Gli Spietati: così Abbruzzese e Ottaviani vogliono rottamare il Pd e Pompeo

Stretto nella morsa della situazione alla Provincia e del caos al Comune di Frosinone il Partito Democratico si dimostra privo di strategia e di nocchiero. Dall’altra parte Forza Italia ha deciso di dividere la tattica per colpire unita nel momento finale.

Danilo Magliocchetti, braccio destro di Mario Abbruzzese e tra i più influenti consiglieri di Nicola Ottaviani, ha deciso di rompere il silenzio e di dire, sostanzialmente, che sono gli “azzurri” a fare un favore al Pd alla Provincia non viceversa (leggi qui le dichiarazioni di Magliocchetti). Se proprio voglio estrometterli, si accomodino. Faranno l’opposizione su tutto: dalla manutenzione delle strade all’Agenzia di formazione, dai rifiuti all’acqua. Soprattutto lasceranno Antonio Pompeo “prigioniero” della sua maggioranza, quella del Partito Democratico, diversa rispetto ai Democratici per Pompeo del 2014. Così il presidente per andare avanti senza scossoni dovrà trattare un giorno sì e l’altro anche con Antonio Cinelli e Alessandro D’Ambrosio. Magari pure con Gianni Bernardini (Psi), che a quel punto potrebbe decidere di muoversi in un quadro di centrosinistra. Considerando i rapporti fra i due a Ferentino, è come se Renzi chiedesse a D’Alema di garantirgli la maggioranza.


Inoltre, sull’acqua quello che è successo finora sarebbe una specie di pruriginosa,ma composta, festa di compleanno. Perché sull’acqua Mario Abbruzzese, Nicola Ottaviani e Carlo Maria D’Alessandro sono d’accordo: sì alla risoluzione della convenzione con Acea. Un argomento che potrebbe fare breccia nelle fragili mura del Pd, un argomento fortissimo in campagna elettorale: a Frosinone, alle politiche, perfino alle regionali considerando che non si esaurirà (la procedura del servizio idrico) tanto presto.

La fuoriuscita di Forza Italia darebbe la possibilità ad Abbruzzese di scatenare l’offensiva di Forza Italia dovunque: all’Asi, al Cosilam, alla Saf, nei Consorzi di bonifica, perfino alla Asl.

Il Partito Democratico dovrebbe reggere l’urto, ma dovrebbe farlo con Francesco Scalia e Francesco De Angelis che vanno in direzioni opposte, con Simone Costanzo impegnato a correre in tutti i Comuni per provare a riparare falle che la successiva ondata squarcia senza pietà. Quindi c’è il Comune di Frosinone: Fabrizio Cristofari contro Michele Marini, Memmo Marzi sull’Aventino, Angelo Pizzutelli alla finestra, Norberto Venturi che certo non può concorrere alle primarie da solo, Maria Spilabotte che ha fatto perdere le sua tracce, Francesco De Angelis che appare sfiduciato. Si rischia il tracollo prima di cominciare.
Nicola Ottaviani ride sotto i baffi che rade ogni mattina. Mario Abbruzzese anche di più: sta pensando di illustrare a Stefano Parisi il “modello Frosinone”. Con questo titolo: Come distruggere il Pd semplicemente stando fermi, senza aver bisogno dei Cinque Stelle. Suggerendo all’aspirante rottamatore della classe dirigente azzurra uno slogan: “Che ci frega di Brunetta, noi c’abbiamo Mario gol”.

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