Gli eroi che non ti saresti aspettato per l’Ucraina

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Gli eroi nascosti che ora spaventano la Russia

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Li chiamano ‘eroi per caso’: in genere sono persone normalissime, anche un poco banali. Quelli che non penseresti mai siano capaci di compiere un gesto coraggioso, mettendo a rischio la loro vita, per il bene degli altri.

Eppure le cronache ogni tanto raccontano le storie di persone ordinarie che all’improvviso, di fronte ad una situazione inattesa, si sono lanciate senza nemmeno starci a pensare. Come dei Superman talmente ben nascosti da non rivelarlo nemmeno a loro stessi.

Pensate a quel tizio nell’acqua gelata che per tre volte ha ceduto il suo salvagente agli altri passeggeri dell’aereo finito in un fiume ed alla fine è morto annegato. O quello che senza un secondo di esitazione si è lanciato sui binari della metropolitana per recuperare una signora che era stata spinta, riuscendoci pochi istanti prima che arrivasse il treno. Pensate ad Angelo Licheri, l’emigrante sardo che disse alla moglie ‘vado a prendere le sigarette’ raggiunse Vermicino e, senza essere mai stato dentro un pozzo, si fece calare a testa in giù fino a raggiungere Alfredino Rampi toccandolo ma senza riuscire a portarlo su.

Gli eroi dell’Europa

Ursula von der Leyen (Foto: Daina Le Lardic / © European Union 2021 – Source : EP)

Quello che sta accadendo in Ucraina ha risvegliato l’eroe per caso che dormiva nell’Europa. Sonnacchiosa, burocratica, parruccona, ha tirato fuori due attributi impensabili: dicendo che l’Ucraina deve entrare nell’Unione e facendo così capire alla Russia che l’Europa è pronta ad entrare in guerra;

Ordinando l’acquisto di armi per potenziare le sue difese, aumentare i muscoli della sua deterrenza; cederle all’Ucraina, sfidando Mosca.

La fredda e cinica Svizzera ha detto si alle sanzioni economiche contro le banche russe, rompendo la sua storica neutralità. E altrettanto si prepara a fare il Principato di Monaco.

La volta scorsa, nel ’39, facemmo finta di niente quando i tedeschi fecero un passo simile a quello compiuto ora dai russi. Questa volta no, questa volta non ci siamo voltati dall’altra parte, non abbiamo atteso l’invasione di Danzica.

È questo l’imprevisto più forte per Putin: vada come vada.

Senza Ricevuta di Ritorno.

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