Gli assetti variabili del centrodestra in Ciociaria

Claudio Fazzone (Forza Italia) e Nicola Ottaviani (Lega) sono stanchi di perdere alla Provincia e negli enti intermedi. Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) vorrebbe un cambio radicale di equilibri nella coalizione. Bisognerà vedere se ci sono gli spazi per un accordo completo e a tutto campo per il futuro. Ma intanto Carroccio e “azzurri” guardano al Centro.

Il senatore Claudio Fazzone (coordinatore regionale e commissario provinciale di Forza Italia) e il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani (coordinatore provinciale della Lega) sono stanchi di stare all’opposizione in provincia di Frosinone. Non nei Comuni (il centrodestra ne Governa molti e importanti, a cominciare dal capoluogo). Ma negli enti intermedi: dai tempi di Antonello Iannarilli il centrodestra non governa la Provincia, saldamente nelle mani di Antonio Pompeo (Pd).

Il centrodestra non tocca palla alla Saf (Lucio Migliorelli alla guida) e nei Consorzi industriali, guidati da Francesco De Angelis (Asi) e Marco Delle Cese (Cosilam). Tutti esponenti del Partito Democratico, che però non sono andati al potere attraverso un colpo di stato nottetempo. Hanno semplicemente vinto quando si è trattato di votare nelle diverse assemblee, ringraziando soprattutto le divisioni di un centrodestra mai in grado di presentarsi unitariamente. (Leggi qui Provincia, la tripla vittoria di Pompeo e le coltellate alla schiena di Ciccone).

Centrodestra diviso alla meta

Il centrodestra si divise su Tommaso Ciccone

Nel 2014 per la presidenza della Provincia il centrodestra rinunciò a presentare un candidato e votò per Pompeo. Stessa cosa all’Asi con Francesco De Angelis. Adesso nel centrodestra alcuni assetti sono cambiati. Nicola Ottaviani vuole giocarsi tutte le possibilità come coordinatore provinciale della Lega. Intende assumere l’iniziativa politica. E la stessa cosa intende fare Claudio Fazzone. Bisognerà capire quali saranno le mosse del senatore Massimo Ruspandini, commissario provinciale di Fratelli d’Italia.

Il Partito di Giorgia Meloni finora si è mosso in autonomia, concentrandosi su alcune realtà, a cominciare da Ceccano. Alle comunali si è andati finora a macchia di leopardo: in alcuni casi (Frosinone, Ceccano) c’è stato l’accordo formale e sostanziale, altrove no.

Inoltre adesso sta pesando la competizione nazionale tra la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Con Forza Italia di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani sempre più consapevole di essere determinante sia in fase elettorale che soprattutto in una prospettiva di governo. Ad ogni livello: nazionale, regionale, provinciale e comunale.

Tre posizioni distinte

Massimo Ruspandini, Claudio Fazzone, Nicola Ottaviani

Claudio Fazzone ha già dimostrato di essere molto abile e influente quando si tratta di giocare partite complesse e trasversali che riguardano i più diversi enti intermedi. Nicola Ottaviani è convinto che la Lega possa spostare il proprio asse verso posizioni centriste e moderate. Massimo Ruspandini è convinto che il centrodestra debba avviare un cambio radicale di classe dirigente e perfino di equilibri.

Tutte posizioni forti e con una logica quelle dei tre partiti del centrodestra. Bisognerà capire se riusciranno a presentarsi uniti prima alle comunali (Sora e Alatri) e poi nella partita degli enti intermedi. Intanto però Lega e Forza Italia si stanno muovendo ad ampio raggio.

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