Gosaf: il mistero buffo delle tasse comunali. Cassino, Sora, Isola del Liri e…

L’inchiesta della Procura di Cassino che ha portato nel registro degli indagati l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, il suo assessore alle Finanze Enzo Salera, l’attuale titolare del Bilancio Ulderico Schimperna è un balcone con vista sulla assurdità di un Paese.

 

L’INCHIESTA
Sui siti di informazione è possibile trovare tutti i dettagli. Per completezza riassumiamo qui i fatti. Al centro dell’inchiesta ci sono le tasse versate dai cittadini di Cassino, Sora ed Isola del Liri negli anni tra il 2010 ed il 2014. In alcuni di quegli anni le tasse venivano riscosse da una società privata: la Gosaf. I magistrati e la Guardia di Finanza sospettano che abbia trattenuto circa 1,75 milioni di euro più del dovuto, non versandoli ai Comuni. Dodici le persone indagate. Gli amministratori comunali sono sospettati di peculato: è il reato commesso da chi ha un ruolo pubblico e prende soldi (o beni oppure abbia qualsiasi utilità) per non fare il suo dovere. Insomma: non si sarebbero accorti che i soldi non arrivavano. E non l’avrebbero fatto gratis. Le indagini dovranno dire se le cose stanno effettivamente così.

 

L’ASSURDITA’
C’è una cosa assurda che collega i 3 Comuni sui quali la Procura indaga. E unisce loro con decine di altri Comuni italiani. Ma per quale motivo devo affidare ad un privato – in questo caso la Gosaf – la riscossione delle tasse comunali? Non è più facile mandare il bollettino direttamente a casa dei cittadini, con l’importo da pagare ed il conto corrente del Comune già stampato?

Le risposte sono semplici nella loro drammaticità. La prima: i Comuni non sono in grado di farlo. Non siamo nelle condizioni di stampare un bollettino, spedirlo, registrare chi ha pagato e chi non lo ha fatto.

La seconda: non conviene, perché la società privata mi propone un prezzo più basso. Poi se quel prezzo basso lo spunta perché si intasca i soldi senza girarli tutti al Comune, o applica sovraprezzi ai cittadini, nessuno lo immagina.

La terza: gli appalti lasciano sempre qualcuno che ti dice grazie, in un modo o nell’altro.

 

PIU’ ASSURDO ANCORA
Ma perché i soldi transitano nelle casse delle società? Non sarebbe più logico che Gosaf avesse fatto versare i soldi direttamente nei conti dei Comuni di Cassino, Sora e Isola del Liri? E poi gli Enti avrebbero stornato al privato un aggio per il lavoro svolto?

Non si fa perché non si può fare. Per legge. La norma dello stato in vigore dal 2011 per regolare le società di riscossione dice che il titolare della ditta deve intestarsi il conto.

Insomma: se il Comune vuole affidare il servizio ad un privato ma incassare direttamente sul suo conto non può. Per legge.

 

ASSURDO AL CUBO: INDAGATI E ESTRANEI
La fiera delle assurdità non finisce. Anzi, aumenta leggendo gli atti dell’inchiesta. Si scopre infatti che l’ex sindaco Petrarcone e l’ex assessore Salera sono indagati ma estranei ai fatti.

A pagina 8 del provvedimento di sequestro, il giudice esamina la posizione dei due amministratori. E dice che il Comune si è attivato già dal 2007 per ottenere dalla Gosaf quanto dovuto. Poi a pagina 9 entra nel dettaglio. Argomenta che Petrarcone e Salera hanno agito in tempi ragionevoli nei confronti della Gosaf e pertanto non hanno omesso né attività di vigilanza né di controllo. Di conseguenza non può ritenersi che abbiano avuto un ruolo nel reato.

Cosa fece l’amministrazione Petrarcone? In aula, l’ex assessore ha ricordato che «denunciò la Gosaf e la cacciò dal Comune di Cassino. Noi li abbiamo denunciati per ammanco di soldi nel 2015 e la delibera di Giunta con la quale li mandavano via dal Comune è del 2012».

A Cassino una soluzione per la gestione delle tasse comunali l’avevano individuata. A conti fatti avevano scoperto che conveniva di più internalizzare il servizio. Farlo svolgere dal personale municipale. Era stata varata la Gescom. Poi le scelte sono cambiate. Resta il fatto che però, se si vuole, è possibile riscuotere direttamente le tasse comunali, senza affidarsi ad altri. Certi, si rinuncia ad avere un amico. Ma si è certi che i soldi entrino nel posto giusto.

 

TUTTO IL MONDO E’ PAESE
Affidare la riscossione ad una ditta esterna è un fatto talmente diffuso che in Italia esiste un albo delle società di riscossione. E su quell’albo risultano iscritte tantissime società. Che non sono funzionari dello Stato. Sono privati autorizzati alla riscossione. Società con forti agganci politici e bancari, che spesso sono finite al centro di inchieste per avere trattenuto o smarrito milioni di soldi pubblici. Solo lo scorso anno e nella sola Procura di Milano, un’inchiesta ha portato alla luce la scomparsa di ben 150 milioni di tasse versate da 800 Comuni sparsi per tutta l’Italia, dal colle di Cadibona a nordovest fino al golfo del Quarnaro a Nordest per arrivare a Scilla a Nordsud. Facendo una banale interrogazione su Google si scoprono migliaia di casi simili.

Ma se i soldi puntualmente se li fregano, alla fine non ci costa di più? Misteri italiani, dei quali Cassino, Sora ed Isola del Liri sono solo la punta.

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