1979) sia come coordinatore dei lavori sulla redazione del nuovo  Codice di procedura penale (dal 1982 al 1989) sia come Direttore  generale degli Affari penali del ministero (dal 1996 al 2001, governi  Prodi, D’Alema e Amato).

 

Durante gli anni al ministero della Giustizia, ha partecipato ad  attività internazionali negoziali, plurilaterali e bilaterali, a  incontri intergovernativi e a lavori dell’Unione europea, dove ha  guidato la delegazione italiana del Comitato, competente sulle materie della Giustizia e degli Affari Interni. In questo ambito si collocano  anche la negoziazione per il rilascio dagli Usa di Silvia Baraldini,  trasferita in Italia a scontare la condanna, nonché la negoziazione  iniziale del mandato di arresto europeo.

 

Tra le leggi che ha contribuito a ”produrre”, si ricordano, in  particolare: Depenalizzazione e modifiche al sistema penale (legge n.  689/1981); Istituzione del Tribunale della libertà (legge n. 532/1982) e successive leggi modificatrici del Cpp; Nuovo Codice di procedura  penale; Istituzione del giudice unico (legge n. 254/1997 e d.lgs.  n.51/1998); Competenza penale del giudice di pace (legge n. 468/1999 e d.lgs. n. 274/2000); Procedimento davanti al Tribunale in composizione monocratica (cosiddetta legge Carotti, n. 479/1999); Responsabilità  delle imprese per i reati commessi nel loro interesse (legge n.  300/2000 e d.lgs. n. 231/2001).