Il Governatore parla da leader: «Destra feroce ed incapace»

Nicola Zingaretti in piazza a Roma attacca il governo M5S - Lega. «Cercano il capro espiatorio di fronte ai problemi, il nemico quando non c'é certezza sul futuro». Ed esorta il popolo del Pd a non «commettere l'errore di riflettere per decenni sulle sconfitte»

Il palco è quello di piazza Santa Maria Intrastevere. Nicola Zingaretti parla durante l’iniziativa del centrosinistra ‘Roma: si puo’ cambiare’. E non parla da governatore di Regione, bensì da leader di Partito.

«Dopo la giornata drammatica del 4 marzo non possiamo nascondere il dato che una destra nuova e feroce sta parlando con gli italiani e con l’Europa e mostra il volto della incapacità di governo, ma parla al Paese con la violenza e l’irruenza che si conobbe molti anni fa e che pensavamo fosse scomparsa dall’offerta politica».

Il governatore attacca i populisti. In modo diretto. Con i toni di un Segretario di Partito. Accusa Lega e Movimento 5 Stelle di cercare «il capro espiatorio di fronte ai problemi, il nemico quando non c’é certezza sul futuro».

È preoccupato e per questo chiede alla piazza di «vigilare perché questa escalation può essere imprevedibile, non si fermeranno di fronte agli insuccessi di governo. La verità è che al governo finora hanno solo insultato gli altri ma non hanno prodotto un solo atto per gli italiani».

«Lo dico perché– ha aggiunto Zingaretti – bisogna trasmettere a tutti la grande consapevolezza dell’urgenza in questo momento di muoversi. Il nostro obiettivo non è solo ovviamente fare opposizione, ma il vero, grande, unico obiettivo e missione è sconfiggerli e rimandarli a casa e costruire un’alternativa credibile, popolare, di massa e di governo che offra a quelle paure un’altra risposta, non contro qualcuno ma per il futuro dell’Italia».

 

Sceglie il bersaglio grosso Nicola Zingaretti. Punta l’artiglieria su Beppe Grillo. Tira fuori la proposta che ha occupato le pagine dei siti questa mattina: estrarre a sorte i parlamentari. «Questa è la cultura che sta governando, ed e’ un grande pericolo» ha sottolineato il Governatore del Lazio.

 

Suona la sveglia per il popolo del Pd. E dice basta con il leccarsi le ferite. Ricorda il risultato ottenuto a Roma: il III e l’VIII Municipio riconquistati al Movimento 5 Stelle appena due anni dopo averli persi. «Non dobbiamo commettere l’errore di riflettere per decenni sulle sconfitte. Promettiamo come amministratori e come cittadini che faremo di tutto per essere degni della fiducia, ma non perdiamoci di vista: teniamo viva questa tensione, scriviamo un grande movimento romano per l’alternativa che metta in campo un’altra idea di Roma, che metta in campo le sue forze per capire come questa citta’ puo’ cambiare».

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