Gli strascichi del Congresso in attesa delle Provinciali

Gli strascichi lasciati dal congresso di domenica scorsa. La conta fino all'ultimo voto alle Provinciali di domenica prossima. Due week end ad alta intensità per il sindaco Salera

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Gli strascichi del Congresso del Pd e la delicata partita delle Provinciali di domenica prossima: sono due weekend impegnativi per il sindaco di cassino Enzo Salera. Che poi il 21 e 22 dicembre è atteso in Consiglio alla prova delle opposizioni che hanno presentato interrogazioni e mozioni.

Il pelo nell’uovo

Partiamo dal Pd. Il Congresso è stato unitario, è vero: ma c’è chi cerca il pelo nell’uovo. La minoranza di Maria Palumbo e Angela Incagnoli ha lamentato il fatto di non essere riuscita a votare nella giornata di domenica scorsa. I seggi in effetti dovevano restare aperti fino alle 16 ma poco dopo mezzogiorno il Congresso è terminato e Fionda è stato eletto per acclamazione all’unanimità. (Leggi qui A Cassino nasce il Pd targato Salera).

Fernando Cardarelli

Ma erano diversi gli esponenti storici del Partito assenti. Ad esempio mancava Fernando Cardarelli: già presidente del circolo di Cassino e membro dell’assemblea regionale, domenica è stato nominato nella commissione dei garanti. A sua insaputa. I rumors dicono non abbia gradito l’iter che ha portato al Congresso: troppo rapido, troppo appiattito sul sindaco e la sua maggioranza, senza un dibattito. Per questo ha disertato.

Aveva spiegato di non volere entrare a far parte del Direttivo e degli organi di Partito, mostrando pollice verso anche nei confronti del primo cittadino. Non proprio il massimo, insomma, considerando che Cardarelli è il coordinatore della lista “Salera sindaco”.

Una linea Pop

Il nuovo corso inaugurato dal Pd invece piace ai consiglieri di Pop, il movimento fondato dalla consigliera regionale Marta Bonafoni e coordinato nel Lazio dall’assessore alla Cultura Danilo Grossi.

Lo hanno messo nero su bianco. Evidenziando “come POP non possiamo che apprezzare la volontà di apertura alla comunità e alle associazioni, dettata dalle linee guida del Segretario nazionale Enrico Letta e inclusa nelle linee programmatiche del circolo di Cassino”.

Attraverso i nostri rappresentanti nelle istituzioni comunali abbiamo già dato prova di voler cambiare la città in meglio, di appoggiare le numerose iniziative culturali e sociali che trovano, attraverso il Comune, spazi per poter essere messe in pratica. Siamo pronti a collaborare con il circolo PD di Cassino per le future iniziative”.

Da Italia Viva, Azione e Articolo Uno – che non hanno circoli comunali ma vantano comunque dei rappresentanti sul territorio – non è giunto invece nessun comunicato di auguri al neo segretario e al nuovo direttivo del Pd. Il campo largo appare quindi non affatto facile da costruire.

Il banco delle Provinciali

Gino Ranaldi ed Enzo Salera

Domenica c’è poi il banco di prova delle Provinciali. Luigi Vacana è in forte pressing su Demos per avere i voti dei due consiglieri comunali. Legittimamente, il vice presidente uscente della Provincia fa la sua campagna. Ma a Cassino c’è un patto non scritto, sancito nel 2019 dopo la vittoria di Enzo Salera per sostenere unitariamente il capogruppo del Pd Gino Ranaldi alle Provinciali.

Anche perché il consigliere comunale ha fatto un passo di lato quando si è trattato di definire la giunta.

Il patto, il sindaco lo ha fatto con il Pd, a noi lo ha solo comunicato” ha spiegato nelle scorse settimane l’assessore di Demos Luigi Maccaro. Poi è sceso in campo il consigliere regionale Paolo Ciani, ricordando che Demos e Pd sono alleate in Regione Lazio ed al Comune di Roma, pertanto manterranno anche a Cassino la linea del dialogo.

È una chiara indicazione di voto al candidato di Cassino. Se così non dovesse essere, tutto potrebbe succedere.