Gli intrecci diabolici di Sora e Cassino

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A Sora Roberto De Donatis lancia la sfida ad Ernesto Tersigni con il sostegno del Partito Socialista Italiano di Gianfranco Schietroma e di Forza Italia di Mario Abbruzzese. Un’alleanza inedita, soprattutto se si fa mente locale sul precedente del 2014, quando Forza Italia aveva dato il via libera alla candidatura alla presidenza della Provincia proprio di Gianfranco Schietroma, che sarebbe stato appoggiato anche dall’area del Partito Democratico di Francesco De Angelis.

Ma nella notte, al termine di una drammatica riunione di Forza Italia, fu il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani a mandare all’aria tutto e a convincere Abbruzzese che era meglio sostenere Antonio Pompeo. Ad Abbruzzese non sembrò vero (neppure lui era convinto) e in colpo solo “bruciò” due designazioni: quella di Gianfranco Schietroma e di Giuseppe Patrizi, che da quale momento guarda a Forza Italia con la stessa serenità con la quale il toro mette a fuoco il… drappo rosso.

A Sora Psi e Forza Italia ci riprovano. Dall’altra parte c’è Ernesto Tersigni, appoggiato da tutto il Pd (?). E’ evidente che, dopo le fregature a Frosinone, alla Provincia e a Ceccano, Schietroma non si fida affatto del Pd.

A Cassino invece l’ipotesi di un ballottaggio “fratricida” tra Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Mosillo c’è, anche se Carlo Maria D’Alessandro è convinto di potersi giocare le sue chanche. Però il duello rusticano tra Petrarcone e Mosillo investe inevitabilmente Francesco Scalia e Francesco De Angelis. Dietro le quinte ci sono loro. Entrambi resteranno in piedi. Uno solo vincerà.

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